Appello del Partito Comunista della Bielorussia | da www.comparty.by
Traduzione dal russo di Mauro Gemma
Con questo appello il Partito Comunista della Bielorussia si è rivolto agli organismi competenti delle Nazioni Unite e di altre istituzioni internazionali, perché si pronuncino in merito allo scatenamento della “caccia alle streghe” anticomunista in molti paesi dell’Unione Europea e dell’ex URSS.
Negli ultimi tempi sono aumentati i casi di persecuzione ingiustificata di persone che condividono le opinioni della sinistra sulla costruzione di una società fondata sulla giustizia sociale, in particolare dei comunisti e dei sostenitori del movimento comunista, colpiti da sentenze di condanna da parte dei regimi borghesi al potere. Si fa sempre maggiore utilizzo del terrore contro i combattenti per l’autentica democrazia e il socialismo. E’ il caso della Turchia, dove la repressione e la persecuzione hanno colpito più di 50 militanti del Partito Comunista, Turchia.
In Polonia, i quadri dirigenti e i militanti del Partito Comunista della Polonia sono stati condannati a pene detentive fino a nove mesi, a molti mesi di “libertà vigilata” e lavoro forzato, ed anche a multe.
Continua la persecuzione dei comunisti in Ucraina: gli uffici del Partito Comunista di Ucraina sono stati distrutti e saccheggiati, i comunisti subiscono umiliazioni e discriminazioni, sono sottoposti ad arresti arbitrari e alla repressione. Il culmine del terrore politico è stato raggiunto con la decisione di proibire le attività del Partito Comunista di Ucraina.
In Moldavia e nella Transnistria non cessa la persecuzione politica dei comunisti e dei loro sostenitori, che vengono sanzionati per l’utilizzo dei simboli comunisti. Per ragioni politiche sono incriminati i rappresentanti delle forze politiche di sinistra all’opposizione.
Le attività dei partiti comunisti di Lettonia, Lituania, Estonia, Turkmenistan, Uzbekistan e Georgia sono vietate o sottoposte a stretto controllo da parte dei servizi di sicurezza. In questi stati, i comunisti si trovano ed operano nelle particolari condizioni dell’illegalità.
Simili persecuzioni giudiziarie, divieti dei partiti comunisti sono attuati in altri stati-membri dell’Unione Europea, con l’aperto sostegno di regimi borghesi, che hanno elevato l’anticomunismo a ideologia ufficiale, e vanno di pari passo con la scalata degli attacchi antipopolari. Gli episodi relativi alla violazione dei diritti umani, compresa la libertà di riunione, associazione ed espressione, sono taciuti dai “liberi e democratici” mezzi di comunicazione dei paesi dell’Europa. E’ evidente che gli appelli dell’UE in merito ai “valori di libertà e democrazia” sono solo belle parole e una espressione della politica dei due pesi e due misure.
Il Partito Comunista della Bielorussia condanna fermamente l’ipocrisia di tale politica e la repressione scatenata, in quanto essa rappresenta una grave violazione delle norme universalmente riconosciute dalla comunità internazionale sulla democrazia e sui diritti umani.
Siamo seriamente preoccupati per il fatto che, per colpa del regime liberale dell’UE, in una serie di paesi dell’Europa inizi nuovamente a diffondersi il fascismo. La restaurazione dell’ideologia fascista si osserva in Lettonia ed Estonia, dove le marce fasciste hanno piena legittimità, con il permesso ufficiale delle autorità locali. Si crea cosi di fatto un sito che rappresenta un banco di prova: ci si abitua all’ideologia fascista del XXI secolo e si cerca di rendere queste idee attraenti per la gioventù dei nostri tempi.
Il fascismo ha ricevuto il perdono ufficiale e il riconoscimento in Ucraina. A Kiev, sotto le bandiere di Stepan Bandera si svolgono sfilate, gli aguzzini ucraini che sorvegliavano i campi di concentramento sono diventati eroi, i collaboratori dell’UPA, delle SS Galizia e altri sono inseriti nei manuali di storia. In Ucraina sono stati consentiti la svastica, i simboli delle SS, gli slogan nazisti.
Ci preoccupa che, nelle ultime elezioni municipali in Francia, il “Fronte Nazionale” di estrema destra abbia conquistato il terzo posto per numero di mandati. In Austria, nelle elezioni parlamentari, il nazionalista “Partito della libertà” ha conquistato il 20,5% dei voti, finendo terzo.
L’unica forza in grado di contrastare la diffusione della minaccia fascista è stata e rimane l’alternativa comunista. I comunisti, le forze progressiste di tutti i paesi del mondo sono sempre stati combattenti attivi contro il fascismo e la sua rinascita. In quanto internazionalisti, si oppongono con determinazione all’ultra-nazionalismo e alla xenofobia.
Noi chiediamo ai paesi dell’Unione Europea di fermare immediatamente la politica dei due pesi e due misure, il terrore politico e qualsiasi forma di limitazione dei diritti umani e di libertà, la persecuzione dei comunisti e degli altri rappresentanti di forze di sinistra all’opposizione e di organizzazioni sociali per le loro attività politiche.
Esigiamo un attento esame dei fatti esposti da parte nostra di violazioni del diritto internazionale, l’assunzione di decisioni sul rilascio dei prigionieri politici e sulla legalizzazione delle attività proibite dei partiti comunisti.