Dichiarazione del 14° Congresso del Partito Comunista Sudafricano (SACP)

da sacp.org.za

Traduzione di Andrea Zirotti per Marx21.it

Nei giorni scorsi abbiamo pubblicato un ampio resoconto dei lavori del 14° Congresso del Partito Comunista Sudafricano. Proponiamo ora la dichiarazione approvata a conclusione dell’assise.

Noi, 1.819 militanti comunisti, ci siamo incontrati negli scorsi cinque giorni come delegati del 14° Congresso Nazionale del SACP a Ekurhuleni, Gauteng. Siamo venuti da oltre 7000 sezioni del SACP di tutto il nostro paese e dai ranghi della Lega della Gioventù Comunista del Sudafrica. Come delegati, noi rappresentiamo 284˙554 membri del SACP. Cinque anni fa, al nostro 13° Congresso Nazionale, annunciammo orgogliosamente che i nostri iscritti erano cresciuti massicciamente fino a superare i 150.000. Ora sono quasi raddoppiati. Siamo ben consapevoli che questa crescente popolarità del Partito impone responsabilità a tutti noi.

Il nostro Congresso avviene quando l’economia capitalistica del Sudafrica dominata dai monopoli, con i suoi lasciti coloniali e dell’apartheid, continua a riprodurre livelli da crisi riguardo a disoccupazione, disuguaglianza e povertà – le quali sono tutte fortemente determinate da caratteristiche razziali, di genere e di provenienza. In questo Congresso abbiamo assunto risoluzioni che riaffermano la nostre posizioni strategiche di principio e avanzano specifiche proposte di interventi da attuare.

Noi stiamo riaffermando il nostro impegno strategico per una radicale seconda fase della Rivoluzione Democratica Nazionale quale via più diretta per un Sudafrica socialista. Per rafforzare e dare un contenuto pratico a questa prospettiva strategica abbiamo anche deciso molti interventi specifici.

Siamo impegnati a lavorare a stretto contatto col nostro alleato strategico COSATU (la centrale sindacale di classe, NdT) per sviluppare un approccio comune in merito a una politica economica centrata sul lavoro in vista della convocazione di un urgente Convegno nazionale sul lavoro.

Siamo impegnati a combattere per una radicale riforma agraria, attraverso una rilevante iniziativa per espandere le piccole fattorie di neri, da agevolare tramite una tassa agricola sui proprietari terrieri assenti e sulle operazioni di affitto dei latifondi. La riforma agraria deve anche far avanzare la democratizzazione nelle proprietà comunitarie delle terre, inclusa l’abolizione delle caratteristiche patriarcali che spesso le caratterizzano.

Abbiamo richiesto che la legge sulla concorrenza sia rinforzata per permettere che le autorità per la concorrenza non si occupino solo delle irregolarità nel mercato, ma anche della dominazione del mercato da parte del capitale monopolistico privato. È una dominazione che sta soffocando gli investimenti, la creazione di lavoro, lo sviluppo di cooperative e piccole imprese ed un nuovo percorso di crescita che ci conduca ad una maggiore socializzazione.

Le nostre risoluzioni includono un importante riorientamento nel modo in cui approcciamo la trasformazione dei nostri settori economici. Noi abbiamo bisogno di allontanarci da un focus eccessivo sulla proprietà privata nera per porre maggiore enfasi sul potenziamento della proprietà pubblica e sociale. Ci si lasci ricordare che la Carta della libertà ci ricorda che la ricchezza mineraria del Sudafrica appartiene a tutti coloro che vi vivono. Rigettiamo, quindi, l’idea che ci debba essere una percentuale di “libera iniziativa” per gli affari delle compagnie minerarie riguardanti i beneficiari della BEE. Invece, abbiamo bisogno di istituire un fondo sovrano di ricchezza nazionale in modo che del ricavato delle risorse minerarie beneficino tutti i sudafricani, e non solo alcuni.

Le crisi interconnesse di disoccupazione, povertà e disuguaglianza stanno anche contribuendo direttamente ad un attacco ulteriore al più basilare dei diritti dei cittadini, la loro incolumità e sicurezza. In particolare, c’è il flagello della violenza di genere e persino quello della violenza verso i giovani. Il Congresso ha quindi deliberato che la nostra prossima Campagna Ottobre Rosso sarà focalizzata sulla mobilitazione nelle comunità e sul posto di lavoro contro la violenza di genere.

Il nostro Congresso si sta svolgendo in un periodo in cui il nostro paese si sta confrontando con una realtà molto pericolosa, in cui le conquiste democratiche e costituzionali della metà degli anni ’90 rischiano di essere erose. In particolare c’è il profondo pericolo dello sfrenato, parassitario saccheggio delle risorse pubbliche collegato all’ “accaparramento dello Stato”. Il 14° Congresso Nazionale ha riconosciuto il ruolo di guida che il SACP ha svolto nell’alleanza guidata dall’ANC nello svelare questo saccheggio parassitario e nel dare voce e un punto di riferimento a milioni di membri, sostenitori, veterani e simpatizzanti dell’ANC.

Il 14° Congresso Nazionale ha impegnato il nuovo Comitato Centrale eletto ad approfondire questo lavoro, a fornire una leadership al più ampio fronte patriottico in difesa della nostra democrazia e della sovranità nazionale del nostro paese. Noi abbiamo riaffermato molte posizioni fondamentali relative alla lotta contro l’accaparramento dello Stato – inclusa l’istituzione immediata di una commissione giudiziaria indipendente per un primo processo penale sulla base di ciò che rivela una crescente mole di prove, per far sì che il governo recida tutti i legami affaristici con le famiglie e le corporazioni coinvolte nel saccheggio parassitario, e promuova interventi decisivi allo scopo di ripristinare il buon governo trasparente di ciò che è diventato l’obiettivo fondamentale del saccheggio parassitario, le nostre Imprese di Stato e le Società Pubbliche.

Di fronte a tutte queste sfide, siamo ben consapevoli delle responsabilità che ricadono sull’intero organico di quadri del SACP. Il SACP è la formazione più stabile e più unita entro l’alleanza di governo condotta dall’ANC. Rileviamo questo non per arroganza, ma per una valutazione delle nostre responsabilità. Noi valorizziamo l’unità del nostro Partito. Curiamo amorevolmente la stabilità del nostro Partito. Ma unità e stabilità non possono essere ottenute attraverso l’inerzia. Siamo impegnati in un continuo rinnovamento organizzativo alla luce delle sfide del nostro tempo.

Il SACP rimane impegnato nel rafforzare e consolidare la nostra alleanza con l’ANC. Ciò richiederà una riconfigurazione significativa. Se l’ANC avrà la capacità di condurre il proprio processo di rinnovamento, e se essa saprà svolgere ancora una volta il ruolo fondamentale di unire sé stessa e la propria alleanza, rimane nell’incertezza.

Questo Congresso ha quindi deciso che il SACP continuerà a giocare un ruolo guida nel consolidare un fronte popolare della classe lavoratrice e delle forze progressiste per far avanzare, approfondire e difendere la nostra democrazia e la nostra sovranità nazionale.

Abbiamo deciso che il nostro prossimo Comitato Centrale Allargato consoliderà una Road Map con scadenze che mirino al consolidamento di un fronte popolare. La Road Map includerà incontri con i nostri partners dell’Alleanza ed un’ampia gamma di formazioni progressiste e dei lavoratori; lo sviluppo di una comune piattaforma, che emerga da questo processo di incontri a tutti i livelli, nazionale, provinciale e locale; ed una verifica efficace della capacità organizzativa dello stesso SACP.

Dopo un intenso dibattito al Congresso, abbiamo deciso che mentre il SACP certamente parteciperà alle elezioni, l’esatta modalità con cui procederemo necessita di essere determinata per mezzo di una analisi concreta della realtà concreta e tramite il processo di incontri con le formazioni progressiste e dei lavoratori.

Come delegati di questo storico 14° Congresso Nazionale, promettiamo di portare avanti attivamente le nostre deliberazioni. Ci impegniamo a perfezionare il nostro ruolo di avanguardia nei nostri luoghi di lavoro, nelle nostre comunità, nei nostri luoghi di studio, e in tutti gli altri luoghi fondamentali del potere. Ci impegniamo a lavorare con fiducia in noi stessi, ma anche con umiltà, al servizio della classe lavoratrice e dei poveri.

Come partito patriottico sudafricano, siamo anche un partito internazionalista. La nostra lotta è una lotta in solidarietà con tutti gli sfruttati e gli oppressi.

Levandoci in piedi oggi, dichiariamo ancora una volta:

IL SOCIALISMO È IL FUTURO!
COSTRUIAMOLO ATTIVAMENTE NELLA BATTAGLIA ORA IN CORSO!