L’analisi e le prospettive dei comunisti portoghesi dopo le elezioni legislative

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Traduzione dal portoghese di Marx21.it

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Comunicato del Comitato Centrale del Partito Comunista Portoghese

Il Comitato Centrale del Partito Comunista Portoghese (PCP), riunito il 6 ottobre 2015, ha analizzato i risultati delle elezioni legislative e il quadro politico, economico e sociale con cui i lavoratori e il popolo portoghese si confrontano, come pure lo sviluppo della lotta di massa. Ha stabilito le linee essenziali dell’azione e dell’iniziativa politica del Partito, e anche quelle per il suo rafforzamento organico, per rispondere alle esigenze che si presentano per il futuro. Ha dibattuto e deciso la presentazione di una candidatura alle elezioni presidenziali del gennaio 2016.

I
Interrompere il declino nazionale

Legato a una politica e a scelte subordinate agli interessi del capitale monopolistico e dell’integrazione capitalista europea, il Portogallo è stato trascinato, nel corso degli ultimi decenni, di governi del Partito Socialista (PS), PSD e CDS, verso il declino economico, la regressione sociale e la dipendenza, accompagnati sul piano politico dall’impoverimento del regime democratico di cui il confronto con la Costituzione della Repubblica è l’elemento più visibile.

E’ una situazione che la realtà della vita nazionale evidenzia con la massima crudezza, per quanto intensa sia la propaganda diffusa in merito a successi inventati e a falsi segnali di recupero. L’immensa e poderosa macchina della manipolazione e condizionamento ideologici al servizio del grande capitale può illudere molti portoghesi ma non riuscirà a cancellare una realtà segnata da livelli drammatici di disoccupazione e povertà, di stridenti e crescenti disuguaglianze sociali, di negazione a milioni di portoghesi di condizioni di vita degne e di realizzazione dei loro progetti personali e professionali nel Paese che è loro.

La situazione a cui il Paese è stato condotto da decenni di politica di destra è di per sé la conferma del fatto che l’insistenza in questa politica di sfruttamento, potrà solo portare a un ancora maggiore aggravamento dei problemi nazionali.

Non è insistendo con le politiche che hanno condotto il Portogallo all’abisso economico e sociale che sarà invertita la strada verso il disastro. La soluzione dei problemi del Paese esige la rottura con la politica di destra, la costruzione di una politica, alternativa, patriottica e di sinistra. Una politica che fa leva sulla crescita economica e sull’occupazione, sulla valorizzazione dei lavoratori e dei loro redditi, sul recupero per il Paese delle sue risorse e dei settori strategici, sulla difesa dei servizi pubblici e delle funzioni sociali dello Stato e sull’affermazione del diritto del Portogallo a uno sviluppo sovrano.

E’ questo obiettivo – rottura con la politica di destra e costruzione dell’alternativa politica, patriottica e di sinistra – che, con ancora maggiore attualità si presenterà all’intervento di tutti i democratici e patrioti per affermare il primato degli interessi nazionali e collocare al primo posto i diritti e i redditi dei lavoratori e del popolo portoghese.

II

La CDU cresce – un importante risultato elettorale

1. Il Comitato Centrale del PCP rileva e sottolinea come aspetti che hanno segnato le elezioni legislative svoltesi il 4 ottobre: la progressione elettorale della CDU che rappresenta l’affermazione della forza necessaria per la politica patriottica e di sinistra; e la sconfitta imposta alla coalizione PSD/CDS che si esprime principalmente nella perdita della sua maggioranza assoluta e della legittimità politica a formare il governo.

2. Il risultato della CDU – che si traduce in più voti, in maggiore percentuale elettorale e più deputati – rappresenta un nuovo e importante passo nella progressiva avanzata elettorale verificatasi nelle quattro ultime elezioni legislative, confermando i crescenti appoggio e fiducia dei lavoratori e del popolo nei confronti della CDU.

Un risultato che è il più significativo ottenuto dalla CDU dal 1999, che si traduce nell’elezione di 17 deputati (con la conferma di tutti i mandati del 2011 e la conquista di un altro deputato a Porto), in una percentuale elettorale dell’8,27% (più 0,37 punti percentuali) e nell’ottenimento di 444.319 voti.

Il risultato ora ottenuto, sebbene non traduca integralmente la corrente di appoggio avvertita nelle lotte degli ultimi anni, è inseparabile dal percorso di intervento in difesa degli interessi dei lavoratori e del popolo, di provata coerenza delle posizioni e azione della CDU, e dei valori di lavoro, onestà e competenza che le sono riconosciuti. E manifesta anche la crescente fiducia verso il progetto e le soluzioni che la CDU presenta per dare risposta ai problemi del Paese e per realizzare le aspirazioni dei lavoratori e del popolo.

Un risultato tanto più da valorizzare in quanto costruito nel corso di un’intensa campagna ideologica e di condizionamento elettorale, di ricatto e paura. Una campagna segnata da un quadro mediatico globalmente discriminatorio, che dimostra l’allineamento con i gruppi economici che determinano l’informazione prodotta, che si basa sulla svalorizzazione della CDU e del suo intervento, sul continuo filtraggio del suo messaggio politico, quando non ci troviamo di fronte alla calunnia e e alla diffamazione da parte di alcuni organi di comunicazione sociale, in flagrante contrasto con la promozione di altri e con lo sfacciato favoritismo verso la bipolarizzazione, di cui i dibattiti televisivi hanno rappresentato il maggior esempio.

3. Il risultato della coalizione PSD/CDS, indipendentemente dalla sua condizione di forza politica più votata, esprime una chiara condanna della politica attuata negli ultimi quattro anni dal suo governo.

Infatti il voto ora ottenuto, che si traduce nella perdita di più di 700.000 voti (come evidenzia il fatto che la coalizione nel suo insieme è al di sotto del voto che il PSD da solo aveva ottenuto nel 2011), nella riduzione di 12 punti percentuali (passando dal 50,3% al 38,5%) e nella perdita di 25 deputati, corrisponde al secondo voto più basso di sempre per questi due partiti. La sconfitta ora imposta alla coalizione PSD/CDS è inseparabile dalla lotta e dalla battaglia che i lavoratori e il popolo hanno condotto contro la politica di declino economico e regressione sociale.

Il Comitato Centrale del PCP segnala in particolare il significato e la dimensione di questa condanna in un contesto in cui il governo e i partiti che gli hanno offerto sostegno hanno ricattato il popolo portoghese con la paura e lo spettro dell’instabilità, hanno scatenato un’operazione di strumentalizzazione dell’apparato dello Stato al servizio dei loro obiettivi elettorali e hanno nascosto ciò che rappresentano i loro autentici agenda e programma politici che si basano sulla continuazione dell’assalto ai redditi e ai diritti dei lavoratori e del popolo e sulla subordinazione del Paese agli interessi e alle imposizioni dell’Unione Europea.

La conclusione più importante che si ricava dai risultati e dal nuovo quadro politico è la confermata sconfitta dei progetti di PSD e CDS per la prosecuzione della loro azione di distruzione dei diritti, di assalto ai redditi dei lavoratori e del popolo, di subordinazione e dipendenza nazionali.

4. Il voto del PS, 32,28%, è uno dei suoi più bassi risultati elettorali di sempre. Il PS dovrebbe guardare alle sue responsabilità, alle molte ragioni che hanno portato alla mancanza di mobilitazione elettorale, in particolare al suo discredito come forza alternativa derivante da decenni di politica di destra e dal continuato percorso di complicità con il governo PSD/CDS e dall’assunzione di un programma elettorale legato ai medesimi condizionamenti e scelte che hanno condotto il Portogallo al declino.

Il risultato elettorale del “Blocco di Sinistra” (BE) (che si esprime nell’aumento dei suoi voti e del numero dei deputati) traduce il confluire di motivazioni diverse che l’attuale quadro ha favorito, e ha beneficiato di un’attiva campagna di promozione da parte della generalità della comunicazione sociale.

5. La CDU ha fatto una notevole campagna di chiarificazione e mobilitazione, con una grande partecipazione popolare che si proietta oltre le elezioni. Una campagna basata sulla verità, sul lavoro, sull’onestà, sulla competenza e sulla serietà, che sono valori che abbiamo assunto e non abbandoneremo. Sui deputati eletti dalla CDU si potrà sempre contare per la difesa degli interessi dei lavoratori, del popolo e del Paese.

Il Comitato Centrale del PCP saluta le migliaia di candidati e attivisti, i militanti del PCP, di PEV (i Verdi, ndt), di ID (Associazione di Intervento Democratica, ndt) e indipendenti, la gioventù CDU, che con la sua generosa dedizione e con il suo intervento insostituibile ha contribuito a chiarificare, mobilitare e far crescere una solida fiducia nel fatto che sia possibile una vita migliore e più degna.

Il Comitato Centrale del PCP saluta tutti coloro che le hanno assicurato il loro appoggio e il loro voto, e in particolare i molti militanti che lo hanno fatto per la prima volta, riaffermando loro il più fermo impegno a far si che nella sua azione troveranno una forza che, non solo onorerà la parola data, ma corrisponderà alle loro più legittime aspirazioni. Un appoggio e una fiducia che rappresentano un solido fattore di incoraggiamento per la lotta quotidiana, e che proseguirà per la conquista di una nuova politica, patriottica e di sinistra, per la difesa degli interessi dei lavoratori e del popolo, per l’affermazione del Portogallo come nazione sovrana e indipendente.

III

Lotta e fiducia, per una politica patriottica e di sinistra

1. La forte penalizzazione imposta dai portoghesi alla coalizione PSD/CDS e la sua traduzione concreta nella composizione dell’Assemblea della Repubblica non legittima sia la sua politica passata che le manovre per dare ad essa sostegno istituzionale per, passate le elezioni, proseguire sulla medesima strada di rovina nazionale. Se c’è una conclusione politica da dover trarre dalle elezioni del 4 ottobre è che PSD/CDS hanno visto sconfitte le loro ambizioni di poter rinnovare la propria maggioranza assoluta, condizione essenziale per poter continuare ad avere mano libera con il loro programma di distruzione dei diritti, di attacco ai redditi dei lavoratori e del popolo, di subordinazione e sottomissione nazionali.

La decisione già presa dal Presidente della Repubblica di incaricare Passos Coelho per sondare la costituzione di un governo che assicuri i pilastri essenziali della politica di disastro nazionale attuata negli ultimi anni, prova solamente la compromissione di Cavaco Silva con la politica di destra.

Indipendentemente dal gioco di interessi patrocinato dal Presidente della Repubblica, ciò che è assolutamente certo è che PSD e CDS non hanno la legittimità politica per formare un governo. Il Comitato Centrale riafferma che il PCP respingerà nell’Assemblea della Repubblica qualsiasi tentativo che miri a salvare dalla pesante sconfitta politica ora subita la coalizione PSD/CDS. Sottolinea anche che, sia le pretese di Cavaco Silva che quelle di Passos Coelho e Paulo Portas, troveranno concretizzazione solo se il PS sia disposto a dare via libera e a essere forza di appoggio di un governo PSD/CDS.

Nel quadro della Costituzione della Repubblica Portoghese, il Partito Socialista non forma un governo solo perché non lo vuole. Nulla gli impedirebbe di presentarsi disponibile alla formazione di un governo se la sua volontà fosse quella di rompere con la politica di destra. E’ di questa assenza di volontà politica che il PS non può disfarsi.

2. Con la provata coerenza di una forza che dice la verità, il Comitato Centrale del PCP sottolinea che l’appoggio dato alla CDU nelle elezioni del 4 ottobre sarà messo al servizio dell’affermazione e della realizzazione di una politica patriottica e di sinistra.

L’impegno del PCP è con i lavoratori e il popolo. Il Comitato Centrale riafferma che il PCP non verrà meno a qualsiasi soluzione o politica che iscrivano come obiettivi elementi strutturanti di una politica patriottica e di sinistra.

Abbiamo di fronte tempi di necessità. Ma sono anche tempi di fiducia nel fatto che il risultato della CDU dà un importante stimolo. Tempi di fiducia nella lotta e nella resistenza di molti milioni di portoghesi.

Con la consapevolezza della difficoltà e dei pericoli che minacciano il futuro prossimo, sia perché la situazione del Paese presenta seri e accumulati problemi sia perché l’intenzione dei promotori della politica di destra è di scaricare sempre sui diritti e le condizioni di vita dei lavoratori e del popolo, la CDU riafferma la convinzione che la politica patriottica e di sinistra che proponiamo per affrontare e vincere i problemi nazionali emergerà nei prossimi tempi come l’unica via di uscita e l’unica risposta per sbarrare la strada al declino e all’impoverimento su cui la politica di destra – qualunque sia l’aggregazione che si manifesterà nei prossimi giorni – vuole condurre il paese.

IV

Sviluppare la lotta di massa

1. Il Comitato Centrale sottolinea il ruolo centrale della lotta della classe operaia, dei lavoratori e del popolo.

I lavoratori e il popolo portoghese hanno sviluppato un’intensa lotta in difesa dei loro interessi e diritti, nella resistenza all’offensiva del grande capitale e del potere politico al suo servizio, inserita nella rottura con la politica di sfruttamento, impoverimento e disastro nazionale.

Il Comitato Centrale evidenzia lo sviluppo di importanti lotte dei lavoratori, dell’industria, del settore dei trasporti, del settore dell’impresa di Stato, dell’amministrazione pubblica centrale e locale, dei militari, dei professionisti delle forze di sicurezza, dei disoccupati, dei piccoli e medi agricoltori, in particolare i produttori di latte, dei pescatori, dei taxisti, della gioventù, dei pensionati, delle persone disabili, delle popolazioni, degli utenti dei servizi pubblici, e saluta tutti coloro che hanno preso nelle proprie mani la resistenza e la lotta per i diritti, contro la regressione sociale, per una vita migliore, per un Paese sviluppato e sovrano.

Una resistenza e lotta che hanno fatto fronte all’offensiva del grande capitale, che sono riuscite a  realizzare importanti obiettivi rivendicativi, che hanno isolato socialmente e politicamente il governo PSD/CDS-PP e hanno contribuito alla sua chiara condanna.

Lotta che ha contato sulla forza e il ruolo del movimento sindacale unitario, della CGTP-IN, la grande centrale sindacale dei lavoratori portoghesi, che il Comitato Centrale del PCP saluta quando questa celebra il suo 45° anniversario.

2. La situazione del Paese, i suoi problemi economici e sociali, gli effetti della politica di aggravamento dello sfruttamento e dell’impoverimento, l’offensiva del grande padronato, le rivendicazioni per una vita migliore, esigono lo sviluppo della lotta dei lavoratori e del popolo.

Lo sviluppo della lotta per l’aumento dei salari e del salario minimo nazionale, per la riproposizione delle 35 ore e dei diritti tagliati, per le rivendicazioni concrete e immediate dei lavoratori in difesa delle funzioni sociali dello Stato e contro le privatizzazioni, come pure la lotta di vari strati e settori sociali per i loro diritti, sono una necessità che si impone e rappresenta la base per lo sviluppo della lotta di massa e la convergenza sull’obiettivo centrale della sconfitta della politica di destra e della realizzazione della politica patriottica e di sinistra.

Il Comitato Centrale considera di grande importanza il lavoro per il rafforzamento delle organizzazioni unitarie dei lavoratori, in particolare del movimento sindacale unitario e delle organizzazioni e dei movimenti di massa delle classi, gli strati e i settori sociali antimonopolisti e richiama la necessità della loro convergenza in un vasto fronte sociale antimonopolista.

V

Elezioni per il Presidente della Repubblica

Una candidatura legata ai valori di Aprile

1. Le elezioni presidenziali assumono un’innegabile importanza nel quadro dell’attuale situazione del Paese. Quando il Portogallo si sta confrontando con una situazione segnata dall’aumento dello sfruttamento, delle ingiustizie, della regressione sociale e del declino nazionale, quando pesano sopra il regime democratico nuove minacce che mirano al suo svuotamento e svalorizzazione, quando si addensano nuovi attacchi ai diritti e interessi dei lavoratori e del popolo e alla Costituzione della Repubblica Portoghese, quando la sovranità e l’indipendenza nazionali sono compromesse, le elezioni presidenziali, per il loro processo, la dinamica e le decisioni sulle scelte e gli orientamenti dell’organo di sovranità Presidente della Repubblica eserciteranno un’importante influenza sulle condizioni necessarie a difendere i valori di Aprile e ad affermare un Portogallo con futuro.

Nel quadro delle decisioni del XIX Congresso del Partito, in cui è stato iscritto che “è obiettivo dei comunisti assicurare un proprio intervento sul modo come il PCP vede e difende l’esercizio delle funzioni presidenziali e contribuire ad assicurare alla Presidenza della Repubblica l’effettivo rispetto del giuramento a compiere e far compiere la Costituzione della Repubblica Portoghese”, il Comitato Centrale decide la presentazione di una candidatura veramente coerente e combattiva, impegnata  a difendere gli interessi dei lavoratori e del popolo, di giustizia sociale, legata ai valori di Aprile, animata dalla profonda convinzione e fiducia in un Portogallo con futuro.

Una candidatura diretta a tutti i democratici e patrioti che interpreti le preoccupazioni e aspettative dei lavoratori e del popolo portoghese, individui i problemi strutturali del Paese e indichi la strada capace di assicurare la realizzazione del progetto di un Portogallo più sviluppato, più giusto e sovrano.

2. Ci accingiamo a queste elezioni con un immenso patrimonio di intervento e affermazione che si incarna nella politica alternativa. Le elezioni per il Presidente della Repubblica, che hanno caratteristiche proprie, non sono sganciate da questa immensa azione collettiva per la rottura con la politica di destra, per l’affermazione e la realizzazione di una politica patriottica e di sinistra.

In questo contesto, iscrivere e concretizzare la costruzione di un’ampia campagna di chiarificazione e mobilitazione per il voto, è il compito che è assegnato all’insieme delle organizzazioni e dei militanti del PCP e sul quale devono essere concentrati le energie e gli sforzi indispensabili alla sua affermazione.

A pochi mesi dal 40° anniversario della Costituzione della Repubblica e in un quadro in cui l’esercizio dei diritti emerge sempre più come questione essenziale, tale candidatura affermerà che la soluzione dei problemi nazionali implica l’impegno a sostenere il progetto di Aprile, iscritto nella Costituzione della Repubblica Portoghese. Difendere il regime democratico consacrato nella Costituzione e rafforzare le sue radici nella società portoghese è proiettare nel nostro prossimo futuro i valori di Aprile e il loro orizzonte di libertà, di uguaglianza e giustizia sociale, di fraternità, di partecipazione politica e sovranità nazionale.

VI

L’offensiva dell’imperialismo, la lotta dei popoli

e la solidarietà antimperialista

1. Il PCP esprime la sua preoccupazione per gli sviluppi della situazione internazionale, dove si moltiplicano i focolai di tensione in conseguenza dell’azione dell’imperialismo. La grave situazione nel Medio Oriente, l’offensiva destabilizzatrice in America Latina e in Africa, la crescente militarizzazione in Asia e nel Pacifico, l’avanzata di forze fasciste e di estrema destra in Europa, particolarmente in Ucraina, sono espressione della politica di sfruttamento e aggressiva dell’imperialismo che si confronta con la resistenza e la lotta di popoli e stati in difesa dei loro diritti e sovranità.

In questo quadro, riaffermando la sua posizione sullo scioglimento della NATO, il PCP condanna lo svolgimento di manovre della NATO in Portogallo, Spagna e Italia, tra le maggiori mai realizzate. Il Comitato Centrale chiama alla partecipazione alle azioni promosse in Portogallo dal movimento  della pace, nel mese di ottobre, in vari punti del Paese.

Il Comitato Centrale mette in rilievo la particolare importanza della realizzazione da parte del Portogallo di una politica di pace, di amicizia e di cooperazione con tutti i popoli del mondo.

2. Di fronte al dramma dei rifugiati e immigrati da varie regioni del Medio Oriente e dell’Africa, che fuggono dalla guerra, dalla morte e dalla povertà, il PCP denuncia le sue cause e i responsabili: le aggressioni dell’imperialismo e dei gruppi terroristi che esso crea, finanzia e arma – come in Siria, in Iraq e in Libia – e riafferma l’esigenza della fine dell’ingerenza e delle guerre scatenate da USA, NATO e Unione Europea e della loro politica neocoloniale di sfruttamento e saccheggio delle risorse, di mancanza di rispetto della sovranità dei popoli e dell’indipendenza degli stati e ritiene che si imponga la solidarietà con i popoli vittime delle aggressioni dell’imperialismo.

Insieme all’affermazione della necessità di sostenere e appoggiare adeguatamente i rifugiati in accordo con le condizioni del Paese, il PCP denuncia l’atteggiamento dell’Unione Europea che identifica nei milioni di esseri umani che fuggono dalla guerra una minaccia, reprime, militarizza la drammatica situazione, e vi vede un’opportunità di sfruttamento di manodopera a basso costo, aprendo il campo alla xenofobia, al razzismo, all’estrema destra e all’azione criminale di gruppi fascisti.

3. L’evoluzione della situazione nell’Unione Europea e, in particolare, il processo della Grecia – in cui traendo partito dalle esitazioni, contraddizioni, cedimenti e incertezze del governo SYRIZA/ANEL, il grande capitale, l’Unione Europea e il FMI ottengono con il nuovo “memorandum” il mezzo per proseguire la loro politica – dimostrano la necessità della rottura con gli strumenti di dominio politico ed economico sovranazionali dell’integrazione capitalista europea al servizio del grande capitale e delle grandi potenze.

4. In occasione della commemorazione dei 40 anni dalla conquista dell’indipendenza da parte dei popoli africani colonizzati dal regime fascista portoghese, come risultato della lotta eroica diretta dai movimenti di liberazione nazionale – MPLA, PAIGC e FRELIMO – e ricordando la lotta comune contro il fascismo e il colonialismo, che sfruttò, oppresse e impose la guerra al popolo portoghese e ai popoli africani fino alla Rivoluzione liberatrice del 25 Aprile 1974, il PCP saluta i popoli di Angola, Capo Verde, Guinea Bissau, Mozambico e Sao Tomé e Principe ed esprime l’auspicio che essi avanzino sulla via del progresso sociale, della sovranità nazionale e della pace.

5. Valorizzando la resistenza e la lotta dei lavoratori e dei popoli di fronte alla violenta offensiva dell’imperialismo e al pericolo del fascismo e della guerra, il PCP sottolinea l’importanza del rafforzamento e dell’unità del movimento comunista internazionale e della sua convergenza con altre forze di progresso sociale e di liberazione nazionale, in un ampio fronte antimperialista.

VII

Rafforzare l’organizzazione e l’intervento del Partito

1. Il Comitato Centrale del PCP saluta le organizzazioni e i militanti del Partito e della JCP (Gioventù Comunista Portoghese, ndt) per il lavoro, la dedizione, la militanza che hanno assicurato uno straordinario intervento, coordinando l’intensa iniziativa politica e istituzionale con l’azione sul piano elettorale e l’iniziativa di massa, che testimoniano la realtà di un Partito senza eguali nel nostro Paese.

2. Nell’attuale contesto della situazione del Paese, dopo le elezioni per l’Assemblea della Repubblica, il Comitato Centrale sottolinea le grandi esigenze che comporta l’azione del collettivo di Partito con la messa in primo piano della necessità di un intervento diversificato e una pronta iniziativa politica, dello sviluppo della lotta di massa, del rafforzamento del Partito, e della preparazione delle elezioni presidenziali.

E’ in questo quadro che assumono particolare importanza i comizi che si svolgeranno il 9 e il 17 ottobre, rispettivamente a Lisbona e a Porto, inseriti nell’insieme di iniziative di chiarificazione dirette ai lavoratori e alla popolazione.

Il Comitato Centrale indica, inoltre, la necessità della realizzazione di riunioni e plenari dei militanti ai diversi livelli della struttura di Partito, per promuovere l’analisi della situazione attuale e per programmare il loro lavoro e intervento.

3. Il Comitato Centrale sottolinea l’importanza di proseguire e approfondire l’azione politica e la lotta per la rottura con la politica di destra e per una politica patriottica e di sinistra, che si basi sulla Costituzione della Repubblica e sui valori di Aprile, che assicuri il progresso sociale, lo sviluppo economico e l’affermazione sovrana del nostro Paese.

Il Comitato Centrale riafferma il totale impegno del PCP per ampliare la convergenza di tutti i democratici e i patrioti sinceramente impegnati nella rottura con il percorso di disastro economico e sociale a cui la politica di destra ha condotto il Paese e per la costruzione di un’alternativa politica,  proseguendo il dibattito e la riflessione in riunioni, contatti e incontri con entità diverse.

4. Il PCP intensificherà il suo intervento e azione politici a tutti i livelli, e già da ora evidenzia che presenterà nell’immediato le seguenti iniziative all’Assemblea della Repubblica:

– valorizzazione dei salari, in particolare l’aumento del salario minimo nazionale a 600 euro all’inizio del 2016, e del valore reale delle pensioni;

– lotta alla precarietà, in particolare con cambiamenti nella legislazione del lavoro e l’approvazione di un Piano Nazionale di Lotta alla Precarietà e di valorizzazione della contrattazione collettiva;

– restituzione di salari, pensioni, sussidi e altri diritti tagliati, in particolare quelli complementari alle pensioni;

– una politica fiscale giusta che tassi fortemente i gruppi economici e finanziari e alleggerisca le imposte sui lavoratori, i pensionati, i micro, piccoli e medi imprenditori e il popolo;

– rafforzamento e diversificazione del finanziamento alla sicurezza sociale e la garanzia di appoggi sociali, in particolare degli assegni familiari, del sussidio di disoccupazione e del sussidio sociale di disoccupazione;

– contrattazione dei medici, infermieri di famiglia e altri professionisti presso il Servizio Nazionale Sanitario, la restituzione del trasporto di malati non urgenti, e l’eliminazione dei canoni di utenza;

– gratuità dei manuali scolastici per l’insegnamento obbligatorio;

– revisione dei processi di appalto, subappalto e privatizzazione, in particolare delle imprese dei trasporti;

– revoca del recente cambiamento della Legge sull’Interruzione Volontaria della Gravidanza;

– rinegoziazione del debito, il controllo pubblico della banca e lo studio e la preparazione del Portogallo alla liberazione dalla sottomissione all’Euro, come pure alla revoca del Trattato di Bilancio.

5. Il Comitato Centrale rileva l’importanza delle elezioni presidenziali e chiama le organizzazioni e i membri del Partito al coinvolgimento in forma impegnata alla loro preparazione e sviluppo, assicurando gli obiettivi definiti.

6. Il Comitato Centrale decide la realizzazione di una campagna con obiettivi specifici di concretizzazione della Risoluzione “Più organizzazione, maggiore intervento, maggiore influenza – un PCP più forte”, da sviluppare fino alla fine del 2016.

Già da ora precisiamo gli obiettivi centrali che occorre mettere in evidenza nel quadro della discussione nelle organizzazioni del Partito:

– Il rafforzamento dell’organizzazione e dell’intervento del Partito nelle imprese e nei luoghi di lavoro, che ha come elementi centrali la creazione e il rafforzamento delle cellule, il reclutamento e l’integrazione di nuovi militanti, la formazione dei quadri, l’iniziativa e l’azione politiche e di massa, insieme al rafforzamento degli organismi con membri del Partito che intervengono nel movimento sindacale unitario e nelle organizzazioni dei lavoratori in generale.

– Lo sviluppo delle linee di strutturazione del lavoro di massa: nell’organizzazione dei militanti in pensione; nell’area della cultura fra intellettuali e quadri tecnici; nel lavoro fra la gioventù e per il rafforzamento della JCP; nel lavoro tra i micro, i piccoli e medi imprenditori e tra i piccoli e medi agricoltori; tra altri strati, settori e aree di intervento specifici, in particolare per lo sviluppo del lavoro politico unitario.

– L’adozione di misure di direzione, di responsabilizzazione dei quadri e di assunzione di compiti regolari e la promozione dell’adesione, integrazione e responsabilizzazione di nuovi militanti.

– Il compimento dell’azione di contatto con i membri del Partito nelle organizzazioni in cui ciò non sia ancora avvenuto.

– Il rafforzamento delle strutture e del lavoro di propaganda, lo sviluppo di misure nell’ambito delle comunicazioni elettroniche e la realizzazione, nell’ambito della promozione della stampa di Partito, di una campagna nazionale di diffusione di Avante!.

– L’adozione di misure che garantiscano l’indipendenza finanziaria del Partito, in particolare sul piano del pagamento regolare delle quote e dell’aumento del loro valore.

7. Il Comitato Centrale rileva il grande successo della 39° Festa di Avante! Che si conferma la maggiore iniziativa politico-culturale del Paese, con un ampio impatto internazionale. La Festa di Avante!, che i lavoratori, la gioventù e il popolo hanno fatto propria, costituisce una grande dimostrazione di forza, di fiducia e della capacità dei comunisti e del loro Partito.

Il Comitato Centrale decide la realizzazione della 40° edizione della Festa di Avante! Nei giorni 2, 3 e 4 settembre 2016 e l’utilizzo di Quinta do Cabo che costituisce un importante fattore per la sua valorizzazione e allargamento.

8. Il Comitato Centrale registra i risultati già ottenuti nella campagna nazionale di fondi “Più spazio. Più Festa. Futuro con Aprile”, con oltre la metà dell’obiettivo raggiunto e pone la necessità di misure per proseguire e ampliare l’interesse e l’appoggio, in modo tale da assicurare il suo successo.

***

Il Comitato Centrale evidenzia il ruolo del PCP e l’importanza del suo rafforzamento nella lotta per ottenere la rottura con la politica di destra e un’alternativa patriottica e di sinistra, per realizzare il Programma di “Una democrazia avanzata – i valori di Aprile nel futuro del Portogallo”.

Un Partito più forte che riaffermi la sua identità comunista. Un’identità, un ideale e un progetto che motivano la forza delle nostre convinzioni e la giustezza della nostra lotta e che la realtà del mondo di oggi rende ancora più attuali.

Il PCP è decisivo nella difesa del regime democratico, della libertà e della democrazia, in quanto Partito garante della sovranità e indipendenza nazionali, in quanto Partito della difesa dei diritti e delle condizioni di vita, preparato e pronto a dare impulso alla resistenza e alla lotta, preparato e pronto a proseguire un operato rilevante e senza confronto nelle autarchie (amministrazioni locali, ndt) al servizio delle popolazioni, preparato e pronto per un intervento attivo nell’Assemblea della Repubblica e nel governo per costruire un Portogallo con futuro.

In questi tempi di ingiustizia e incertezza, i lavoratori, la gioventù, il popolo portoghese, possono contare sul Partito Comunista Portoghese.

Il PCP assolverà al suo ruolo internazionalista nella lotta dei lavoratori e dei popoli, per la pace e la cooperazione, per una società nuova libera dalla sfruttamento e dall’oppressione capitalista, per il socialismo e il comunismo.