di Mario Ori
da ilfrastuonodelleidee.wordpress.com
Negli ultimi venticinque anni la sinistra italiana ha conosciuto un fiorire intenso di appelli, “nuovi inizi” e costituenti, tutti, in modo più o meno rapido, falliti o sclerotizzatisi. Perché dunque questo nostro appello può e deve essere diverso? Quali caratteristiche deve avere il percorso che abbiamo avviato, ed il soggetto che vogliamo costruire?
Il fatto di perseguire un partito comunista, e non un soggetto genericamente di sinistra più o meno “radicale” ed “antagonista”, è un buon punto di partenza: ma non è il primo appello alla “unità dei comunisti” o alla “costruzione di un soggetto comunista” che vediamo. Altri ve ne sono stati e sono essi pure falliti – o si sono concretizzati nella nascita di un gruppuscolo irrilevante ed autoreferenziale, una caricatura di soggetto rivoluzionario come tante ne sono esistite nella storia, e ancora ne esisteranno.
Noi vogliamo e possiamo essere una cosa differente. Lo possiamo, perché il momento storico è gravido di novità – che siano positive o negative per le classi subalterne lo vedremo, e dipenderà anche da come si posizioneranno e si comporteranno i soggetti sociali e politici – tanto in Italia ed in Europa quanto nel complesso mondiale.