Dichiarazione del Partito Comunista Portoghese (PCP) | da pcp.pt
Il Governo del Partito Socialista (PS) si prepara a decidere l’associazione del Portogallo alla cosiddetta “Cooperazione Strutturata Permanente” (Pesco), con il sostegno del Presidente della Repubblica e del Comandante Supremo delle Forze Armate, e che si inserisce nel processo di approfondimento della militarizzazione dell’Unione Europea e della sua affermazione come pilastro europeo della NATO, allo scopo di creare un “esercito comune” dell’Unione Europea, in un quadro di complementarietà con questo blocco politico militare.
Il PCP esprime il suo più profondo disaccordo con questa intenzione e con il percorso di approfondimento della militarizzazione dell’Unione Europea e di una ancora maggiore concentrazione di potere sovranazionale su materie che sono centrali per la sovranità e l’indipendenza nazionali.
Il PCP critica anche la posizione ipocrita di PSD e CDS (i partiti di centro-destra) che, pur avendo appoggiato il Trattato dell’Unione Europea e difeso la Pesco, cercano, allo stesso tempo, come tenta di fare anche il PS, di separare l’associazione del Portogallo alla Pesco dall’obiettivo oggi esplicitato con molta chiarezza dai principali responsabili del processo di integrazione capitalista, della creazione dell’ “esercito europeo”e della centralizzazione dei processi di decisione e comando, a cui danno impulso alcune delle principali potenze dell’UE, in particolare la Germania, la Francia, l’Italia e la Spagna.
Un tale passo, non esente da contraddizioni che certamente si manifesteranno nel corso del suo sviluppo, tenderà ad accentuare l’alterazione della missione delle forze Armate portoghesi e le funzioni costituzionalmente definite, compromettendo così le capacità nazionali a lungo termine e riducendo in questo modo la capacità di decisione sovrana e l’indipendenza nazionale.