I comunisti e gli sviluppi in Colombia

pcc-up-juco-foto-pacocolDichiarazione del Partito Comunista Colombiano | da www.solidnet.org

Traduzione di Marx21.it

La sinistra, fattore politico della lotta per la pace con giustizia

L’elezione di Juan Manuel Santos nel secondo turno delle elezioni presidenziali in contrapposizione a Oscar Ivan Zuluaga pone momentaneamente fine all’incertezza provocata dall’ultradestra militarista che intendeva interrompere il processo di dialogo e gli accordi raggiunti tra le FARC-EP e il governo colombiano.

Nel primo turno, Zuluaga aveva superato Santos di quasi mezzo milione di voti. Ora la differenza a favore di Santos di 900.000 voti è sufficientemente ampia. Questo cambiamento è stato possibile solo per l’esplicito sostegno della sinistra, che il Partito Comunista Colombiano e l’Unione Patriottica hanno appoggiato con decisione. La coalizione unitaria di Clara e Aida (candidate al primo turno delle formazioni di sinistra che hanno ottenuto una buona affermazione, ndt) ha svolto con successo il suo lavoro.

La vittoria di Santos non elimina la contraddizione tra i settori dominanti, che pretendono di perpetuare con la guerra le loro odiose fonti di arricchimento, e la maggior parte della società che anela una soluzione politica per porre fine alla guerra contro gli insorti. Santos governerà con il suo modello neoliberale, sottoposto alla forte pressione da parte della sua classe e dei potenti fattori militaristi che penetrano il potere economico e lo Stato.

L’insieme delle forze che hanno sostenuto la sua candidatura da sinistra, il movimento sociale e l’opinione pubblica timorosa del ritorno di Uribe, reclama posizioni ferme di fronte agli atteggiamenti revanscisti, all’apparato paramilitare, soprattutto a livello regionale, alle minacce e ai crimini contro l’opposizione democratica. Il diritto alla critica, alla protesta popolare, al recupero delle terre usurpate, alla mobilitazione e alla difesa della vita deve essere protetto di fronte a qualsiasi attacco da parte di agenti statali o parastatali. La lotta contro il fascismo e le manifestazioni del terrorismo di Stato è tuttora in corso.

Sosteniamo la dichiarazione congiunta delle candidate Clara Lopez e Aida Avella, in quanto riafferma la necessità di dare nuovo respiro al processo di dialogo, all’importanza dell’unità, alla giustezza del voto espresso, all’indipendenza e alla non partecipazione al governo e anche all’opposizione al modello economico, sociale e politico esistente.

La vigilanza e la mobilitazione popolare sono all’ordine del giorno. Le parole d’ordine della cessazione del fuoco bilaterale, della cessazione dei bombardamenti, del riconoscimento e della liberazione dei prigionieri politici, della garanzia di espressione per il dissenso popolare sono sempre valide. Lo stesso vale per la lotta per la riforma politica elettorale, lo statuto dell’opposizione, la riforma agraria, del lavoro, della salute e dell’educazione. E’ il momento della mobilitazione popolare.

L’esperienza della convergenza e dell’unità conquista nuovi elementi. Si sono aperti nuovi spazi e si sono presentati nuovi interlocutori nella prospettiva del fronte ampio per la pace con giustizia sociale. La loro forza può derivare solo dalla mobilitazione popolare organizzata e combattiva. Nel chiamare ad operare per affinare i punti programmatici e il coordinamento delle iniziative dirette a rafforzare la base sociale, politica e culturale del processo di dialogo per la pace, insistiamo sul carattere amplio di questo compito e facciamo affidamento sul senso di responsabilità delle forze avanzate per rispondere con coerenza al nuovo momento unitario.

Partito Comunista Colombiano

Bogotà, 16 giugno 2014