Giù le mani da Paleckis!

urss bandiera anzianodi Giedrius GRABAUSKAS, presidente del Fronte Popolare Socialista della Lituania e Tatiana DESYATOVA, presidente della commissione per gli affari internazionali del comitato della città di Mosca del Partito Comunista della Federazione Russa.

da https://kprf.ru

Traduzione dal russo di Mauro Gemma

Due anni fa, un importante personaggio politico e pubblico della Lituania, il patriota e internazionalista Algirdas Paleckis è stato gettato in prigione. Questa persona, che ha reso grandi servizi al suo paese e alla sua gente, è perseguitato dalle autorità lituane da lungo tempo. 


Nel 2013, la corte lituana ha chiamato in giudizio A. Paleckis per avere cercato di stabilire la verità sui tragici eventi di Vilnius nel gennaio 1991, trattandolo come criminale. Allora egli era comunque riuscito ad evitare la prigione. In questo modo, le autorità speravano di avere fermato Algirdas Paleckis. Tuttavia, egli ha continuato ad essere attivo, ha cercato di svelare la verità sulle valutazioni del passato della Lituania, ha messo in guardia sul pericolo del neonazismo e della russofobia e ha cercato sinceramente di rimuovere i paraocchi del nazionalismo dagli occhi dei lituani.

E’ stata questa attività la ragione per l’avvio di una nuova causa apertamente fabbricata contro di lui sulla “creazione di una rete di spionaggio” a favore della Russia. Nell’ottobre 2018, Paleckis è stato arrestato e preso in custodia.

In diversi paesi del mondo è stata lanciata una campagna di solidarietà con il prigioniero politico lituano. Vi hanno preso parte anche i comunisti di Mosca. Quest’anno i deputati della fazione del Partito Comunista alla Duma della città di Mosca hanno inviato un appello al Sejm (il parlamento) della Repubblica di Lituania, in cui hanno espresso la loro più seria preoccupazione per tutto ciò che sta accadendo ad Algirdas Paleckis.

I parlamentari comunisti hanno chiesto ai parlamentari lituani di evitare che il processo ad Algirdas Paleckis si trasformi in una vergogna per la Lituania, di cui dovranno vergognarsi non solo loro, ma anche i loro discendenti.

L’appello ha suscitato un’ampia risonanza in Lituania. Il sito web più popolare del paese, Delphi (delfi.lt), ha pubblicato un lungo articolo ad esso dedicato.

Anche il presidente del parlamento lituano, ricevuto l’appello, ha ritenuto necessario renderlo noto ufficialmente ai deputati di due commissioni parlamentari: affari internazionali e sicurezza nazionale.

Ora, Algirdas Paleckis si trova agli arresti domiciliari.

Le informazioni provenienti dalla Lituania testimoniano che la persecuzione politica degli oppositori del regime che manifestano opinioni di sinistra, democratiche, internazionaliste e antifasciste è sistematica. Il Partito Comunista è vietato nel paese. È inoltre vietata l’attività di un’organizzazione pubblica democratica come il Consiglio degli osservatori dei diritti umani. Arresti, perquisizioni e pressioni psicologiche su coloro che non sono d’accordo sono diventati una pratica regolare. La russofobia sta guadagnando slancio nel paese. Allo stesso tempo, i seguaci dei legionari di Hitler si sentono completamente a loro agio.

Oggi il compito delle persone di buona volontà è continuare a manifestare solidarietà agli internazionalisti e patrioti lituani, e soprattutto ad Algirdas Paleckis, che sta patendo una condizione dura e ingiusta. I comunisti di Mosca sono pronti a continuare a contribuire alla soluzione di questo compito.

Sulle violazioni dei diritti umani in Lituania e sulla persecuzione del compagno Paleckis, anche Marx21.it ha fatto sentire la sua voce:

http://www.marx21.it/index.php/internazionale/antifascismo/30478-2020-05-05-05-54-49

http://www.marx21.it/index.php/comunisti-oggi/in-europa/29624-fermiamo-la-repressione-anticomunista-nellunione-europea-libero-subito-il-compagno-paleckis