Il giudizio del Partito Comunista di Bielorussia in merito alla situazione nella Repubblica di Belarus

volovich nikolajIntervento di Nikolaj Volovich, segretario del CC del PCB al XV° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai

Traduzione di Flavio Pettinari per Marx21.it

Cari compagni e amici!

A nome del Comitato Centrale del Partito Comunista di Bielorussia e dei comunisti della Repubblica di Belarus voglio salutare calorosamente i rappresentanti dei partiti comunisti e operai di tutto il mondo, riuniti al 15° convegno internazionale nella città di Lisbona.

Purtroppo, il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Bielorussia, Igor V. Karpenko, non può partecipare personalmente ai lavori del nostro incontro. Questo accade a causa delle restrizioni sui visti imposte dall’Unione Europea e dagli Stati Uniti, contro alcune figure pubbliche della Bielorussia. Gli USA si sono arrogati il diritto esclusivo di giudicare ciò che è giusto o sbagliato, quale politica deve essere portata avanti da questo o da quel paese, interferendo palesemente negli affari interni di Stati sovrani e dei loro governi, introducendo ogni sorta di sanzioni e restrizioni.


Questa è la seconda volta che il Primo Segretario del Comitato Centrale del nostro partito non può prendere parte ad eventi internazionali. Già nel 2012 gli è stato negato il visto, quando i rappresentanti del PCB furono invitati alla tradizionale festa del principale organo del Partito Comunista Portoghese, il quotidiano “Avante!”.

Cari compagni!

Il Partito Comunista di Bielorussia apprezza altamente gli incontri internazionali, in quanto contribuiscono ad un costruttivo scambio di opinioni sulle attività del partiti comunisti e operai dei nostri paesi nelle condizioni attuali, sull’organizzazione della lotta delle masse lavoratrici per la giustizia sociale e per i loro diritti, sui gravi problemi del moderno sviluppo della comunità mondiale, sul consolidamento di tutte le forze antimperialiste e patriottiche, sul rafforzamento della solidarietà internazionale dei partiti comunisti e operai nella lotta contro la globalizzazione imperialista americana, per un significativo aumento nel ruolo di coordinamento degli sforzi congiunti del movimento della sinistra mondiale nella lotta contro il capitale mondiale.

Il nostro partito è un dei più vecchi partiti nel territorio dell’ex Unione Sovietica. Per inciso, il 95° anniversario del Partito Comunista di Bielorussia e la proclamazione della Repubblica Socialista Sovietica Bielorussa saranno celebrati il 1° gennaio 2014.

Va inoltre osservato che l’inizio del movimento socialista organizzato nel vasto impero russo fu segnato dal 1° Congresso del Partito Operaio Socialdemocratico Russo (POSDR), tenutosi 115 anni fa, proprio sul territorio della Bielorussia, nella città eroe di Minsk (il titolo di “città eroe”  venne conferito a Minsk, come ad altre città dell’ex URSS, per il ruolo svolto dai suoi abitanti nella resistenza antifascista, NdT).

A riconoscimento dei meriti della Grande Rivoluzione d’Ottobre e del nostro partito nel trionfo della giustizia sociale, il IX° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai si tenne nel 2007 a Minsk. I membri del gruppo di lavoro ebbero una buona occasione per conoscere le attività del Partito Comunista di Bielorussia, così come ebbero modo di accertarsi che  il PBC è partito di tipo marxista-leninista.

Siamo consapevoli che i nostri partiti lavorano in condizioni differenti. E a questo proposito vorrei soffermarmi sul lavoro del nostro Partito.

Nel 1991, a causa di una serie di ragioni oggettive e soggettive, la costruzione del socialismo in Unione Sovietica è stata interrotta per il tradimento della volontà delle persone che hanno votato al Referendum per la conservazione di una rinnovata Unione di popoli liberi. La restaurazione del capitalismo nelle ex repubbliche sovietiche ha significato la distruzione del complesso della proprietà pubblica, il degrado morale e spirituale della società.

La Bielorussia, uno dei diversi paesi dell’ex Unione Sovietica, non ripiegando verso  un vicolo cieco come suggerito dai consulenti occidentali, non permise lo sconsiderato collasso economico e conservò la proprietà popolare delle risorse naturali, del territorio, delle imprese industriali e agricole strategicamente importanti. La volontà del popolo, fortemente espressa dagli elettori ai referendum, è riuscita a preservare le fondamentali conquiste sociali del sistema sovietico e a bloccare il potere prepotente del libero mercato imposto dall’Occidente agli altri paesi ex socialisti europei e della CSI. Sviluppato sotto la guida popolare del Presidente Alexandr Lukashenko, l’indirizzo sociale ed economico intrapreso allora, si è dimostrato efficace e resiste alle prove e alle sfide di oggi. Sotto la regolamentazione statale dei processi di mercato, nella nostra Repubblica vengono attuate le riforme e le innovazioni necessarie.

Il modello bielorusso di sviluppo, mantenendo il sistema dei valori sociali e morali nati della Grande Rivoluzione d’Ottobre, consente, in condizioni di stabilità sociale, di condurre l’edificazione dello stato nell’interesse del popolo bielorusso. Nel rispetto dei propri interessi nazionali, la Repubblica con dignità e nella tranquillità si integra nell’economia mondiale.

In tal senso, sono scaturite condizioni diverse dalle altre repubbliche dell’ex Unione Sovietica. Sì, in ambito politico c’è stato un cambiamento in direzione di un sistema pluripartitico. Ci rendiamo conto che viviamo nel contesto di un mondo capitalista. Tuttavia, il corso dello sviluppo socio-economico e socio-politico del paese, proposto dal presidente Alexandr Grigorevich Lukashenko, ha permesso di conservare ed accrescere le conquiste dell’epoca dell’URSS.

La quota delle spese di bilancio per i servizi sociali è più del 55 % dei fondi pubblici accumulati. La priorità della politica sociale è quella di garantire al massimo il pieno ed effettivo impiego della popolazione. Il tasso di disoccupazione è inferiore all’1% , e allo stesso tempo si fornisce assistenza sociale ai disoccupati.

Le spese per la sanità (gratuite per i cittadini) rappresentano circa il 5% del PIL. Il paese ha raggiunto il livello europeo di mortalità infantile, cioè il 3,7 su 1000 nascite. L’aspettativa di vita è di 70 anni e mezzo, e aumenta ogni anno di tre mesi.

Di anno in anno aumenta la spesa pubblica destinata all’istruzione, che è gratuita. Va osservato che nel campo dell’istruzione sono presenti anche servizi a pagamento, ma l’istruzione secondaria universale è gratuita, e c’è anche un’istruzione gratuita superiore per coloro che hanno superato il concorso per ricevere l’insegnamento superiore a carico del bilancio statale.

Lo stato garantisce il sostegno alle giovani famiglie con bambini, attraverso 10 tipi di benefici per le famiglie che allevano bambini e giovani minorenni. Alla nascita del primo e degli altri bambini viene erogata una somma forfettaria. Un’ampia estensione è stata conferita al sistema di prestiti e sussidi governativi concessi alle famiglie per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione delle abitazioni. L’assistenza finanziaria da parte dello Stato per il rimborso dei prestiti preferenziali per questi scopi alle famiglie numerose è il seguente: alla nascita del terzo figlio – il 50%,  al quarto figlio – il 70 % del prestito, mentre alla nascita del quinto e dei successivi bambini in famiglia lo stato rimborsa il prestito totalmente.

Il governo presta molta attenzione alle politiche giovanili. L’erede dell’Unione Comunista Leninista della Gioventù, la riserva dei quadri del nostro partito, è l’Unione della Gioventù Repubblicana Bielorussa.

Certo, la crisi finanziaria ed economica globale ha avuto un impatto sull’economia bielorussa: la crescita del PIL è rallentata, e quindi diventa più difficile fornire garanzie sociali. Tuttavia, il Governo della Repubblica di Belarus adotta tutte le misure necessarie per ridurre al minimo l’impatto della crisi.

L’obiettivo principale dell’attuale leadership del paese e dei comunisti della Repubblica è portare la Bielorussia nel novero dei paesi europei maggiormente sviluppati e farle occupare il giusto posto nel mondo contemporaneo.

In tutto ciò sta il senso profondo del sostegno consapevole del Partito Comunista alla politica interna ed estera condotta dallo stato bielorusso. L’esperienza dello sviluppo indipendente ci ha insegnato di trattare con equilibrio sia i consigli provenienti dall’estero che la propria esperienza storica. Noi regolarmente rivalutiamo molte cose che erano parte del nostro paese durante il periodo sovietico, non ci vergogniamo di prendere tutto il meglio di quell’epoca che ha superato la prova del tempo nella nostra realtà contemporanea.

Tuttavia, vorrei sottolineare che il nostro partito ha una sua posizione su tutte le questioni del paese.  Su diverse questioni, critichiamo l’azione del potere statale. Va anche sottolineato che il governo bielorusso ci dà ascolto.

In Bielorussia agisce un’opposizione – personaggi cresciuti coi fondi speciali occidentali, “nazionalisti radicali” e “democratici” di diversi colori, che già servirono coi loro sforzi a provocare il crollo dell’URSS. Mantenuta dall’estero, la “quinta colonna” maschera le sue vere intenzioni con gli slogan di “libertà e democrazia”. In tutti i modi stanno cercando di erodere la stabilità politica del paese, dall’interno sostengono i ricatti provenienti da oltre oceano contro la Repubblica di Belarus.

Compagni!

Vorrei soffermarmi su un’altra questione molto importante.

Al gruppo di lavoro per la realizzazione dell’Incontro Internazionale dei partiti comunisti e operai si è rivolto il Partito Comunista Bielorusso dei Lavoratori (PCBL), con la richiesta di essere ammesso agli incontri internazionali.

Il PCBL è un gruppo di personaggi che in precedenza facevano parte del Partito Comunista di Bielorussia e poi sono stati espulsi poiché ne violavano lo Statuto e per attività frazionista. Questo partito si posiziona come partito “marxista-leninista”, ma dietro le citazioni dei classici marxisti-leninisti si nasconde il lavoro mirato a screditare il Partito Comunista di Bielorussia e la sua leadership politica. Questo partito fa sistematicamente dichiarazioni provocatorie che danno una valutazione negativa dell’attività del PBC. Questa valutazione negativa non corrisponde al reale stato delle cose. Costoro inoltre si rivolgono agli organi statali con reclami contro i segretari del CC per intentare cause in tribunale.

Il PCBL manipola i fatti, cercando così di indurre in errore i membri del PBC, per metterli contro la dirigenza del partito e quindi attrarli tra le sue file. Questo stile di attività politica da parte del PCBL screditata in generale l’idea comunista agli occhi della popolazione e danneggia le strutture del PBC che già hanno acquisito autorevolezza e si sono radicate nell’elettorato.

Il Comitato Centrale del Partito Comunista di Bielorussia non può accettare questo partito agli Incontri Internazionali dei partiti comunisti e operai, come ad altri eventi internazionali.

Cari amici!

Il Partito Comunista di Bielorussia continua ad essere un partito marxista-leninista dell’internazionalismo proletario, fa parte del movimento comunista e coopera attivamente con i partiti comunisti delle ex repubbliche sovietiche.

Cari compagni!

Vi prego di accettare i nostri auguri per il successo dei lavori di questo incontro e per la nostra proficua collaborazione.

Buona salute a voi, ai vostri familiari e amici, ai colleghi e ai collaboratori!

Auguriamo prosperità ai popoli dei paesi che qui rappresentate!

Grazie per la vostra attenzione!