I comunisti spagnoli chiedono la liberazione degli otto internazionalisti solidali col Donbass antifascista

donbass partigiani spagnolida www.pce.es | Traduzione di Marx21.it

Dichiarazione del Partito Comunista di Spagna (PCE)

Segreteria delle Relazioni Internazionali del PCE/28 febbraio 2015

Il Partito Comunista di Spagna esprime la più ferma condanna della detenzione degli otto appartenenti alla brigata che si è recata nella regione del Donbass a sostegno della grande maggioranza del popolo di questo paese nella sua resistenza al governo di Kiev, alle sue politiche di guerra e agli elementi nazifascisti che sono arrivati al potere in Ucraina attraverso un golpe, paradossalmente appoggiato dai governi dell’Unione Europea e degli Stati Uniti.

Il PCE, fedele alla sua lunga storia, in quanto partito che ha dato e ricevuto solidarietà su scala mondiale, rifiuta di considerare l’internazionalismo come un delitto. Il PCE si sentirà eternamente grato a tutti gli uomini e le donne che vennero in Spagna per difendere la II Repubblica contro il fascismo. IL PCE si sente particolarmente grato agli ucraini e ai rimanenti popoli dell’ex URSS per il loro appoggio e solidarietà nella resistenza democratica durante la lunga notte della dittatura franchista.

Il PCE ritiene che dietro queste detenzioni non esista alcuna base giuridica, ma la preoccupante deriva politica del governo spagnolo, di persecuzione di tutti coloro che ideologicamente non accettino il suo modello di società. E’ assolutamente falsa l’affermazione che gli appartenenti a questa brigata abbiano compromesso la neutralità spagnola nel conflitto, dal momento che questa presunta neutralità, semplicemente, non esiste. Il governo spagnolo ha assecondato tutte le decisioni di appoggio ai golpisti che hanno occupato il governo di Kiev, delle sanzioni alla Russia (sebbene esse abbiano provocato danni ai nostri agricoltori) e una squadra della Forza Aerea spagnola partecipa alle operazioni della NATO, nel Baltico, di molestia e provocazione verso la Russia alle sue stesse frontiere.

Il PCE ha considerato positivamente gli accordi di Pace di Minsk e per questa stessa ragione, ha denunciato fin dal principio che sia il governo di Kiev che quello degli Stati Uniti e tutti i gruppi di ultradestra che egemonizzano il potere in Ucraina hanno fatto tutto il possibile per sabotare la possibilità della convivenza pacifica tra i diversi popoli che compongono l’Ucraina.

Il PCE ribadisce che il problema non è rappresentato dalla disputa territoriale tra Ucraina e Russia ma dal carattere nazifascista del governo ucraino. Noi comunisti spagnoli siamo vigili nei confronti delle vecchie come delle nuove espressioni del fascismo e ci collochiamo, come sempre, sulla prima linea della difesa delle conquiste democratiche e dei diritti sociali di fronte a tutte le forze reazionarie che vogliono approfittare della crisi capitalista per introdurre tra i popoli discorsi di odio. Il fascismo non è altra cosa dal capitalismo in stato di eccezione.

Il pensiero unico vuole criminalizzare le persone che si dichiarano anticapitaliste e anche antifasciste. Esigiamo l’immediata liberazione, senza capi di imputazione a tutti i detenuti.

Oggi come ieri, il fascismo NON PASSERA’!