I comunisti di Cipro e l’accordo con l’Eurogruppo

Dichiarazione del Partito Progressista del Popolo Lavoratore (AKEL) | da www.solidnet.org

cipro bandieraTraduzione di Marx21.it

L’accordo raggiunto con l’Eurogruppo ha rappresentato il culmine della prima fase dei piani della Troika contro il popolo cipriota. L’accordo non solo non aiuta a trattare i problemi che riguardano l’economia ma approfondisce la crisi dal momento che arrecherà conseguenze pesanti per il nostro paese e il nostro popolo. Il risultato sarà quello di una più elevata disoccupazione, dell’attuazione di misure di austerità aggiuntive, di tagli e privatizzazioni, e provocherà problemi enormi a piccole e medie imprese, obbligandole a chiudere.

Negli ultimi giorni i nostri “partners” europei hanno rivelato con cinismo che questo era il loro piano fin dall’inizio. Ciò equivale a dire: essi hanno fissato gli obiettivi e la rotta specifica per attuarli.


Per quanto riguarda AKEL, abbiamo sostenuto fin dall’inizio che la strada percorsa dalla Troika per trattare la crisi economica ci avrebbe portato a un vicolo cieco. Il tentativo di salvare l’Euro attraverso i tre pilastri dell’austerità, dei tagli e delle privatizzazioni, semplicemente ha ulteriormente approfondito la recessione e ha condotto al disastro i paesi e i popoli del Sud Europa. Disgraziatamente, i circoli dirigenti dell’Unione Europea si ostinano ad insistere in questa politica della strada senza uscita che non porta allo sviluppo. Il nostro adeguamento a questo modo di pensare, come sta facendo il governo Anastasiades, non crea nessuna prospettiva di superamento dei problemi, ma al contrario, scarica sulle spalle del popolo lavoratore enormi conseguenze negative.

La nostra scelta in quanto popolo deve essere quella della liberazione da questo modo di ragionare, di resistere alle minacce della Troika e di cercare una soluzione al di fuori di questa struttura.

Il signor Anastasiades, al tempo delle elezioni ha fatto campagna perché il popolo di Cipro lo votasse e ha assunto il mandato sulla base della promessa di migliorare l’accordo raggiunto con il Memorandum di novembre 2012. Egli basava la sua posizione sulle relazioni di amicizia con la cancelliera tedesca A. Merkel e altri dirigenti europei. Alla fine ha scoperto nel modo più crudo che l’unica cosa a cui i suoi amici erano interessati consisteva nel servire i propri interessi invece che appoggiare la Repubblica di Cipro. Quando rilevavamo questa realtà brutale durante l’amministrazione di Christofias costoro ci ridicolizzavano. Ora è stato provato che l’unica cosa su cui si concentravano i “partners” europei era metterci costantemente di fronte al ricatto, come fanno oggi con il popolo cipriota. Purtroppo, il signor Anastasiades in sole tre settimane ha accantonato tutto quello che aveva promesso al popolo cipriota.

In tutto questo processo, ci rammarica osservare che egli non ha mai accettato una discussione reale sulla proposta di ricercare una soluzione al di fuori della struttura della Troika. Ci ha semplicemente informato in merito alla manovra del governo. Quando importanti responsabili del partito DYSI hanno provocatoriamente dichiarato che il signor Anastasiades aveva assicurato l’accordo dei partiti prima di procedere all’accettazione dell’intesa, è stata smascherata una vera e propria menzogna. Il signor Anastasiades ha informato i partiti politici su un accordo che aveva già concluso. Non aveva chiesto e non ha il nostro sostegno. Oltre a ciò, per tutto questo tempo abbiamo ripetutamente sottolineato che la nostra posizione è sempre stata quella di ricercare una soluzione al di fuori della Troika.

Noi sosteniamo che l’accordo Anastasiades-Eurogruppo rappresenta l’inizio di nuove disgrazie per Cipro e il nostro popolo. E’ dovere dei partiti politici progettare una via di uscita per il popolo e riportare la speranza e una prospettiva. Assicuriamo al popolo che AKEL assumerà iniziative in relazione sia con il governo che con i partiti politici per avviare un dialogo che porti alla formulazione di una proposta per l’uscita da questa crisi.

Allo stesso tempo proponiamo con insistenza:

La realizzazione di un referendum che permetta al popolo cipriota di decidere sull’accordo Anastasiades-Troika. Tali decisioni determineranno il nostro futuro per molti anni e il popolo ha tutto il diritto di esprimere il suo punto di vista.

Esigiamo che debbanpo essere avviati i procedimenti per punire i responsabili di tutti i problemi che hanno minato l’economia di Cipro. A tal proposito, la Relazione Alvarez Marshall (http://www.cyprusnewsreport.com/?q=node/6355) dovrebbe essere gestita direttamente dalla Camera dei Deputati e dal Procuratore Generale.

Facciamo appello al Governatore della Banca Centrale perché sottoponga alla Camera dei Deputati i nomi di tutti coloro che nel periodo recente hanno massicciamente portato denaro fuori dal paese e dalle banche cipriote e che occupano ruoli politici o statali. L’inchiesta deve essere estesa ai loro familiari.

Ci indirizziamo al popolo cipriota, dichiarando che dovremo affrontare tempi molto difficili. Abbiamo attraversato tempi molto difficili anche nel passato. Noi non abbiamo capitolato e non ci siamo arresi. Anche ora non capitoleremo né ci arrenderemo. Non capitoleremo ma resisteremo, combattendo la battaglia e vinceremo.