No alla sottomissione all’imperialismo!

pentagonodi Albano Nunes

Avante!”, Settimanale del Partito Comunista Portoghese (PCP)

da http://avante.pt

Traduzione di Mauro Gemma per Marx21.it

La difesa e l’affermazione della sovranità e dell’indipendenza nazionale sono al centro dell’alternativa patriottica e di sinistra che il Partito Comunista Portoghese propone al popolo portoghese. Per il PCP, questa è innanzitutto una questione di principio, inerente al suo ruolo di partito patriottico e internazionalista, una delle sei caratteristiche fondamentali della sua identità comunista. Che di per sé basterebbe a giustificare la ferma opposizione del PCP alla politica del governo di minoranza del Partito Socialista, che, in linea con i governi che si sono succeduti, pratica una politica estera di vergognosa subordinazione allineata e sottomessa all’Unione Europea, alla NATO e agli USA.


Ciò è tanto più grave in quanto stiamo vivendo in una situazione internazionale instabile e pericolosa in cui è assolutamente necessario lottare affinché il nostro paese non sia legato mani e piedi di fronte a una nuova e ancora più distruttiva crisi economica e finanziaria, né sia trascinato nella scalata di militarismo, aggressioni e guerra condotta dall’imperialismo USA e dai suoi alleati. Il Portogallo non può essere un giocattolo delle grandi potenze capitaliste nella loro corsa per sfuggire alla profonda crisi del sistema e per difendere un’egemonia planetaria che sta loro sfuggendo di mano, ma deve intervenire in autonomia e con la propria voce sulla scena internazionale contro la corsa agli armamenti, per la pace, la cooperazione e l’amicizia tra i popoli.

Non possiamo consentire che il Portogallo partecipi a organizzazioni e accordi che impongono condizioni che attentano agli interessi del popolo portoghese, né possiamo conformarci a scandalose posizioni reazionarie, in cui si è distinto il ministro degli Affari Esteri, che si fanno scudo di “impegni internazionali” allo scopo di chinare la testa e interferire negli affari interni di altri popoli. Ciò riguarda in particolare il processo di integrazione europea con la partecipazione del Portogallo all’UE e all’euro e, sul piano della politica di difesa nazionale, la relazione con la NATO con cui continuano a essere assunti gravi impegni: in particolare, l’aumento della spesa per le armi, truppe in “missioni” in Iraq e in altri paesi, nelle annunciate massicce manovre militari in Europa dirette contro la Russia.

Sfortunatamente, abbondano esempi di comportamenti contrari alla lettera e allo spirito della Costituzione e della Carta dell’ONU. Si osservi lo strano invito del presidente della Repubblica al fascista Bolsonaro a visitare il nostro paese o l’incontro a Lisbona di Pompeo e Netanyahu che fa del Portogallo un trampolino di aggressione contro il popolo palestinese. Particolarmente significativo in una politica estera di sottomissione nazionale è la partecipazione del governo portoghese, dal primo momento e in prima linea, alla cospirazione imperialista contro il Venezuela bolivariano che il PCP non si stancherà di denunciare, chiedendo un’indagine approfondita dei fatti che circondano il sospetto uso del territorio portoghese e della compagnia aerea nazionale da parte del burattino Guaidó il 13 febbraio.

Unire tutte le forze democratiche e patriottiche nella lotta per liberare il Portogallo dalla vergognosa politica estera di sottomissione all’imperialismo è l’imperativo del momento presente.