di Fausto Sorini, Direzione nazionale PdCI, settore esteri
Nelle elezioni amministrative svoltesi ieri in Portogallo, a scrutini pressochè ultimati (98% dei seggi), l’unica lista che avanza è la Coalizione Democratica Unitaria (CDU) – che riunisce comunisti, Verdi e indipendenti di sinistra – che passa dal 10,7 al 12%. Un ottimo risultato.
Crolla il centro-destra al governo (che si colloca al 32% e perde quasi il 10%).
Col 35% calano anche i socialisti (-1,8%), che pure sono all’opposizione e si avvalgono del richiamo al “voto utile” contro la destra, pur avendone sostanzialmente condiviso la politica e la fondamentale subalternità alla linea dell’Unione Europea.
Scende dal 4,2 al 3,1% il Bloco de Esquerda (BE), componente portoghese della Sinistra Europea. Partito prevalentemente d’opinione, con debole radicamento sociale e territoriale, esso incontra maggiori difficoltà nelle elezioni delle amministrazioni locali, mentre ottiene solitamente i suoi risultati migliori nelle elezioni nazionali ed europee, in cui si avvale anche di un importante sostegno mediatico.
Altissimo l’astensionismo che, sommato alle schede bianche e nulle, sfiora il 50%.
Nella valutazione dei risultati facciamo riferimento ai risultati conseguiti nelle Assemblee municipali (i nostri Consigli comunali), in cui – date le caratteristiche della legge elettorale – si può misurare il massimo di proporzionalità del voto.
Il PdCI esprime le sue congratulazioni alla CDU e ai comunisti portoghesi per l’importante risultato conseguito, e per il rafforzamento della loro influenza nella società portoghese e nel contesto europeo, che sono anche il frutto di grandi lotte popolari e mobilitazioni che si sono svolte e intensificate nel Paese negli ultimi anni. E ciò grazie in buona parte all’azione svolta dal sindacato di classe, la CGTP, in cui i comunisti hanno una presenza largamente maggioritaria.
Presenza di un forte e radicato Partito comunista e rivoluzionario, dal solido e consolidato profilo politico, ideologico e organizzativo; impegno crescente per l’unità della sinistra; presenza stabile e consolidata di una coalizione politico-elettorale come la CDU, capace di parlare con spirito unitario all’insieme della sinistra; presenza di un forte sindacato di classe, non subalterno agli equilibri governativi e di sistema; capacità di governo e buona amministrazione negli Enti locali, nell’interesse dei lavoratori e delle popolazioni: sono questi i principali ingredienti del successo dei comunisti portoghesi e della CDU. Essi rivestono un valore generale che oltrepassa i confini nazionali: non un modello (ogni paese deve trovare la sua strada), ma una esperienza da conoscere e da cui vi è certamente molto da imparare.