Gli 8000 delegati, provenienti da 88 Paesi, che si sono dati appuntamento a Quito con lo slogan: “gioventù unita contro l’imperialismo per un mondo di pace, solidarietà e trasformazione sociale”, dichiarano quanto segue:
Salutiamo il popolo ecuadoriano e esprimiamo la nostra piena solidarietà alle sue lotte e ai radicali cambiamenti politici e sociali ottenuti. Con il supporto della progressista e militante gioventù ecuadoriana, che negli anni passati ha realizzato importanti passi e decisive conquiste grazie alla lotta e al processo della “Revolucion Ciudadana”, il movimento giovanile anti-imperialista internazionale ha dato vita ad un altro importante momento nello sviluppo della sua lotta. Ci siamo incontrati in America Latina, un continente in cui il movimento giovanile sta crescendo costantemente, ancora una volta per dar vita al più grande evento mondiale giovanile anti-imperialista, rafforzando le nostre lotte e con l’obiettivo di sconfiggere l’imperialismo.
La 18° edizione del Festival è stata anche un momento in cui sono stati celebrati tutti i popoli ed i giovani che hanno dato la loro vita per gli ideali della pace e della solidarietà e combattuto per la fine dello sfruttamento e per il socialismo. In loro onore sono stati simbolicamente omaggiate le personalità che hanno contribuito a queste lotte, come Hugo Chavez, Eloy Alfaro e Kwame Nkrumah. Il Festival ha rappresentato anche l’occasione per rendere omaggio a Edwin Perez, segretario generale della gioventù comunista ecuadoriana ucciso dalle forze reazionarie nel 2010.
Il successo di questa 18° edizione mostra la nostra ferma volontà di continuare quello che le passate generazioni hanno realizzato partendo da Praga 1947 con la 1° edizione del Festival. Attraverso la Federazione Mondiale della Gioventù Democratica e i suoi alleati, la fiamma del Festival è stata nuovamente accesa. Durante i suoi 68 anni di vita il Festival ha creato un importante spazio in cui sono state internazionalizzate le storiche lotte dei popoli contro il colonialismo, il fascismo, gli interventi militari, le guerre, gli attacchi contro la sovranità dei popoli e i diritti dei lavoratori e della gioventù. Non dimentichiamo il sostegno che il movimento dei Festival ha avuto dall’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche e dagli altri paesi socialisti. Nonostante le nuove condizioni create dalla vittoria delle controrivoluzioni dei primi anni ’90, si assiste al prosieguo del movimento dei Festival che continua a connettere le forze giovanili più coscienti e militanti, e desideriamo che continui ad essere, come nelle ultime edizioni, un tratto distintivo della lotta anti-imperialista delle giovani generazioni. Il movimento internazionale giovanile anti-imperialista ha mostrato il cammino che i popoli devono intraprendere, il cammino della pace, la solidarietà e il progresso sociale, il cammino della lotta per la fine dello sfruttamento capitalista. È su questa strada che le nuove generazioni continuano la loro marcia.
Oggi stiamo vivendo un periodo non solo marcato da una forte aggressività imperialista, ma anche un periodo di grandi potenzialità per la lotta dei popoli, tra cui la possibilità della vittoria contro l’imperialismo nel quadro delle attuali condizioni oggettive.
L’imperialismo continua la sua aggressione con nuovi strumenti, nuovi metodi, cosi come prosegue con quelli tradizionali della guerra, delle occupazioni e degli interventi militari. La macchina imperialista della guerra non ha mai smesso di servire gli interessi dei monopoli, dell’espansione dei mercati e del controllo delle risorse energetiche. Negli anni precedenti l’espansione militarista è cresciuta su scala mondiale. La crisi capitalistica mondiale genera la necessità da parte dei monopoli di aumentare le aggressioni imperialiste e espandere la guerra, poiché produce uno spostamento nel contesto delle relazioni internazionali e aumenta le contraddizioni inter-imperialiste. L’emersione di nuovi paesi che competono con le forze imperialiste acutizza queste tensioni.
A partire dalla scorsa edizione del Festival abbiamo assistito all’aumento delle aggressioni militari dirette specialmente in aree geografiche di grande interesse geopolitico per l’imperialismo. Prova di questo sono: la recente guerra in Medio Oriente, specialmente con la violenta minaccia contro la Siria, le crescenti aggressioni militari, la firma di nuovi trattati, la costruzione di basi in Africa Asia e nella regione del Pacifico, cosi come la strategia imperialista di minacce e avvertimenti contro il popoli e le lotte progressiste in America Latina Per questa ragione oggi il Venezuela rappresenta uno dei principali obiettivi dell’imperialismo.
Gli interventi imperialisti non sono circoscritti esclusivamente al piano militare, ma sono condotti anche attraverso l’ingerenza politica, ricatti economici contro stati sovrani, finanziamento di mercenari, promozione del conflitto tra paesi confinanti, sostegno straniero alle forze reazionarie, uso del terrorismo, promozione di conflitti civili e/o di carattere religioso, ecc. In questo contesto assistiamo al tentativo della classe capitalista di accrescere la propria influenza dentro il sistema imperialista e nella sua distribuzione del potere. Per concretizzare questo obiettivo assistiamo ad un forte utilizzo della repressione statale, disinformazione, propaganda anti popolare, manipolazione delle lotte di massa, sostegno a gruppi fascisti, anticomunismo e persecuzione delle idee rivoluzionarie e radicali (come è previsto da varie risoluzioni dell’UE), e altri pretesti per dar vita ad aggressioni di varia natura.
I partecipanti al 18° Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti chiamano tutti i giovani uomini e donne ad unire la propria lotta alla lotta popolare, dei lavoratori e del movimento studentesco, sul piano nazionale ed internazionale; ad unirsi alla lotta del movimento anti-imperialista e per la Pace nei propri paesi. Crediamo fortemente che gli interessi dei giovani e la lotta per la pace e la fratellanza tra i popoli si possa raggiungere solo attraverso questa grande alleanza, e mai con l’allineamento agli interessi imperialisti.
In questo contesto noi ci poniamo al fianco di tutti i popoli che lottano per la pace, per la sovranità popolare, per l’indipendenza e per il socialismo. Esprimiamo la nostra solidarietà ai popoli eroici che nonostante la guerra, l’occupazione, l’embargo, la repressione, continuano la loro resistenza e la loro lotta per l’autodeterminazione e contro gli interessi imperialisti a favore dei diritti dei popoli. Manifestiamo il nostro appoggio militante al popolo cubano, al popolo palestinese, al popolo cipriota (sotto occupazione turca dal 1974), al popolo del Sahara occidentale, appoggiamo il processo di pace in Colombia, ci opponiamo fortemente all’intervento in Siria, alle minacce alla Nord Corea e all’Eritrea, condanniamo la guerra imperialista e l’occupazione in Afghanistan, Iraq e Libia, e l’intervento in Mali e nella Repubblica Centro Africana. Alla lotta di questi popoli, e a quella di molti altri, esprimiamo la nostra solidarietà. Con il nostro appoggio siamo sicuri che queste lotte saranno vittoriose e che la fine degli interventi imperialisti sarà un passo in avanti verso la pace e la solidarietà.
Allo stesso modo esprimiamo la solidarietà ai tutti coloro che soffrono ma che non smettono di lottare contro le conseguenze della crisi economica capitalista e contro gli attacchi dei capitalisti ai loro diritti. Per questo motivo chiamiamo i giovani all’unità con la classe lavoratrice e con i movimenti popolari per rovesciare in modo rivoluzionario l’attuale sistema imperialista.
Questa crisi ha rilevato ancora una volta il vicolo cieco rappresentato dal sistema capitalista e la sua incapacità a risolvere i problemi dell’umanità. Questa crisi spiega la natura degli attacchi contro i diritti sociali e del lavoro contro i giovani e la classe lavoratrice. La disoccupazione giovanile in Europa aumenta costantemente. I monopoli, per superare questa crisi, stanno forzando i lavoratori a pagarne le conseguenze. Con il taglio dei salari, la disoccupazione di massa, la distruzione e la privatizzazione della funzione sociale dello stato hanno messo il mercato all’interno di ogni aspetto della vita sociale. La salute, l’educazione, l’ambiente e la cultura vengono mercificati ogni giorno sempre più rapidamente, mentre la classe dominante sta guidando i giovani ed i popoli verso un futuro fatto di miseria e sfruttamento. In molti paesi capitalisti l’educazione sta diventando un privilegio per pochi grazie alle politiche di privatizzazione, che pongono al centro gli interessi del capitale al posto degli interessi degli studenti e delle necessità di sviluppo del paese. A causa di queste politiche molti studenti sono costretti a lasciare gli studi.
Per raggiungere l’obiettivo dello sfruttamento generale della classe lavoratrice, si dividono i lavoratori e si aumenta lo sfruttamento nei confronti delle donne e dei migranti. Noi siamo dalla loro parte e lanciamo un appello affinché si uniscano alla nostra battaglia per l’uguaglianza.
I partecipanti al festival salutano le lotte sviluppate dalla gioventù e dai movimenti popolari assieme alla lotta del movimento operaio e dei sindacati con orientamento di classe, non solo per salvaguardare i diritti acquisiti con importanti lotte di massa, ma per conquistarne nuovi altri. Noi siamo parte di queste lotte e crediamo nella vittoria finale dei popoli e dei giovani per i loro diritti. Riaffermiamo il nostro impegno a lavorare assieme al movimento anti-imperialista mondiale, come la Federazione Mondiale della Gioventù Democratica (WFDY), il Consiglio Mondiale della Pace (WPC), la Federazione Sindacale Mondiale (WFTU) e la Federazione Mondiale delle Donne Democratiche (WFDW), e le organizzazioni regionali studentesche e anti-imperialiste.
Salutiamo la lotta dei giovani per un lavoro dignitoso, con diritti e senza precarietà. Salutiamo i milioni di studenti che lottano per una educazione pubblica, gratuita e di qualità. Appoggiamo questa lotta perché rivendica un’istruzione a favore degli interessi popolari e contro gli interessi dei monopoli capitalisti.
Salutiamo le importanti manifestazioni di lotta giovanile, popolare e anti-imperialista che si sono sviluppate in tutto il mondo. Crediamo tuttavia che queste lotta debbano aumentare il proprio livello organizzativo e di mobilitazione. Crediamo che il lavori del 18° Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti aumenti la capacità di organizzazione e di mobilitazione di questi movimenti unendo le lotte che si sviluppano nei vari paesi e nei vari continenti.
La certezza nella nostra lotta si basa sulla convinzione che l’imperialismo è un sistema con una base economica specifica, cioè la fase ultima dello sviluppo capitalistico, che impone forme differenti di sfruttamento che sempre mirano allo stesso obiettivo. Conseguentemente la nostra lotta ha come scopo l’abbattimento di questo sistema e per la costruzione di un nuovo mondo: un mondo di pace, solidarietà e trasformazione sociale, un mondo il cui sistema economico e sociale garantisca che i principali strumenti di produzione siano nelle mani dei popoli e dei lavoratori e in cui l’economia si sviluppi sulla base delle necessità popolari.
È il momento della lotta giovanile anti-imperialista e dell’unità; il 18° Festival Mondiale della Gioventù e degli Studenti sottolinea la necessità di cambiamenti rivoluzionari e di trasformazioni sociali. Per raggiungere questi obiettivi l’unità sulla base dei principi qui esposti è fondamentale.
La gioventù del mondo deve unirsi e promuovere campagne in favore della conquista dei nostri diritti e delle nostre richieste.
In questo contesto internazionale la nostra lotta assume un significato importantissimo. Noi siamo capaci di scegliere il nostro futuro e costruire un nuovo mondo. La 18° edizione del Festival manda un messaggio militante di speranza a tutti i popoli del mondo. La nostra speranza è quella di far si che vi siano le condizioni per realizzare la 19° edizione del Festival nel 2017, in concomitanza dei 100 anni del trionfo della rivoluzione d’Ottobre, data significativa per la lotta anti-imperialista.
Insieme alla gioventù anti-imperialista dell’Ecuador e dell’America Latina riaffermiamo il nostro impegno per la cooperazione internazionale dei movimenti anti-imperialisti, per la nostra controffensiva verso la vittoria finale!
Quito . Ecuador, 13 Dicembre, 2013