Capiamoci bene

di Fabio Nobile | da partizan.it

nichi vendola sel ansaRiceviamo dal compagno Nobile, della segreteria nazionale PdCI, e pubblichiamo come contributo alla riflessione e alla discussione sull’approccio dei comunisti e della sinistra alla “questione Europa

«Con Tsipras ma non contro Schulz, con Tsipras per incontrare Schulz», «nella Terra di mezzo, proiettati verso un nuovo mondo»: con queste parole Nichi Vendola domenica ha concluso il congresso di SEL. Un’inversione di marcia sofferta anche alla luce delle parole spese nella relazione introduttiva di soli due giorni prima: «quel luogo, che io non considero un approdo ideologico ma il campo largo in cui giocare la nostra partita, io credo che sia il Partito del socialismo europeo».L’ordine del giorno sulle europee approvato, con 382 favorevoli 68 contrai e 123 astenuti, impegna SEL «ad aprire immediatamente un confronto ed interlocuzione con tutti quei soggetti che oggi in Italia» vogliono sostenere la candidatura di Alexis Tsipras, per poi «riferire degli esiti di tali consultazioni alla prossima Assemblea Nazionale».SEL si accinge quindi a scegliere Tsipras: una decisione importante, per certi versi inaspettata.Sottovalutare le potenzialità di un Fronte largo della sinistra che si esprima anche elettoralmente sarebbe un errore esiziale: non bisogna «aver paura di fare politica».


CONTINUA A LEGGERE