di Fosco Giannini*
Da Torino, dal cuore della Fiat, dal suo ponte di comando, parte l’attacco all’intero movimento operaio italiano, a cominciare dalla cancellazione del contratto nazionale di lavoro.
Ad Ancona vogliono chiudere lo storico Cantiere Navale, dove fino a pochi anni fa lavoravano ancora 3 mila operai. Il Cantiere navale è stato sempre il cuore politico e culturale della città dorica e i suoi arsenalotti sono stati sempre l’avanguardia di lotta dell’intera regione marchigiana. La chiusura del Cantiere è già un dramma sociale, non solo per gli operai che perderanno il lavoro ma per l’intera Ancona e l’intera regione Marche. Solo la lotta dei lavoratori potrà invertire tale, nefasta, tendenza.
A Faenza la Omsa ha licenziato in tronco 240 operaie, scegliendo la strada, violenta, della delocalizzazione.
A Venezia Mestre la Pansac – una grande fabbrica di prodotti plastici – minaccia, per l’insipienza e la protervia dei padroni – di chiudere e licenziare 800 operaie e operai.
A Cassino la Fiat tenta di imporre, come in ogni altro suo stabilimento, le proprie leggi schiavistiche.
Nella valle Ufita ( nell’avellinese) la Irisbus- Iveco, dal primo gennaio, ha chiuso i battenti, gettando nella disperazione 700 lavoratori.
Mentre la crisi del capitale e la determinazione antioperaia dei padroni si materializza e si espande in migliaia di fabbriche e aziende, l’articolo 18 dello statuto dei Lavoratori è attaccato dal governo Monti.
Rispetto a tutto ciò il PdCI è in campo: a Torino ( contro il contratto Marchionne); ad Ancona ( in relazione alla crisi del Cantiere Navale); a Faenza ( rispetto al licenziamento della 240 operaie Omsa); a Venezia – Mestre ( di fronte alla crisi della Pansac); a Cassino, rispetto all’attacco antioperaio allo stabilimento Fiat; nella valle Ufita, di fronte alla chiusura della Irisbus; a Roma, rispetto all’attacco contro l’articolo 18. In ognuno di questi territori il PdCI, le sue organizzazioni territoriali, i suoi dirigenti e i suoi militanti, sono al lavoro e stanno organizzando iniziative e lotte. Di cui daremo- territorio per territorio -conto, delle quali faremo una puntuale cronaca.
* segreteria nazionale e responsabile Lavoro di massa