di Gianni Favaro* | da www.ricostruirepc.it
Ho firmato l’appello per la ricostruzione del partito comunista e aderisco con convinzione alla Costituente Comunista. Aderisco guardando avanti, al futuro che ci aspetta, piuttosto che rivolgere lo sguardo e il pensiero indietro.
Dietro di me c’è la nostalgia per le cose perdute e la rabbia per le cose sbagliate, l’orgoglio per le battaglie fatte e la tristezza per le sconfitte, che sono un patrimonio prezioso.
Davanti cè un mondo nel quale la lotta tra la giustizia sociale e la barbarie del capitalismo si è fatta più serrata e pesante, dove il rischio di una nuova guerra globale è purtroppo assai concreto, dove la povertà , la fame e le ingiustizie crescono. C’è poi un’ Italia sfinita e saccheggiata che ha bisogno di aria nuova, di scrollarsi di dosso tutti i parassiti che la distruggono.
Guardo intorno a me e vedo tantissimi compagni e compagne di tante lotte e di tante battaglie isolati e divisi ma al tempo stesso vedo crescere la ribellione, vedo crescere la spinta rivoluzionaria a cambiare lo stato delle cose presenti.
Nel caos e nella nebbia delle delusioni per le nostre sconfitte sento l’esigenza di ricostruire l’organizzazione che sia un faro per tutti, che sia rivoluzionaria in primo luogo verso se stessa, nel correggere gli errori del passato, rivoluzionaria nell’organizzazione della lotta politica e sociale al capitalismo, integra nell’agire pubblico e unitaria con le forze democratiche e progressiste per costruire insieme l’alternativa.
Senza i comunisti organizzati e autonomi tutto ciò non sarebbe possibile.
Gianni Favaro *
* Sono stato iscritto e militante del PCI dal 1971 allo scioglimento al congresso di Rimini del 1991, nel 1986 entro nel Comitato Centrale del PCI quando il segretario era Alessandro Natta, delegato di Torino al congresso PCI di Rimini, sono stato tra i fondatori del PRC e dal 1991 al 1993 segretario regionale del Piemonte, poi dal 1998 segretario provinciale di Torino. Responsabile nazionale feste di Liberazione. Uscito dal PRC dopo il congresso di Chianciano del 2008, ho partecipato alla prima fase di costituzione di SEL, ma mi sono ritirato per dissenso.
La biografia politica del compagno Gianni Favaro parla da sola e ci racconta la storia di un comunista che sin da ragazzo si è battuto per i suoi ed i nostri ideali. Con una biografia così, Gianni, non poteva che essere dei nostri, un militante della Costituente Comunista.