Dichiarazione contro le misure anticomuniste in Georgia e Kazakistan | da http://www.solidnet.org
Traduzione a cura di Marx21.it
Nello spazio ex sovietico l’isteria anticomunista si manifesta ancora in modo virulento. Alla vigilia dell’anniversario della liquidazione del potere sovietico a Mosca nel 1993, un tribunale in Kazakistan ha sospeso l’attività del Partito Comunista.
Per la verità, il regime ha trovato un pretesto ridicolo per interdire il Partito Comunista del Kazakistan: la partecipazione del primo segretario del Partito Comunista del Kazakistan a un’iniziativa di un’associazione di cittadini non riconosciuta dal governo. Prima di allora, un certo numero di militanti del partito era stato vittima della persecuzione poliziesca. Una dei dirigenti delle organizzazioni regionali del partito, Nurijah Abdrimova, è stata condannata a una pesante multa solo perché aveva osato solidarizzare con i lavoratori dell’impresa “KasMunaiGas” che si erano messi in sciopero.
La sospensione dell’attività del partito rappresenta un nuovo atto scandalosamente tirannico da parte delle autorità del Kazakistan. Il regime semi-monarchico di Nazarbayev non può assolutamente tollerare l’unica forza di opposizione del paese, che forgia la coscienza di classe, lotta coraggiosamente contro i licenziamenti di massa e la riduzione in povertà dei lavoratori, e si batte instancabilmente per l’amicizia tra le nazioni.
In precedenza, il parlamento della Georgia, su ordine di Saakashvili, aveva adottato una legge persecutoria che prevede che venga proibito agli ex membri del PCUS e della Gioventù Comunista, come pure agli ex impiegati delle istituzioni dell’Unione Sovietica, di occupare posizioni nell’apparato dello Stato e di insegnare nelle università.
Esprimiamo la nostra solidarietà con il Partito Comunista del Kazakistan e con il Partito Comunista Unificato della Georgia. Condanniamo con fermezza l’anticomunismo brutale e oscurantista dei regimi georgiano e kazako.
Partito Comunista della Federazione Russa
Unione dei Partiti Comunisti-PCUS
Partito Comunista di Ucraina
Partito Comunista di Belarus
Partito dei Comunisti della Repubblica di Moldova
Partito Comunista di Armenia
Partito Comunista dell’Azerbaigian
Partito Comunista del Kirghizistan
Partito Comunista dell’Ossezia del Sud
Partito Comunista di Abkhazia
Partito Comunista della Transnistria
Hanno aderito alla dichiarazione, aperta a nuove firme: PADS (Algeria), Partito Comunista del Bangladesh, Partito del Lavoro del Belgio, Partito Comunista della Gran Bretagna, Nuovo Partito Comunista della Gran Bretagna, Partito Comunista Francese, Partito Comunista di Grecia, Partito Comunista di Israele, Partito Comunista Libanese, Partito Comunista del Lussemburgo, Partito Comunista del Messico, Partito Comunista della Norvegia, Partito Comunista del Pakistan, Partito Comunista Filippino, Nuovo Partito Comunista della Jugoslavia, Partito Comunista Sudafricano, Partito Comunista di Svezia, Partito Comunista della Turchia.