Il contributo del Partito Comunista Cinese al 17° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

17IMCWP logoIstanbul, Turchia, 30 ottobre-1 novembre 2015

da solidnet.orgTraduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

E’ un grande piacere per me partecipare al 17° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai.

Quest’anno segna il 70° anniversario della Guerra Mondiale Antifascista. 70 anni fa per combattere contro l’aggressione fascista e lottare per la pace nel mondo e per raggiungere la democrazia, i partiti comunisti di tutto il mondo hanno combattuto in prima linea nella Guerra Mondiale contro il fascismo, dando contributi significativi per la libertà, la giustizia e la pace del mondo.

La guerra contro l’aggressione giapponese era una componente importante nel teatro asiatico della Guerra Mondiale Antifascista. In una lunga lotta durata 14 anni, il Partito Comunista Cinese (PCC), insieme a tutto il popolo di Cina, ha combattuto valorosamente con ferrea volontà e grande spirito di sacrificio, mandando in frantumi il disegno di occupare la Cina per proseguire poi nel sogno pazzesco, da parte dei fascisti giapponesi, di smembrare il mondo. Il Partito comunista e il popolo cinese hanno dato un contributo enorme alla vittoria della Seconda Guerra Mondiale e alla Guerra Mondiale Antifascista. Lo spirito combattivo della precedente generazione di compagni comunisti è e sarà sempre una fonte di ispirazione per noi di continuare a lottare per la pace, la giustizia, l’uguaglianza e il progresso di tutta l’umanità.

Compagni:

Il tema della conferenza è “Per il Socialismo” e “Per la Liberazione”. I compiti storici della generazione contemporanea dei comunisti cinesi sono di costruire il socialismo con caratteristiche cinesi, per permettere a tutti i cinesi di vivere una vita felice e prospera e per realizzare il sogno cinese del grande ringiovanimento della nazione cinese.

Il PCC ha adottato e attuato una “strategia globale su quattro fronti” per portare avanti la causa della costruzione del socialismo con caratteristiche cinesi.

Dopo l’adozione della riforma e della politica di apertura, il PCC ha dato il via ad una linea politica importante sui modi di costruire una società moderatamente prospera a tutti gli effetti, approfondendo le riforme, promuovendo lo Stato di diritto e rafforzando la disciplina di partito. Nel mese di marzo 2015, il presidente Xi Jinping ha riassunto i concetti di cui sopra in modo sistematico nella “strategia globale in quattro punti”: costruire in via definitiva una società moderatamente prospera in tutti gli aspetti; approfondire in modo completo la riforma; attuare integralmente lo Stato di diritto e il rafforzamento definitivo della disciplina di partito.

La “quadruplice strategia globale” è un principio generale del PCC nella sua visione di governabilità nazionale e una tabella di marcia per realizzare i “due obiettivi secolari” e il sogno cinese del grande ringiovanimento della nazione cinese.

Costruire una società moderatamente prospera in tutti gli aspetti ha come obiettivo la modernizzazione della Cina. Nel mese di novembre 2012, il 18° Congresso Nazionale del PCC ha stabilito, come obiettivo strategico, di costruire una società moderatamente prospera in tutti gli aspetti, che comporta il raddoppio del PIL e del reddito pro capite entro il 2020 rispetto al 2010, migliorare la sua struttura economica, migliorare l’efficienza, potenziare la sua forza nazionale e migliorare la competitività internazionale, raggiungendo un livello moderato di industrializzazione e migliorare il sistema dell’economia di mercato socialista.

L’approfondimento di tale riforma costituisce una fonte di dinamismo per la costruzione di una società moderatamente prospera in tutti i suoi aspetti. Nel mese di novembre 2013, il Terzo Plenum del 18° Comitato centrale del PCC ha approvato la “decisione del Comitato centrale del PCC sui principali problemi connessi all’approfondimento delle riforme”, in cui è stato proposto che “l’obiettivo generale di approfondire la riforma è quello di migliorare e sviluppare il socialismo con caratteristiche cinesi, e di promuovere la modernizzazione del sistema della governabilità nazionale”.

Promuovere e mettere al centro il ruolo della legge equivale e rafforzare la garanzia per la costruzione di una società moderatamente prospera in tutti gli aspetti. Nel mese di ottobre 2014, il quarto Plenum del 18° Comitato Centrale del PCC ha approvato la “decisione del Comitato centrale del PCC su grandi temi relativi alla promozione dello Stato di diritto”, in cui è stato proposto che “un sistema giuridico completo, un sistema di applicazione delle leggi efficiente, un sistema di supervisione rigorosa, un forte sistema di garanzia e di un migliorato sistema di regolazione del partito siano istituiti; lo Stato di diritto deve essere applicato alla governance e all’amministrazione nazionale; e deve essere creato un moderno paese fondato sul diritto, con società e governo vincolati dalla legge”.

Il rafforzamento della disciplina di partito produce un maggior supporto politico all’edificazione di una società moderatamente prospera in tutti gli aspetti. Il PCC è l’elemento cardine per i successi della Cina. Con circa 88 milioni di iscritti, il PCC ha di fronte a sé sfide difficili, complesse e a lungo termine riguardo la governabilità, la politica di riforma e apertura, l’economia e l’ambiente. Allo stesso tempo però, i pericoli dell’assuefazione ai successi possono avere come conseguenza un deficit della capacità di direzione, un estraniarsi dagli interessi del popolo e il diffondersi della corruzione.

Pertanto, è forte l’impegno del PCC per l’adozione di energiche misure volte a far rispettare la disciplina di partito, secondo il vecchio detto cinese “una grave malattia richiede una cura radicale e in una società dove regna il caos occorrono leggi severe e il braccio incancrenito deve essere amputato”. Al 18° Congresso Nazionale del PCC sono stati messi sotto accusa 58 funzionari ministeriali di alto livello, di cui 7 membri effettivi e supplenti del Comitato centrale del PCC e altri 3 membri di livelli ancora più alti. Il 12 ottobre 2015, l’Ufficio politico del Comitato centrale del PCC ha esaminato e approvato la “Direttiva sulla disciplina e integrità del Partito comunista cinese” e il “Regolamento in materia disciplinare del Partito comunista cinese”, che ha fissato con chiarezza regole precise di comportamento nel campo della pratica politica in generale, dell’organizzazione, nell’amministrazione finanziaria e nello stile di lavoro.

Compagni:

L’obiettivo del Socialismo con caratteristiche cinesi non potrà essere raggiunto senza un ambiente internazionale pacifico e armonioso. Il PCC ha sempre prestato molta attenzione ai cambiamenti del panorama internazionale ed è pronto a collaborare con la comunità internazionale per rendere l’ordine internazionale più giusto ed equo.

Il mondo sta ora subendo cambiamenti profondi e complessi. Da un lato, i paesi emergenti e un gran numero di paesi in via di sviluppo stanno crescendo rapidamente, con il rafforzarsi della loro influenza nazionale in espansione sul piano globale. Ciò rappresenta il cambiamento più rivoluzionario nel quadro dell’equilibrio di potere internazionale dell’epoca moderna. Le guerre, la colonizzazione, la creazione di sfere di influenza che le potenze imperialiste avevano adottato come mezzo per raggiungere i loro scopi e praticare l’egemonismo, metodi in uso, in prevalenza, nel corso degli ultimi secoli, sono stati ora messi da parte a favore del perseguimento, da parte dalla maggioranza dei paesi, della giustizia universale.

D’altra parte, il mondo è ancora instabile. L’impatto della crisi finanziaria ancora si fa sentire. Molti elementi minacciano di mandare in rovina la crescita economica globale. Lo sviluppo nel mondo è sbilanciato. C’è un numero crescente di casi di pratica dell’egemonismo, della politica di potenza e di nuovo interventismo. I conflitti regionali sono sempre più frequenti. E questioni come la sicurezza alimentare, la sicurezza energetica e la sicurezza informatica stanno diventando sempre più urgenti.

A fronte di un tale contesto, il PCC sostiene tre linee d’azione.

In primo luogo, tutti i paesi dovrebbero seguire lo spirito e i principi della Carta delle Nazioni Unite, insistere sulla eguaglianza di tutti i paesi, indipendentemente dalle loro dimensioni, forza o ricchezza, promuovere la democratizzazione delle relazioni internazionali, rispettare la sovranità di altri paesi, e mantenere congiuntamente la sicurezza , la pace e la stabilità del mondo.

In secondo luogo, dobbiamo rispettare la diversità delle culture e dei percorsi di sviluppo dei diversi paesi del mondo, salvaguardare il diritto dei popoli di tutto il mondo di scegliere i loro sistemi sociali e percorsi di sviluppo e promuovere il progresso della civiltà umana attraverso l’apprendimento reciproco e il tener conto dei punti di forza di ognuno di questi paesi.

In terzo luogo, dobbiamo renderci conto che tutta l’umanità condivide lo stesso destino e vuole costruire una collaborazione più equilibrata ed un equo sviluppo globale, che ci permetta di condividere le responsabilità e gli obblighi e di lavorare insieme per il bene comune di tutta l’umanità.

Il 12 ottobre, l’Ufficio politico del Comitato centrale del PCC ha tenuto la sua XXVII Sessione di Studio, che si concentra sulla struttura e il meccanismo di governance globale. Il PCC ritiene che con l’approfondimento della globalizzazione economica, i paesi, con i loro interessi sempre più intrecciati, sono legati insieme in una comunità di interessi condivisi.

Mentre ci troviamo di fronte a sfide sempre più globali, reinventare e rafforzare la governance globale è semplicemente inevitabile. Il PCC è del parere che le distorsioni ingiuste del sistema di governance globale dovrebbero essere riformate, le istituzioni finanziarie internazionali come il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale dovrebbero adattarsi alle nuove situazioni e riflettere i cambiamenti nel panorama internazionale, dando ai paesi emergenti e in via di sviluppo una maggiore rappresentanza e una voce più forte, dovrebbero essere fatti gli sforzi per riflettere la volontà e gli interessi della maggioranza dei paesi in modo più equilibrato, e dovrebbero essere migliorate le capacità della comunità internazionale di affrontare più efficacemente le questioni relative alla risorse e la sicurezza energetica, la sicurezza alimentare e informatica, il cambiamento climatico, il terrorismo e le epidemie.

Compagni:

Il PCC attribuisce grande importanza agli scambi e alla cooperazione con i partiti politici stranieri nel suo processo storico di costruzione del socialismo con caratteristiche cinesi.

Il PCC ha organizzato “Il Partito e il Dialogo con il Mondo” sia a settembre 2014 che nel 2015, eispettivamente con il tema: ” Nuove Riforme della Cina: il ruolo del Partito” e “Disciplina di Partito: Responsabilità del Partito”. Abbiamo invitato eminenti studiosi e politici per avere con loro scambi di opinioni e per avere un’idea del parere della comunità internazionale riguardo il ruolo e la missione del PCC nel processo di modernizzazione della Cina, e promosso scambi diretti e dialoghi franchi tra il PCC e il mondo, quindi la conoscenza e comprensione reciproca.

Tra il 14 e il 16 ottobre, quest’anno, il PCC ha tenuto la “Conferenza speciale dei partiti politici asiatici sulla Via della Seta”, alla quale hanno partecipato più di 400 delegati provenienti da oltre 60 partiti politici di oltre 30 paesi, con la partecipazione di esponenti di imprese e della stampa. Abbiamo avuto scambi produttivi riguardo al tema della conferenza: “Nuove visioni della Via della Seta: Azioni per lo sviluppo comune”

Dal 2013, alla “Iniziativa della Via della Seta” proposta dalla Cina è stato risposto con entusiasmo da parte della comunità internazionale, in particolare da più di 60 paesi lungo le rotte della via della seta. Ora stiamo già vedendo i primi risultati dell’iniziativa.

La “Iniziativa della Via della Seta” non è stata voluta dalla sola Cina, ma da tutto un insieme di paesi interessati. Nel quadro di tale l’iniziativa, la Cina persegue il principio della consultazione, dell’attuazione e della condivisione congiunta e reciproca dei benefici, persegue il principio di portare avanti lo spirito di apertura, inclusione e di mutuo-apprendimento, di concentrarsi sugli obiettivi della cooperazione vicendevole e dello sviluppo congiunto. La Cina si impegna a costruire un quadro di cooperazione aperto, inclusivo, equilibrato e benefico sulla base di uguaglianza, l’autonomia, consultazione, a promuovere attivamente l’allineamento delle strategie di sviluppo dei paesi interessati, per la creazione di un nuovo impulso alla cooperazione e alla promozione dello sviluppo, per gli scambi e l’integrazione dei paesi lungo la rotta della Via della seta.

Compagni:

Solo pochi giorni fa, si è tenuto il 5° Plenum del Comitato centrale del PCC, nel corso del quale è stato discusso il 13° Piano quinquennale e sono stati proposti i cinque concetti innovativi coordinati, di sviluppo verde, aperto e condiviso. La costante spinta in avanti della cooperazione lungo la “Via della Seta” è una parte importante del piano. La Cina persegue sempre l’amicizia e la collaborazione con i paesi vicini e si impegna a creare con essi un clima di amicizia, sicurezza e prosperità comune. La Cina pratica i principi di amicizia, sincerità, mutuo vantaggio e inclusività e mira a facilitare la cooperazione regionale e lo sviluppo comune attraverso la “Iniziativa della Via della Seta”.

Nel mondo di oggi, i partiti ed i politici dovrebbero avere una visione fondata sul senso di un dovere storico. Dovrebbero acconsentire a dialogare e cooperare tra loro, per contrastare i fenomeni ingiusti in contrasto con le aspettative della nostra epoca e svolgere un ruolo positivo nel promuovere una politica di reciproca fiducia, migliorando le relazioni fra Stati e fra popoli, facilitando il reciproco apprendimento, stimolando lo sviluppo economico e il raggiungimento della cooperazione e il mantenimento della pace mondiale.

Fino ad oggi, il PCC ha stabilito contatti con più di 600 partiti politici e organizzazioni in oltre 160 paesi. Esso, sulla base di indipendenza, uguaglianza, mutuo rispetto e della non ingerenza nei rispettivi affari interni, sviluppa un nuovo tipo di relazioni partito-a-partito, rafforza gli scambi la cooperazione e il dialogo e promuove lo sviluppo comune.

Compagni!

Anche se parliamo lingue diverse – io parlo cinese e voi inglese, francese, spagnolo, russo o vietnamita – tutti noi possiamo marciare in avanti per la pace, la giustizia e il progresso di tutta l’umanità sulle note de “L’Internazionale”. Siamo fermamente convinti che, quando i partiti comunisti e operai si sostengono a vicenda e lavorano insieme, l’emergere di un mondo più giusto e più equo sia quasi inevitabile.

Grazie!