Il Partito Comunista Tedesco (DKP) sulle elezioni. “Una vittoria per le banche e il grande capitale tedesco”

da www.solidnet.org | Traduzione di Marx21.it

elezioni germania2013 cartelliSi dovrà ripartire dalle prossime lotte extraparlamentari, nelle strade – ma anche dalle campagne elettorali del 2014 – per mettere in primo piano gli interessi immediati della classe operaia, per respingere gli attacchi del capitale. La presenza del partito “Die Linke” al Bundestag può costituire un punto di appoggio.”

Ciò che i media ufficiali annunciavano da mesi, nelle elezioni federali tedesche si è avverato: la CDU-CSU è stata la grande vincitrice – anche a detrimento del FDP, che non è più rappresentato al Bundestag.

Il presidente del DKP, Patrik Köbele commenta: “Poco importa quale coalizione si delineerà -per il popolo del paese non cambierà molto: gli interventi di guerra della Bundeswehr proseguiranno. Il prossimo piano di salvataggio dell’UE per le banche verrà adottato. E verrà attivata la prossima fase della rapina sociale allo scopo di rafforzare la posizione dominante delle banche e delle grandi imprese tedesche nell’UE, a scapito dei salariati del nostro paese e del resto d’Europa. In tal senso, il risultato è una vittoria per le banche e le grandi imprese”.


Il risultato elettorale è un riflesso – sebbene deformato – del livello di coscienza dei lavoratori nel rapporto di forze attuale. Che una così grande parte della classe operaia abbia dato il suo voto a partiti che sono per una politica di guerra, per la demolizione dei nostri diritti sociali e democratici, è un riflesso della sua attuale coscienza sociale: la propaganda secondo cui “la Germania” va bene n rapporto agli altri paesi d’Europa ha ben funzionato, facendo leva sulle paure di un declassamento sociale.

Tuttavia il presidente del DKP sottolinea le contraddizioni di questo risultato: “Se da un lato, la CDU-CSU vince le elezioni, d’altra parte i sondaggi rivelano che il 74% degli elettori della CDU sono per il salario minimo legale, il che indica chiaramente una linea di frattura sulle questioni di classe tra questi elettori”.

Si dovrà ripartire dalle prossime lotte extraparlamentari, nelle strade – ma anche dalle campagne elettorali del 2014 – per mettere in primo piano gli interessi immediati della classe operaia, per respingere gli attacchi del capitale. La presenza del partito “Die Linke” al Bundestag può costituire un punto di appoggio.

La relativamente buona prestazione della forza reazionaria “Alternativa per la Germania” (Afd) sarà all’ordine del giorno del prossimo comitato esecutivo del DKP, in vista delle elezioni europee del 2014.

Se un partito di questo tipo ottiene circa il 5% dei voti, alimentando un clima nazionalista e razzista, è più che mai necessario che il Partito Comunista presenti candidati che leghino il NO all’UE delle banche e del capitale al NO al razzismo e al nazionalismo. Una cosa è certa: la resistenza all’UE potrà vincere solo se i lavoratori salariati tedeschi saranno solidali con i salariati dei paesi, spinti, dai diktat dell’UE e della Troika e dall’austerità, verso una povertà di massa”.

Patrik Köbele ha ringraziato espressamente i candidati del DKP che si sono presentati a Heidenheim, nel Brandeburgo e a Berlino e i compagni che hanno fatto campagna elettorale. Hanno contribuito a far si che la parola d’ordine: “Scegliete la strada della resistenza!” potesse esprimersi sulla scheda di voto. E’ la strada su cui ora occorre proseguire.

Fonte: portale del DKP