da solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Risoluzione approvata al 17° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai (Istanbul, 30 ottobre-1 novembre 2015)
La Siria è stata attaccata da un’alleanza guidata dall’imperialismo statunitense e dai suoi collaboratori, tra cui i regimi più reazionari del Medio Oriente. Non è possibile affermare che il conflitto in corso dal 2011 sia una guerra civile. La maggior parte degli aggressori sono mercenari e bande islamiche di tutto il mondo, armati, finanziati e sostenuti da Qatar, Arabia Saudita e Turchia.
Milioni di cittadini siriani sono stati costretti a lasciare la loro patria di fronte al serio pericolo di morte. Nel paese hanno avuto luogo innumerevoli omicidi e massacri. Sono state utilizzate armi chimiche e messi in atto i metodi più brutali di omicidio. Diverse città sono cadute sotto il dominio di un regime barbarico in cui sono calpestati i valori più fondamentali dell’uomo. Armi e munizioni vengono trasferite in Siria dai paesi limitrofi; i suoi confini e i diritti di sovranità vengono violati continuamente. Le sue fabbriche sono state saccheggiate; gli allevamenti e le coltivazioni usurpate così come il petrolio, commerciato illegalmente sul mercato mondiale dalle bande occupanti.
Il pretesto per l’aggressione è stato fabbricato a partire dai problemi interni esistenti nel paese. Per l’ennesima volta, l’Occidente ha tentato di svolgere il ruolo di gendarme e custode della democrazia e dei diritti umani. Tuttavia solo il popolo siriano ha il diritto di decidere come e da chi sarà governato il paese.
L’obiettivo principale di questo attacco scellerato è semplicemente quello di rimodellare la regione in base agli interessi imperialisti. Gli stati imperialisti e i regimi reazionari della regione in questo conflitto hanno commesso palesi crimini di guerra, causando la morte e la fuga di milioni di persone. Il fatto che i membri delle bande assassine siano reclutati non solo nelle società islamiche sottosviluppate, ma anche nelle maggiori capitali d’Europa, dimostra che questo non è un problema di sicurezza o un processo fuori controllo, ma un crimine intenzionale. Che la Turchia, membro della NATO, sia un corridoio aperto per le stesse bande, non può essere ricondotto a una svista. L’imperialismo occidentale e i suoi collaboratori regionali hanno fatto i loro massimi sforzi per sottomettere la Siria. Non hanno esitato a creare o utilizzare le organizzazioni più barbare e infine l’ISIL, per schiacciare la Siria.
Dopo oltre quattro anni che perdura tale situazione, assistiamo finalmente a un cambiamento di equilibrio nella regione. La resistenza della Siria ha sconfitto l’agenda degli Stati Uniti e si ritorce contro la Turchia, che ha svolto un ruolo di sicario nell’assalto. L’assedio imperialista è stato rotto quando la Russia è intervenuta nel recente vuoto di potere. Ma nessun altro se non il popolo patriottico, antimperialista e progressista della Siria ha reso possibile il cambiamento della situazione. La Siria ha resistito e ha sfondato i confini in cui era stata ristretta. Non vi è dubbio che il fattore determinante del cambiamento è il popolo siriano.
Attraverso i partiti fratelli della Siria che hanno preso parte al nostro incontro, noi, come i Partiti Comunisti e Operai firmatari, consegniamo il nostro più sincero messaggio di solidarietà al popolo che resiste in Siria. Ancora una volta, sottolineiamo quanto siamo onorati dalla partecipazione dei nostri partiti fratelli siriani nella giusta resistenza del popolo, di cui sono una delle componenti più coraggiose. Come Partiti Comunisti e Operai, dichiariamo che nessuna grande potenza, nessun centro imperialista, nessun stato straniero ha il diritto di decidere il futuro della Siria. Il popolo siriano che non si arrende è l’unica autorità di determinare il proprio futuro.
Partiti firmatari
Algerian Party for Democracy and Socialism
Communist Party of Argentina
Communist Party of Azerbaijan
Workers’ Party of Bangladesh
Brazilian Communist Party
Communist Party of Brazil
Communist Party of Britain
Communist Party of Canada
Socialist Workers’ Party of Croatia
Communist Party of Cuba
Communist Party in Denmark
Communist Party of Denmark
Communist Party of Macedonia
German Communist Party
Unified Communist Party of Georgia
Communist Party of Greece
Hungarian Workers’ Party
TUDEH Party of Iran
Communist Party of Ireland
Workers’ Party of Ireland
Communist Party of Israel
Lebanese Communist Party
Socialist People’s Front (Lithuania)
Communist Party of Malta
Palestinian Communist Party
Palestinian People’s Party
Portuguese Communist Party
Russian Communist Workers’ Party
Communist Party of Soviet Union
Communist Party of Russian Federation
Communist Party of Serbia
Communist Party of Peoples of Spain
Communist Party of Sri Lanka
Sudanese Communist Party
Syrian Communist Party
Communist Party, Turkey
Communist Party of Ukraine
Altri partiti SolidNet
Phillipine Communist Party [PKP-1930]