Nel dopo elezioni, la posizione del popolo dipenderà dal rafforzamento del KKE

papariga bandiera

da Partito Comunista di Grecia

Traduzione dallo spagnolo per www.resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare

La Segretaria Generale del CC del KKE, Aleka Papariga ha esposto le posizioni del KKE in vista delle elezioni del 17 giugno in una conferenza stampa martedì 5 giugno. Qui di seguito alcuni estratti dal suo discorso:

Il dilemma “euro o dracma” che solleva la ND [Nuova Democrazia] o il dilemma “Memorandum o SYRIZA” posto da SYRIZA, sono entrambi falsi e ingannevoli. Non rispondono ai pericoli reali che affronta il popolo greco e che affrontano i popoli d’Europa a causa dell’aggravarsi della crisi capitalistica nella zona euro.

Il vero dilemma è:

Controffensiva del movimento popolare o impoverimento degli strati popolari?

Qualsiasi sia il governo che si formerà dopo le elezioni, si intensificherà l’attacco contro i redditi e diritti della maggioranza dei salariati e dei lavoratori autonomi, dietro il paravento di qualche briciola concessa ai gruppi sociali in condizioni di estrema povertà, briciole che scompariranno anch’esse a causa delle conseguenze generali della politica anti-popolare.

Le pre-condizioni per il contrattacco all’indomani delle elezioni sono le seguenti:

– Organizzazione dei lavoratori sui luoghi di lavoro;
– Promozione dell’alleanza popolare tra la classe operaia, i lavoratori autonomi poveri e i contadini poveri;
– Preparazione del popolo a tutti gli scenari possibili, in primo luogo la possibilità di una bancarotta incontrollata, per trattare praticamente l’impoverimento di massa e la miseria;
– Il drastico cambio dei rapporti di forza nel movimento sindacale.

In un momento in cui il futuro dell’attuale zona euro è insicuro, nonostante i sacrifici del popolo greco, il prossimo governo avrà davanti due possibilità:

a) La rinegoziazione dell’accordo sul prestito all’interno della zona euro con i creditori, che condurrà a nuovi tagli e a un nuovo duro memorandum.
b) La tentazione dell’uscita dalla zona euro, con la possibilità di una bancarotta statale incontrollata.

SYRIZA ha recentemente invocato la politica del presidente degli Stati Uniti, Obama. Uno sguardo all’esplosione della disoccupazione e della povertà negli Stati Uniti, che ha causato una protesta popolare dai contorni indefiniti, è sufficiente per trarre le conclusioni. Tuttavia, la promozione della sua retorica “anti-tedesca” da parte di tutti i mass media più importanti è notevole, ed è accompagnata dall’assenza dell’impegno nel programma di governo proposto da SYRIZA di non utilizzare la base di Suda contro la Siria e l’Iran. Si tratta di un programma che non pone come obiettivi chiari del governo la cancellazione dell’accordo strategico con Israele e l’uscita dalla NATO.

Contro la logica di ND e SYRIZA, il KKE dopo le elezioni continuerà e specificare la sua linea di lotta che comprende obiettivi radicali come:

La risoluzione dell’accordo sul prestito e del memorandum, l’occupazione piena e stabile, salute, benessere e istruzione esclusivamente pubblica e gratuita, sistema di sicurezza sociale esclusivamente pubblico per tutti, aliquota fiscale del 45% per gli utili distribuiti e non distribuiti […]

La vittoria del popolo, la sovranità popolare esige che sia il popolo a possedere la ricchezza che produce, di prendere il potere nelle proprie mani. Ciò significa che la grande ricchezza che si produce in questo paese e che adesso è trasformata in profitti nei mercati azionari, nei depositi bancari in Svizzera, negli investimenti nei Balcani e a Londra, nella costruzione di nuove navi in Cina, sarà utilizzata direttamente per la soddisfazione dei bisogni popolari. Questo significa un potere e un governo che non sarà compromesso con i trattati e i piani di tutte le alleanze internazionali tra Stati imperialisti e le convenzioni internazionali, l’UE, l’organizzazioni militari, la NATO. Nel governo del potere popolare il KKE avrà un ruolo decisivo e dirigente.

Inoltre, la SG del CC ha presentato in dettaglio la piattaforma di lotta per l’organizzazione del contrattacco con obiettivi di lotta riguardanti il reddito, le tasse, la protezione dei disoccupati, la sicurezza sociale, le pensioni, l’assistenza sanitaria, l’istruzione e così via.