Non cessano le violenze fasciste contro i militanti comunisti in Ucraina

pc ucraina bandieraRiceviamo dai compagni del Partito Comunista d’Ucraina questo comunicato che descrive il clima con cui si apre la campagna elettorale per le elezioni presidenziali del 25 maggio. Decine di sedi del Partito Comunista d’Ucraina sono state assaltate e occupate dai fascisti. I parlamentari e gli eletti ad ogni livello sono costantemente minacciati e perseguitati, così come i militanti del partito, nel lavoro politico quotidiano. Inviando la nostra solidarietà ai compagni ucraini, denunciamo le responsabilità dei governi europei per la situazione creatasi in Ucraina e chiediamo ai compagni di far circolare queste informazioni che smascherano il potere della “nuova Ucraina democratica”.

Durante la visita della delegazione del Partito Comunista d’Ucraina al Parlamento Europeo, il leader del Partito Comunista Petro Simonenko ha detto che in Ucraina le regole sono dettate dai teppisti fascisti, mentre prospera e viene incoraggiato il divieto al dissenso.


Oggi a Kiev è accaduto un reato che dimostra chiaramente la correttezza delle affermazioni del Partito Comunista verso l’imminente fascismo e l’impunità dei banditi fascisti.

Il 3 aprile i comunisti hanno piazzato un gazebo per la propaganda a Kiev, distribuito la stampa del partito e discusso coi cittadini.

Quasi subito, si è presentato un giovane, mostrando un tesserino dell’organizzazione “Pravyj Sektor”, che ha detto: “Ragazzi, non vi invidio!”. Attorno alle 14:30 presso il gazebo sono arrivati 8 militanti del “Pravyj Sektor”, in divisa mimetica, passamontagna, giubbotto antiproiettile e gomitiere, che hanno attaccato e iniziato a picchiare i comunisti.

I banditi hanno pestato i comunisti, tra cui due anziani, che una volta a terra sono stati colpiti a calci e con i bastoni di metallo staccati dal gazebo.

I passanti che hanno tentato di fermare l’aggressione dei teppisti fascisti sono finiti anche loro sotto i colpi di quella gentaglia, che non ha risparmiato una ragazza.

Gli agenti di polizia che sono arrivati ​sulla scena, non sono riusciti ad arrestare i criminali che sono scappati in fretta dal luogo dell’accaduto, per sottrarsi alla giusta rabbia dei cittadini e alle indagini della polizia.

Il CC del Partito Comunista d’Ucraina, 3 aprile 2014