E così Letta accoda l’Italia a chi vuole attaccare militarmente la Siria, firmando un documento assieme a Stati Uniti, Australia, Canada, Francia, Regno Unito,Giappone, Corea del Sud, ArabiaSaudita, Turchia e Spagna, in cui si addossa al governo siriano la responsabilità dell’uso di armi chimiche e giustificando in questo modo gli annunciati prossimi bombardamenti. Si scatena una guerra senza che neppure vi siano le prove e omettendo di dire che i sedicenti “ribelli”sono stati finora “foraggiati” proprio da Stati Uniti e Israele. Non hanno neppure la fantasia di cambiare le bugie; stesso film già visto in Iraq, in Libia e in altre zone della terra dove sia stato necessario “normalizzare e asservire” agli interessi dei potenti. Undici paesi fanno fronte comune con gli USA nella follia di scatenare una guerra spacciata per “umanitaria”(come tutte le altre) ma che altro non è se non un’azione brutale per umiliare e cancellare l’autodeterminazione dei popoli.
Obama, immeritato Nobel per la pace, mostra i muscoli come i suoi predecessori Bush (padre e figlio) e come tutti quei presidenti americani che hanno violentato il Vietnam, che hanno sostenuto finanziarimente e militarmente dittatori sanguinari e che 40 anni fa hanno armato il golpista cileno Pinochet contro il governo democratico di Allende, facendo uno sterminio di massa; sono gli stessi che hanno scatenato la guerra in Afganistan all’inseguimento di un “fantasma” e che hanno sganciato le bombe “umanitarie” sulla Yugoslavia.
E mentre gli italiani si contorcono in una crisi senza via d’uscita, il capo del governo cosa fa? Si accorda con Obama, in barba all’art.11 della Costituzione, riconoscendo agli Stati Uniti il ruolo di padrone del mondo, disponibile a tutto pur di fare i propri esclusivi interessi, che non sono mai quelli dei popoli. E, ancora una volta, dalle basi americane in Italia, partiranno i bombardieri che esporteranno la “democrazia occidentale”. Alla faccia della sovranità nazionale.
Diciamo BASTA per favore! Tutto questo NON IN MIO NOME!
Marina Alfier
Comunisti italiani Veneto Orientale