Nota dell’Ufficio Stampa del Partito Comunista Portoghese
da www.pcp.pt | Traduzione di Marx21.it
Il PCP esprime la sua preoccupazione di fronte all’aggravamento della situazione in Ucraina, risultante dal colpo di stato di febbraio e segnato dalla scalata della violenza e della repressione politica e xenofoba promossa dai settori più reazionari dell’oligarchia ucraina e da forze di natura fascista e nazista, con l’appoggio di USA, UE e NATO.
Il PCP mette in guardia rispetto alle gravi conseguenze del ricorso alla forza militare – in particolare nelle regioni dell’Est dell’Ucraina -, per reprimere il movimento di protesta e di opposizione popolare al regime golpista illegittimo e alle misure di matrice oppressiva e xenofoba che sta cercando di attuare, a cui si aggiunge l’imposizione del pacchetto di saccheggio economico e tagli sociali concordato con il FMI, che favorisce profonde divisioni nel paese.
IL PCP sottolinea la responsabilità degli Stati Uniti, dell’UE e della NATO nell’aggravamento della situazione in Ucraina. Denuncia la profonda ipocrisia e la complicità dell’imperialismo davanti all’ondata di provocazioni, di istigazione alla violenza, di violazione delle libertà e dei diritti e di crimini perpetrati dalle forze ultra-nazionaliste e fasciste in questo paese, di cui è esempio il massacro avvenuto il 2 maggio a Odessa, di cui sono stati vittime cittadini che si oppongono alle forze e al potere golpisti. Richiama l’attenzione sugli immensi pericoli che derivano dall’impunità di tali crimini e dei loro autori, impunità che, come la storia si è già incaricata di dimostrare, ha conseguenze drammatiche per i popoli del Mondo.
Il PCP denuncia la crescente dislocazione e mobilitazione di mezzi ed effettivi militari della NATO nell’Europa dell’Est che, nel quadro della scalata della tensione e del confronto con la Federazione Russa, potrà avere gravi implicazioni per la pace e la sicurezza in questa regione.
Il PCP sostiene la richiesta di una soluzione politica all’attuale crisi in Ucraina che dovrà passare attraverso il riconoscimento del carattere illegittimo del potere golpista e l’instaurazione di un reale processo di dialogo che corrisponda alle legittime e giuste rivendicazioni delle popolazioni.
Il PCP condanna la campagna repressiva e anticomunista promossa dalle forze golpiste e riafferma la sua solidarietà ai comunisti ucraini di fronte agli attacchi e all’occupazione e distruzione di sedi e beni di cui il Partito Comunista di Ucraina è stato vittima. Il PCP denuncia ed esige l’immediata cessazione delle minacce e delle iniziative che mirano a limitare l’attività e mettere fuori legge il Partito Comunista di Ucraina, come pure altre forze democratiche.
Nell’esigere dal governo portoghese un comportamento in linea con la Costituzione della Repubblica e il non coinvolgimento nelle manovre di ingerenza in Ucraina, il PCP riafferma la sua solidarietà ai lavoratori e al popolo ucraino e alle sue profonde aspirazioni a un’Ucraina libera dalla minaccia fascista e dall’ingerenza imperialista, sovrana, indipendente e prospera, di pace, democrazia e progresso sociale.