PTB, in 2000 al Congresso della Solidarietà: “E’ ora di passare a una società del noi”

ptbPartito del Lavoro del Belgio (PTB) | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

16/06/2015

Duemila membri del PTB e decine di ospiti si sono riuniti sabato 13 giugno all’Heysel per il primo congresso del partito dopo la conquista di alcuni seggi in Parlamento. In un congresso entusiasta, sono stati presentati i nuovo orientamenti del PTB e Peter Mertens è stato eletto per un secondo mandato come presidente del partito di sinistra.

Il congresso è inziato alle 13 con l’elezione della presidenza. Peter Mertens è stato eletto per un secondo mandato alla carica di presidente del partito con il 93,9% dei voti. L’ampio consenso tributato a Peter Mertens discende principalmente dalla fiducia verso i nuovi orientamenti adottati dal partito di sinistra dopo il Congresso di rinnovamento del 2008. “Un rinnovamento che ha portato la resistenza sociale nel parlamento”, si è rallegrato Raoul Hedebouw, portavoce nazionale del PTB.

Ovazione per i contributi greci e spagnoli

Il Congresso della Solidarietà del Partito del Lavoro del Belgio è nato sotto il segno del nuovo vento che soffia in Europa e dell’opposizione crescente alla politica europea di austerità. Dikaios Psikakos, della piattaforma greca Solidarity4All e lo spagnolo Jose Enrique Alonso Velasco, giovane attivista comunista di Burgos, sono stati applauditi. La solidarietà europea vive e oggi all’Heysel si sente.

Sono stati invitati al congresso vari oratori della società civile belga, rispecchiando i nuovi orientamenti del PTB. Una sala stracolma ha ugualmente apprezzato, gli interventi di Werner Van Heetvelde della FGTB (sindacato socialista), di Ferre Wyckmans della ACV-CSC (sindacato cristiano), di Ilse De Vooght del movimento femminista Femma e di Natalie Eggermont, portavoce di Climate Express.

Un allargamento verso nuovi gruppi, compresi i lavoratori autonomi e gli agricoltori

Il PTB ha esposto i suoi nuovi orientamenti, sintetizzabili come: “Ampliare, unire, approfondire”. “Noi restiamo evidentemente un partito della classe operaia, ha sottolineato Peter Mertens. Ma questa classe operaia è ben più diversificata rispetto al passato. Oltre ai lavoratori delle fabbriche, noi vogliamo anche organizzare, tra gli altri, gli infermieri, i professori, i precari…”

Più sorprendentemente: il partito di sinistra vuole espressamente indirizzarsi ad altri gruppi, come i piccoli lavoratori autonomi e gli agricoltori. “Non sono i fornai, gli agricoltori biologici e i floricoltori che nascondono i loro profitti irrisori in conti segreti in Svizzera. Sempre più i piccoli imprenditori e lavoratori autonomi interpellano il nostro partito. La classe operaia, i giovani, i contadini e i lavoratori indipendenti hanno bisogno di una alleanza progressista per essere più forti di fronte allo stesso nemico”, ha detto Mertens nel suo discorso.

Attenzione particolare all’ecologia

“Ampliamento significa espandere la nostra visione, dice il presidente del PTB. Guardare oltre i temi che ci hanno fatto conoscere: fiscalità equa, energia, salari, sanità. Questi temi restano i nostri punti forti. Ma noi dobbiamo anche preoccuparci molto di più di democrazia, di pace e cultura, della diversità, dell’antirazzismo, dell’inquinamento e del riscaldamento climatico. Tutto questo deve far parte del nostro DNA”.

Inoltre, il PTB vuole accordare una priorità speciale alle questioni dell’ecologia: “Durante gli anni, si è tergiversato e lesinato sul problema del clima e, soprattutto, si è perduto molto tempo. Bene, adesso non è più possibile. Non è il mercato che risolverà il cambiamento climatico. Noi dovremo lottare per il diritto alla biodiversità e il diritto per un pianeta vivibile. Con questo Congresso, il PTB afferma che la lotta sociale e la lotta ambientalista vanno di pari passo, mano nella mano” ha insistito Peter Mertens.

Il PTB cambia pelle, ringiovanisce, si femminilizza e si espande

Un altro importante dibattito e forse inaspettato al congresso riguarda il ruolo delle donne nel partito. I delegati al congresso hanno deciso di introdurre delle quote per le donne alla direzione nazionale. “Sono contento che abbiamo votato questa misura, per portare avanti i cambiamenti e per avere numerose giovani donne piene di talento nella nostra direzione, si è rallegrato Peter Mertens. Il PTB cambia pelle, ringiovanisce, si rende femminile, si espande: è quello che si vuole. Due terzi dei membri della nuova Direzione sono nuovi. E possiamo contare su una squadra entusiasta di 45 persone di tutto il paese per continuare ad espandere ulteriormente il nostro partito, unire e approfondire”.

Del resto, parlando ai partecipanti del Congresso, Raoul Hedebouw ha indirizzato un messaggio a Paul Magnette (PS): “Paul, noi non siamo sempre d’accordo, ma c’è un punto sul quale tu hai ragione: la sinistra non muore mai; la sinistra è presente in questa sala.”

E’ urgente trasformare questo mondo dell'”ognuno per sé” in un mondo di “noi”

Infine, il Congresso ha messo in evidenza l’importanza di “approfondire”. “In questi tempi di incertezza e tensione, sempre più persone sono alla ricerca di un loro posto nella società, di un’identità e di una rappresentazione del mondo che porti chiarezza in questa enorme nebbia di superficialità e confusione, ha dichiarato il presidente del PTB. Abbiamo bisogno di un modo diverso di vedere il mondo e il pianeta Terra, un cambiamento di paradigma. Le persone aspirano ad altri modi di gestire l’economia e di riconquistare la loro libertà per costruire insieme una vita sensata. Una società dovrebbe operare a misura d’uomo e nel rispetto dell’ambiente. Questa è la nostra visione di un socialismo nuovo, il socialismo 2.0. E’ il dibattito che conduciamo. E’ urgente trasformare questo mondo dell'”ognuno per sé” in un mondo di “noi”. Nel mondo individualista, siamo soli, vulnerabili. Nel mondo nostro, siamo insieme, in piedi e forti”.