Le Tesi di Lione

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In occasione del 94° anniversario della fondazione del Partito Comunista d’Italia proponiamo ai nostri lettori un documento fondamentale: le Tesi del III Congresso svoltosi a Lione nel gennaio 1926, elaborate da Antonio Gramsci e note come le “Tesi di Lione”, che segnarono, con la loro approvazione da parte dei militanti, una svolta fondamentale nella storia gloriosa dei comunisti italiani, iniziata con il Congresso di Livorno, il 21 gennaio 1921.

1. La trasformazione dei partiti comunisti, nei quali si raccoglie l’avanguardia della classe operaia, in partiti bolscevichi, si può considerare, nel momento presente, come il compito fondamentale dell’Internazionale comunista. Questo compito deve essere posto in relazione con lo sviluppo storico del movimento operaio internazionale, e in particolare con la lotta svoltasi nell’interno di esso, tra il marxismo e le correnti che costituivano una deviazione dai principi e dalla pratica della lotta di classe rivoluzionaria. In Italia il compito di creare un partito bolscevico assume tutto il rilievo che è necessario soltanto se si tengono presenti le vicende del movimento operaio dai suoi inizi e le deficienze fondamentali che in esse si sono rivelate.

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