Ordine del giorno approvato all’unanimità dal Coordinamento regionale dei Giovani Comunisti della Toscana 22/01/2012
In Medio Oriente diversi Paesi sono attraversati da cambiamenti, in maniera eterogenea e rispondendo a diverse logiche, come è normale quando si parla di situazioni peculiari, in termini sociali, geografici e storici. Non ci lasceremo ingannare dalle semplificazioni mediatiche che comportano un appiattimento analitico utile alle mistificazioni con cui si sono giustificati i bombardamenti di Paesi come Libia, Iraq e Afghanistan (e ancora prima Jugoslavia).
Riconosciamo la gravità della fase, particolarmente problematica in Medio Oriente, dove Nato e Israele giocano un ruolo di destabilizzazione che rischia di fare esplodere conflitti incontrollabili (se non atomici).
Resta ferma la nostra contrarietà a qualsiasi ingerenza rispetto all’autodeterminazione dei popoli e al loro percorso di emancipazione, anche in maniera indiretta, attraverso la strumentalizzazioni di divisioni interne. A prescindere dal giudizio di merito sul governo baathista, non riteniamo accettabile un intervento esterno in territorio siriano, Paese oggi attraversato da tensioni interne fomentate da un conflitto tra interessi di altre nazioni, come dimostra la spaccatura della Lega Araba.
Auspichiamo che si possa creare un livello internazionale dove le potenze emergenti, a partire dai Brics, riescano a affermare il ruolo della diplomazia e della pace in sostituzione alle guerre imperialiste.