I comunisti portoghesi denunciano la deriva anticostituzionale del Presidente della Repubblica

AnibalCavacoSilvadall’editoriale di “Avante”, settimanale del Partito Comunista Portoghese

Traduzione di Marx21.it

Con la pubblicazione di ampi stralci dell’editoriale dell’ultimo numero del settimanale del Partito Comunista Portoghese (29 ottobre 2015), continuiamo con il nostro lavoro di presentazione di materiali di documentazione sugli sviluppi della situazione politica in Portogallo e sulle posizioni dei comunisti di questo paese.

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Il Presidente della Repubblica ha deciso di incaricare Passos Coelho (premier uscente) della formazione del nuovo governo. Il contenuto della sua comunicazione al Paese ha rappresentato “un episodio di esplicita contrapposizione alla Costituzione della Repubblica Portoghese”, un atto con cui “ha scavalcato le funzioni, ha abusato delle prerogative che gli sono costituzionalmente attribuite, ha sovvertito le basi del regime democratico, si è comportato non come Presidente della Repubblica ma come rappresentante del PSD e del CDS a Belém e ha esposto il paese alla condizione di umiliante servilismo esterno”, invece di comportarsi “in quanto suo dovere costituzionale, come garante della sovranità e indipendenza nazionali”.

Di fronte a tale incarico e alla formazione del governo PSD/CDS che si sta insediando, il Partito Comunista Portoghese riafferma la decisione di presentare nell’Assemblea della Repubblica una mozione di rigetto del suo programma, nello stesso tempo in cui considera inaccettabile qualsiasi tentativo che, come quello presente nella comunicazione del Presidente della Repubblica, miri a svalorizzare, limitare o impedire il suo intervento in quanto forza di alternativa o metterne in discussione la legittimità di affermarsi e agire come forza necessaria alla soluzione dei problemi nazionali.

Nel momento in cui ci troviamo, mentre proseguono le riunioni che esaminano le possibilità di soluzioni politiche, nel quadro di comprensibili e prevedibili difficoltà che derivano da programmi e opzioni differenti, l’evoluzione della situazione politica si va chiarificando e conferma gli aspetti centrali evidenziati dal PCP di fronte ai nuovi rapporti di forza nell’Assemblea della Repubblica

1. Non esiste una maggioranza che permetta l’approvazione del programma di governo PSD/CDS e  l’avvio delle sue funzioni.

2. Esiste una maggioranza di deputati che rappresenta la condizione sufficiente per la formazione di un governo di iniziativa del Partito Socialista (PS), che permetta la presentazione del programma, l’avvio delle sue funzioni, per l’adozione di una politica che assicuri una soluzione duratura.

Onorando i suoi impegni elettorali, il PCP ha presentato all’Assemblea della Repubblica quattro progetti (sulle 35 ore nell’Amministrazione Pubblica, per cancellare i limiti stabiliti alla legge sull’introduzione di gravidanza e per introdurre miglioramenti al trattamento pensionistico nel settore statale, ndt) che fanno parte dell’insieme di iniziative prioritarie decise nell’ultima riunione del Comitato Centrale.

I voti dei deputati del PCP contribuiranno sempre a tutte le misure che siano utili ai lavoratori, al popolo e al Paese e a opporsi a tutto ciò che significhi maggiore sfruttamento, impoverimento, ingiustizie sociali e declino nazionale.

E’ necessaria una politica che si faccia carico del miglioramento delle condizioni di vita dei lavoratori e del popolo, della lotta alle ingiustizie e alle disuguaglianze sociali, della indispensabile crescita economica e di un’efficace politica per l’occupazione. Una politica che implica scelte in merito agli strumenti essenziali dell’alternativa, sia la linea di controllo pubblico dei settori strategici, che l’indispensabile rinegoziazione del debito come condizione per lo sviluppo del Paese e la risposta ad altri vincoli esterni.

Il PCP dà impulso anche all’azione di rafforzamento organico del Partito, processo che implica nuove misure di direzione e di formazione dei quadri da parte delle organizzazioni regionali e la pianificazione del lavoro nelle direzioni definite.

E’ iniziata anche la preparazione della 40° Festa di Avante! con lo sviluppo di un’ampia riflessione per dare impulso alla campagna nazionale per la raccolta dei fondi.

Si è avviata, contemporaneamente, un’approfondita discussione sul momento politico che stiamo vivendo con lo svolgimento di centinaia di riunioni e plenari contrassegnati da una grande partecipazione, unità e fiducia.

E’ stimolata la lotta di massa su problemi e rivendicazioni concrete dei lavoratori e delle popolazioni ed è portata avanti con fiducia l’importante battaglia delle elezioni presidenziali, con il coinvolgimento di tutto il collettivo del Partito nello sviluppo di una campagna che vogliamo di grande partecipazione, di chiarificazione e di massa attorno alla candidatura del compagno Edgar Silva.

Dopo lo svolgimento della riunione del Consiglio Nazionale e del Plenario dei Sindacati della CGTP-IN (il sindacato di classe portoghese) si intensifica la lotta di massa nelle imprese e nei luoghi di lavoro.

La CGTP-IN ha annunciato una manifestazione di lavoratori presso l’Assemblea della Repubblica quando si discuterà il programma di governo PSD/CDS allo scopo di favorirne la sconfitta  e per rivendicare una politica che risponda agli interessi e ai diritti dei lavoratori e del popolo.

Merita anche rilievo lo svolgimento della riunione del Fronte Comune dei Sindacati dell’Amministrazione Pubblica del 22 ottobre che ha approvato la Proposta Rivendicativa per il 2016.

Il combattivo corteo “Si alla pace, no alle esercitazioni militari della NATO”, svoltosi il 24 ottobre alla periferia di Lisbona ha registrato una significativa partecipazione.

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“In questi tempi di ingiustizia e incertezza, i lavoratori, la gioventù, il popolo portoghese, possono contare sul Partito Comunista Portoghese” (dal comunicato del Comitato Centrale).