Breve nota sulla X assemblea federale di Izquierda Unida

di Maurizio Musolino, Coordinatore del Dipartimento Esteri PdCI

izquierdaunida cayolaraLo scorso 14-15-16 dicembre si è svolta a Madrid la X Assemblea federale di Izquierda Unida. Un appuntamento importante, non solo per la sinistra spagnola ma per tutti i progressisti europei che guardano con estrema attenzione a quello che di nuovo accade in Spagna come in Portogallo, Francia e Grecia. Il Pdci era presente con il sottoscritto e la nostra partecipazione oltre ad essere stata apprezzata dai compagni spagnoli è stata oggetto di estrema attenzione e curiosità nel tentativo di comprendere quanto sta accadendo in questi giorni in Italia. La linea che stiamo portando avanti, ovvero quella di lavorare ad una aggregazione progressista e di sinistra capace di confrontarsi e dialogare con il Pd da una posizione di forza e di dignità ha trovato sicuramente attenzione e in alcuni casi anche interesse.

I.U. per la prima volta è arrivata all’appuntamento nazionale con una estrema coesione interna che ha fatto sì che il segretario uscente, Caio Lara, fosse l’unico candidato alla rielezione (790 voti favorevoli, nessuno contrario, 52 nulli e 89 in bianco). Molti i temi discussi nella tre giorni di Madrid ad iniziare dal come capitalizzare i buoni risultati elettorali avuti. Una crescita costante che nelle ultime elezioni amministrative ha persinoinsidiato in alcuni casi il primato del Pse su I.U. Da qui la necessità di ridiscutere anche il tema delle alleanze, una questione complessa che registra diverse posizioni, da quelle che rifiutano qualsiasi contatto con il Partito socialista, a quelle che non escludono punti di discussione. Una questione spinosa che però non è tema di immediato rilievo, visto che la debacle socialista ha per il momento consegnato alla destra del Partito popolare una solida maggioranza.

Altro tema molto discusso è stato quello dell’Unione europea. Anche in questo caso si sono confrontate le idee che considerano ormai irriformabile questa costruzione dominata dai poteri forti del capitalismo e della grande finanza europea e strettamente integrata nella Nato (che è un po’ la linea uscita dal congresso del PC portoghese), con quelle che definiscono l’Ue una entità da modificare radicalmente ma con la necessità di preservarla (che è un po’ la linea del Partito della Sinistra europea). Tutto questo all’interno di una organizzazione federale come è lo Stato spagnolo, che perciò parte da un punto di vista particolare rispetto alla nostra realtà italiana. Sul tema Ue alla fine l’Assemblea ha deciso di non decidere, rimandando il tutto al un convegno nazionale tematico, da tenersi la prossima primavera. Madrid inoltre ospiterà alla fine del 2013 il prossimo congresso del Partito della Sinistra europea, proponendosi così come uno degli snodi centrali verso quelle elezioni del 2014 per rinnovare il parlamento europeo di Strasburgo.

L’Assemblea di I.U. ha riservato un vero e proprio tributo all’esperienza greca di Syriza, senza però chiudere le porte a partiti come il Pc portoghese che ha avuto l’opportunità di intervenire in plenaria (gli interventi sono stati 3: Syriza, Bloco de Esquerda portoghese e Pc portoghese). L’esperienza di Syriza, già riproposta in alcuni stati federali, sembra attrarre molto I.U. anche se in molti non si nascondono le peculiarità tutte greche di quella lista.