da skpkpss.ru | Traduzione dal russo di Mauro Gemma
Centinaia di abitanti di Donetsk, comunisti e simpatizzanti del partito si sono riuniti davanti alla biblioteca “Krupskaja”, da dove è partito un corteo che ha raggiungo piazza Lenin, dove si è svolto il meeting, introdotto dal deputato del Consiglio Popolare della Repubblica Popolare di Donetsk e presidente del Partito Comunista della RPD, Boris Litvinov.
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Litvinov ha sottolineato come la Rivoluzione di Ottobre, realizzatasi nel 1917, abbia dato espressione alle aspirazioni dei lavoratori a vivere onestamente, secondo giustizia, in una società in cui non vi sia posto per lo sfruttamento dell’uomo da parte dell’uomo. Sono le stesse aspirazioni che hanno ispirato anche il popolo del Donbass, risorto nella primavera del 2014 nella lotta contro il fascismo e l’oligarchia.
Nel meeting sono intervenuti i rappresentanti di diversi settori della società della Repubblica. Sono state pronunciate parole di ringraziamento nei confronti del popolo della Russia, della dirigenza del Partito Comunista della Federazione Russa per il prezioso aiuto accordato alla giovane Repubblica Popolare di Donetsk.
Gli intervenuti hanno espresso la loro indignazione per le azioni del regime di Kiev e degli estremisti nazionalisti ucraini che demoliscono i monumenti a Lenin e tutti i simboli dell’epoca sovietica, perseguitano i comunisti insieme a tutti i dissidenti.
I partecipanti al meeting hanno approvato un appello a tutti gli abitanti della RPD, in cui, in particolare, si dichiara: “la nostra eredità più importante è costituita dall’esperienza dei costruttori del socialismo, soprattutto per quanto riguarda la ripresa dell’economia dopo la Grande Guerra Patriottica (La Seconda Guerra Mondiale). Oggi simile problema potrebbe essere risolto nella nostra Repubblica, restituendo l’economia al suo popolo. Facciamo appello al popolo della RPD affinché sostenga il corso scelto dal Capo dello Stato Aleksander Zakharcenko e dal governo, e siamo convinti che sotto la loro guida diventeremo nuovamente padroni del nostro destino, costruttori della nostra storia”. Va rilevato che i movimenti sociali “Repubblica di Donetsk” e “Libero Donbass” hanno unito i rappresentanti di tutte le tendenze politiche, come testimonia anche questo meeting. Dopo i discorsi ufficiali nella piazza Lenin si è svolto un concerto in onore della festa.
Anche a Lugansk i comunisti della Repubblica Popolare di Lugansk (RPL) hanno reso omaggio al Grande Ottobre
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Per la celebrazione dell’anniversario della Grande Rivoluzione Socialista di Ottobre, l’Unione dei Comunisti della regione di Lugansk è stata appoggiata dalle seguenti organizzazioni repubblicane: “Comunisti della regione di Lugansk”, “Organizzazione Comunista Operaia”, Movimento Popolare “Guardia di Lugansk”, “Movimento per la Rinascita del Donbass”, “Eredità” e altri.
Il meeting è stato aperto con l’esecuzione del primo inno dei bolscevichi, la “Marsigliese dei lavoratori”. L’evento si è svolto nel centro di Lugansk vicino al monumento di Lenin.
Gli intervenuti hanno fatto rilevare che, nello stesso luogo e nello stesso giorno, anche 24 anni fa i comunisti avevano parlato delle nefaste conseguenze che doveva aspettarsi il popolo della regione di Lugansk come risultato della violenta restaurazione del capitalismo e del manifestarsi del separatismo nelle ex repubbliche sovietiche: guerra, devastazione, fame e la dittatura fascista degli eredi di Bandera. Ma la perestrojka, le privatizzazioni e la guerra nel Donbass fino ad ora non hanno liquidato del tutto ciò che resta dell’industria sovietica. La nostra giovane repubblica si è temprata nelle battaglie, e sta ristabilendo la pace. Il tempo ci sta dando la possibilità di restaurare la giustizia storica.
I partecipanti alla manifestazione hanno espresso solidarietà internazionalista al Partito Comunista della Federazione Russa e la loro gratitudine ai comunisti russi, e personalmente al presidente del PCFR Ghennady A. Zyuganov, al vicepresidente Vladimir I. Kashin per l’aiuto alla Novorossija. Sono state consegnate medaglie del Comitato Centrale del PCFR ad attivisti e combattenti.
Ecco il testo della risoluzione approvata nel corso della manifestazione:
“Noi, i partecipanti alla manifestazione dei sostenitori di una scelta socialista della regione di Lugansk, dedicata al 98° anniversario della Grande Rivoluzione Socialista di Ottobre, rileviamo che, dopo l’instaurazione del capitalismo nella nostra terra, le più grandi imprese industriali, le miniere, le fattorie collettive, consegnate a mani private, sono state saccheggiate e annientate, mentre i lavoratori hanno perso il lavoro e le famiglie rimaste senza reddito sono state disperse e oggi vagano per il mondo: l’Ucraina ha perso 6 milioni di persone e la Russia 12, tra morti e costretti ad andarsene!
Gli ultimi decenni, passati dopo la distruzione del socialismo e dell’Unione Sovietica, dimostrano in modo evidente che il corso borghese è assolutamente distruttivo per la vita della maggioranza dei lavoratori di tutte le ex repubbliche sovietiche, e per noi il suo risultato è stato il colpo di stato in Ucraina nel febbraio 2014 con la guerra contro il popolo del Donbass.
I partecipanti al meeting sostengono le misure della Repubblica Popolare di Lugansk di lotta contro la corruzione e, allo stesso tempo, sottolineano che le sue radici risalgono al periodo della “privatizzazione” di Kravchuk-Kuchma. Per evitare una seconda ondata di caos capitalistico nell’attuale situazione della nostra repubblica chiediamo: di avviare il processo di nazionalizzazione della ricchezza nazionale e delle grandi imprese, che sono state illegalmente sottratte allo stato e al popolo; il ritorno della proprietà socialista al popolo, a cui va assicurata una vita dignitosa. Questi passi garantiranno la liberazione della società dagli oligarchi che, come dimostra l’esperienza dell’Ucraina borghese, nella ricerca di profitti sempre più consistenti, sono pronti a far rivivere l’ideologia nazista e ad annientare a migliaia tutti quelli che non sono d’accordo.
Abbasso gli oligarchi! Il mondo appartiene ai lavoratori! Viva gli ideali socialisti dell’Ottobre!”
(…)
Documentazione su queste manifestazioni nel Donbass è disponibile anche in: