Dichiarazione del Gruppo di Lavoro per l’Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

da www.solidnet.org/2012-working-group/3136-working-group-statement-of-the-wg-meeting-en
Traduzione dall’inglese per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

imcwp assembleaIl Gruppo di Lavoro per l’Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai (IMCWP) ha tenuto una riunione preliminare a Beirut, il 16-17 giugno 2012, in preparazione del 14° IMCWP. Al termine della riunione è stata rilasciata la seguente dichiarazione:

La crisi del capitalismo continua ad estendersi e il suo impatto e le conseguenze negative sulla classe operaia e i popoli del mondo continueranno ad intensificarsi. Le soluzioni adottate finora dai vertici del G7 e del G8, insieme a FMI e Banca mondiale, non vanno oltre l’arrogante attuazione di politiche antipopolari ancora più selvagge, con conseguenze che vanno dalla bancarotta di alcuni paesi, alla privazione dei diritti sociali conquistati dalla classe operaia in decine di anni di lotta per la giustizia.

Questo si traduce in un rapido aumento dei tassi di disoccupazione (che colpisce principalmente i giovani, i nuovi arrivati nel mercato del lavoro e le donne), una significativa riduzione dei salari reali e un attacco sistematico ai diritti sociali e assistenziali acquisiti. Questa combinazione di fattori ha portato a fenomeni diffusi di povertà nei paesi capitalisti sviluppati e miseria in tutto il mondo.

Con l’acuirsi della crisi del capitalismo, si intensifica l’aggressione dell’imperialismo contro i popoli del mondo come evidenziato da:

1. Il nuovo piano della NATO promosso a Chicago;

2. Le guerre crescenti cui il Medio Oriente viene sottoposto, sia intensificando le divisioni e le battaglie all’interno del Sudan, che aumentando le minacce degli USA e dell’UE per un intervento militare in Siria e Iran con il pretesto dei massacri in corso contro i civili;

3. Le recenti minacce israeliane di aggressione contro il Libano e il suo popolo;

L’obiettivo di tutte queste guerre e delle altre in fase di preparazione per l’Asia in generale, è quello di perpetuare una nuova divisione del mondo e impedire che i paesi capitalisti emergenti attuino un cambiamento nell’equilibrio di potere e diffondano la loro influenza sulle risorse naturali, le risorse energetiche, i mercati e le vie di trasporto per risorse e materie prime in generale.

I popoli del mondo hanno sviluppato lotte significative contro le politiche antipopolari che mirano a intensificare lo sfruttamento, diminuire il prezzo della forza lavoro e aumentare la profittabilità del capitale. Si sono mobilitati a sostegno dei loro diritti negati invocando cambiamenti popolari e diritti democratici, come mostrato dalle manifestazioni di massa nel centro del capitalismo mondiale, negli Stati Uniti, e anche dalle dimostrazioni di massa della classe operaia in Europa che sono riuscite a far cadere i governi, e dalle lotte che i popoli arabi, in base ai loro interessi, devono portare avanti per un tentativo di cambiamento rivoluzionario contro le forze reazionarie, militari e politico-religiose sostenute dall’imperialismo in generale e più specificatamente dall’imperialismo statunitense.

A fronte di questi sviluppi e minacce ai popoli, il Gruppo di Lavoro per l’Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai esorta ad intensificare la mobilitazione per migliorare la lotta, intrapresa dalla classe operaia e dai popoli di tutto il mondo, contro il sistema capitalista internazionale e la relativa aggressione imperialista, al fine di realizzare il cambiamento e costruire una società socialista.

Ci concentriamo su:

1. Lo sviluppo delle lotte per osteggiare i nuovi e aggressivi piani militari, per evitare che l’imperialismo controlli il mondo e lo distrugga.

2. Manifestare per la rimozione delle basi militari NATO e il disimpegno dalle organizzazioni imperialiste che violano i diritti sovrani. Un’opposizione generale ai piani militari imperialisti, sia vecchi che nuovi, per evitare che l’imperialismo raggiunga i suoi obiettivi.

3. L’ulteriore sviluppo di forme di solidarietà tra i popoli arabi nella loro lotta contro i regimi repressivi e reazionari, contro ogni intervento straniero nei loro affari interni, evidenziando il continuo sostegno ai popoli palestinese e libanese nella loro lotta contro le politiche israeliane aggressive ed espansioniste

Beirut, 17 giugno 2012