Nota a cura di Marx21.it
Nessuno, nel nostro paese, nel commentare il risultato della consultazione amministrativa del 3 maggio in Gran Bretagna, ha rilevato come al generale spostamento a sinistra degli orientamenti elettorali dei britannici (a parte la capitale, dove è stato riconfermato il sindaco conservatore) abbia, in una misura certo non paragonabile a quella dei laburisti, ma non per questo priva di significati, contribuito anche l’affermazione del Partito Comunista in molte località del paese.
Ciò è avvenuto in particolare nel Galles, la nazione mineraria di 3 milioni di abitanti, che ha visto i laburisti conquistare l’amministrazione di tutti i principali centri, a cominciare dalla capitale Cardiff, e che viene considerata anche la roccaforte storica dei comunisti nel Regno Unito, che contano soprattutto su un forte radicamento nel movimento sindacale.
Qui, i comunisti erano presenti in otto circoscrizioni di tre città: la capitale Cardiff e i bastioni minerari di Torfaen e Merthyr Tydfil. Per quanto limitata possa apparire la presenza dei comunisti, i risultati ottenuti vengono considerati estremamente incoraggianti e mostrano l’esistenza di spazi per la presenza del partito nel contesto di una bi-polarizzazione estremamente accentuata, frutto del sistema elettorale esasperatamente maggioritario adottato nel Regno Unito, che costringe i cittadini al condizionamento del “voto utile” che danneggia tutte le formazioni minori (compresi, in questo caso, i nazionalisti gallesi).
La campagna del Partito Comunista, imperniata sulla difesa dei servizi pubblici, il rifiuto delle politiche di austerità imposte dall’attuale governo conservatore di Cameron e la critica dell’Unione Europea, è stata così apprezzata da una parte non trascurabile dei lavoratori del Galles.
Nella loro roccaforte mineraria di Merthyr Tydfil (60.000 abitanti), i comunisti ottengono il loro miglior risultato: il loro candidato Tommy Roberts, segretario dell’Unione Sindacale locale, è riuscito a raccogliere il 9% dei suffragi. A Torfaen (circa 100.000 abitanti), il candidato comunista supera il 5% dei consensi e sopravanza anche il candidato liberal-democratico. Nella capitale Cardiff, i quattro candidati comunisti raccolgono tra il 2% e il 3% dei voti: in una delle circoscrizioni, quella di Adamsdown, il comunista Fran Rawlings è riuscito a battere anche il candidato dei conservatori.
Il segretario del Partito Comunista del Galles, Rick Newnhan, ha commentato: “I comunisti gallesi sono soddisfatti del risultato ottenuto in queste elezioni” e, mettendo i laburisti di fronte alle proprie responsabilità dopo la vittoria ottenuta, ha voluto aggiungere che “la questione centrale è di sapere se la nuova maggioranza laburista, che comprende anche alcuni che si proclamano apertamente socialisti, assumerà come priorità assoluta la protezione dei posti di lavoro, dei servizi pubblici, dell’edilizia pubblica e metterà fine ai progetti di costruzione di un inceneritore che inquinerebbe in prossimità dei quartieri residenziali”.