Dichiarazione del Partito Comunista Giapponese sulle elezioni

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Traduzione di Lorenzo Battisti per Marx21.it

1. Alla Camera dei Rappresentanti, il 22 ottobre, il candidato del partito comunista giapponese Seiken Akamine ha vinto nel distretto n. 1 di Okinawa. Questa vittoria è stata ottenuta grazie agli sforzi concertati del Pc Giapponese e del All Okinawa Council, il gruppo a livello di prefettura che combatte contro la costruzione della base statunitense a Okinawa.

Per quanto riguarda i blocchi di rappresentanza proporzionale, il numero totale dei seggi del JCP è sceso dai 20 ottenuti tre anni fa (con 6,06 milioni di voti pari all’ 11,37% del totale dei voti) a 11 (4,4 milioni, 7,91%). Questo è un risultato deludente per noi. Tuttavia, i membri e i sostenitori del PCG in tutto il paese hanno lavorato duramente per ottenere progressi nelle elezioni. Durante la campagna, molte persone hanno anche chiesto agli elettori di votare per il Partito nei distretti di rappresentanza proporzionale. Riteniamo che il Pcg non sia stato abbastanza forte da indirizzare questi importanti sforzi verso una sua avanzata.

Alla prossima seduta plenaria del Comitato Centrale il PCG esaminerà l’esito delle elezioni generali e ne trarrà insegnamenti, ascoltando le opinioni provenienti dall’interno e dall’esterno del partito. Ringraziamo profondamente tutte le persone che hanno sostenuto il Partito e siamo determinati a recuperare la nostra forza nelle prossime elezioni nazionali.

2. Nella campagna elettorale, il PCG ha lottato seguendo la sua decisione di lavorare per il successo dell’alleanza tra partiti di opposizione e cittadini colpiti. I tre partiti dell’ opposizione – il PCG, il Partito democratico costituzionale del Giappone e il Partito socialdemocratico – hanno lavorato insieme sulla base dell’accordo politico in sette punti con l’Alleanza civile per la pace e il costituzionalismo. Siamo lieti che la Partito democratico costituzionale del Giappone abbia fatto un notevole passo avanti e che le forze congiunte di opposizione abbiano nel complesso aumentato i loro seggi.

A fronte della grave situazione per cui il più grande partito dellopposizione, il Partito democratico si è unito al Partito della Speranza lanciato dal governatore di Tokyo Yuriko Koike poco prima delle elezioni, il PCG ha perseguito con decisione e coerenza la continuazione dell’alleanza dell’opposizione. In nome dell’unità delle forze di opposizione, il PCG ha deciso immediatamente di ritirare i propri candidati in 67 circoscrizioni elettorali e ha volontariamente appoggiato altri candidati dell’opposizione. L’esito delle elezioni mostra chiaramente che questa mossa ha contribuito al progresso complessivo delle forze dell’opposizione. Siamo fiduciosi che la nostra decisione dimostri il nostro impegno per porre fine al governo in crisi del Primo Ministro Shinzo Abe e rilanciare la democrazia nella politica giapponese.

Mentre lottavamo insieme ai cittadini e agli altri due partiti dell’opposizione, si è creato un legame di alleanza e solidarietà in tutta la nazione e abbiamo fatto molti amici. Questo è il più grande tesoro che abbiamo ottenuto grazie a queste elezioni. Facendo buon uso di questo tesoro, continueremo a lavorare per sviluppare ulteriormente l’ alleanza tra partiti e cittadini dell’opposizione.

3. Come risultato delle elezioni, la coalizione di governo dei Partito liberaldemocratico e del Komei ha ottenuto una maggioranza dei due terzi nella Camera bassa. Questo perché il Partito della Speranza, una forza emergente a sostegno del LDP, ha diviso l’alleanza dellopposizione. Il Partito Liberaldemocratico ottiene così il 61% di tutti i seggi nella camera bassa, anche se il suo risultato al proporzionale è solo del 33%, pari al 17,3% degli aventi diritto. Non è nient’altro che una “maggioranza fittizia” determinata dal sistema di collegi maggioritari uninominali, che serve unicamente gli interessi dei principali partiti politici.

Durante la campagna elettorale, il PCG ha chiesto una sanzione severa sul governo Abe e ha presentato la sua visione per la creazione di un nuovo Giappone con attenzione su cinque questioni: diplomazia, economia, produzione di energia nucleare, la Costituzione e le armi nucleari. Siamo certi che la nostra proposta è innovativa, unica nel suo genere, che risponde alle questioni urgenti del Giappone e rappresenta un’alternativa convincente alle politiche antipopolari del Primo Ministro Abe.

Promettiamo di fare del nostro meglio nella Dieta per onorare i nostri impegni di campagna elettorale. Siamo inoltre determinati a proseguire i nostri sforzi a tutto campo per approfondire l’alleanza tra partiti dellopposizione e cittadini e promuovere vari movimenti pubblici, tra cui quello per difendere la costituzione pacifista.

4. Come può il PCG fare un balzo in avanti facendo al contempo avanzare l’alleanza tra i cittadini colpiti e i partiti di opposizione? Questa è diventata la nuova sfida che richiede ulteriori sforzi. Sulla base degli insegnamenti tratti dalle ultime elezioni generali, siamo decisi ad affrontare le due sfide seguenti.

Il primo è quello di rafforzare le nostre attività per aumentare le persone che comprendono il programma del Partito Comunista e la sua storia e filosofia, e che sostengano pienamente il PCG. Promuovere tali attività su base quotidiana diventerà la forza motrice per guadagnare sostegni al PCG anche nelle difficili condizioni politiche attuali. La risoluzione del 27° Congresso del JCP chiede l’organizzazione di “incontri per discutere il Programma JCP e il futuro del Giappone” in ogni angolo del Paese. Invitiamo sinceramente tutti i membri del partito a mettere in pratica questa risoluzione con le vostre parole e a mettere in pratica i vostri pensieri e le vostre idee in questa attività.

Il secondo è quello di rafforzare la forza stessa del PCG concentrandoci sull’aumento degli iscritti al partito. Sulla base della Risoluzione del Congresso, abbiamo lavorato per aumentare gli iscritti al partito e i lettori di Akahata, puntando alla vittoria del JCP nelle elezioni generali. Tuttavia, nonostante i grandi sforzi compiuti da molti membri del partito, abbiamo dovuto lottare per questa campagna elettorale generale con meno membri del partito e meno lettori di Akahata rispetto a quello nelle precedenti elezioni politiche di tre anni fa.

Chiediamo sinceramente a tutti i membri del partito di organizzare incontri ed eventi a livello di base, di parlare della prospettiva futura del Giappone con vasti strati di cittadini, e lavorare per costruire un Partito Comunista più forte con l’obiettivo di raggiungere una importante avanzata alle prossime elezioni nazionali e alle elezioni locali di aprile 2019.