Gennady Zyuganov: la Russia non ha il diritto di sbagliare!

zyuganov podio

da https://forumdeicomunisti.it

Il 18 febbraio, Gennady Zyuganov, presidente del Comitato centrale del Partito Comunista Federazione Russa e capo del gruppo parlamentare del partito alla Duma di Stato è intervenuto alla sessione plenaria della Duma. Vi proponiamo il testo del suo intervento.

  Cari deputati!

Stiamo tutti seguendo con grande interesse i negoziati iniziati tra i Presidenti Putin e Trump a metà della scorsa settimana. Oggi il processo negoziale prosegue a Riad con delegazioni solide che annunceranno un pacchetto di proposte concrete alla fine della giornata.
  A mio avviso, il nostro Paese e il mondo intero hanno il compito molto responsabile di garantire che questi negoziati si concludano con la buona volontà e la pace. Ma dobbiamo tenere presente che abbiamo avviato negoziati con un Paese che ci ha dichiarato guerra, con la NATO, che conduce questa guerra da tre anni. Ci aspetta un dialogo molto difficile, che richiederà gli sforzi di tutte le parti, i gruppi parlamentari, i movimenti e il nostro complesso scientifico-industriale.
  Ieri il Ministro degli Esteri Lavrov ha detto che dobbiamo studiare attentamente la storia. E noi abbiamo un secolo di storia unica di negoziati di questo tipo. Lenin dovette accettare la “miserabile” pace di Brest per salvare la Repubblica Sovietica e la sua capitale. Ma poi in un solo anno formò un’Armata Rossa di quattro milioni di uomini, piegò l’Intesa e liberò il Paese. Fu lui a riunire pacificamente la nostra grande potenza in una nuova forma, l’URSS, continuando la storia millenaria dello Stato russo.
  Stalin optò per un accordo di pace difficile, il Patto Molotov-Ribbentrop, con la Germania di Hitler. Ma sfruttò un anno e mezzo di pace per mettere in moto la produzione di tutte le armi più recenti, e “persuadere” Roosevelt e Churchill nel corso di tre cicli di negoziati e stabilire l’ordine mondiale che durò quasi mezzo secolo.
  Breznev e Kosygin in dieci anni stabilirono la parità nucleare-missilistica e contribuirono a cacciare gli americani dal Vietnam. Il Presidente Nixon fu costretto a firmare accordi non solo sulla riduzione degli armamenti nucleari, ma anche sulla scienza, l’istruzione e persino il commercio.
  Il Presidente Putin e noi ora ci troviamo di fronte a un compito estremamente difficile e abbiamo argomenti molto forti per affrontarlo con successo. Ma vorrei sottolineare che non abbiamo il diritto di sbagliare! Qualsiasi errore porterebbe infatti alla destabilizzazione del Paese e a una sconfitta che le prossime generazioni non ci perdonerebbero.
  Quali sono i nostri argomenti principali? In primo luogo, abbiamo un tasso di crescita economica superiore al 4%. E coloro che cercano di abbassare questo tasso sono contrari al trattato di pace.
  Abbiamo tutte le condizioni per il rilancio della scienza e dell’istruzione nazionale. E voglio ringraziare la nostra grande squadra guidata da Alferov, Melnikov, Kashin, Smolin, Ostanina, Savitskaya per aver posto basi brillanti per la prossima riforma della scienza e dell’istruzione.
  Noi tutti godiamo del sostegno popolare e della coesione dell’esercito. C’è unità sulle principali questioni che abbiamo sottoposto alla Duma di Stato. Abbiamo un esercito potente, un complesso militare-industriale ben funzionante e tutto il necessario per avanzare lungo tutta la linea del fronte.
  Tutto questo diventerà inevitabilmente l’argomento principale dei negoziati. Trump sarà costretto ad ascoltarlo. Tra l’altro ha dimostrato una buona conoscenza della nostra storia dicendo: perché abbiamo iniziato una guerra contro un potente Paese nucleare che ha sconfitto Napoleone e Hitler? Oggi, mentre ci prepariamo all’80° anniversario della Vittoria, dobbiamo svolgere un’opera attiva di educazione con le nuove generazioni del nostro Paese, affinché conoscano la loro storia.
  Chi pensa che le azioni di Trump siano caotiche si sbaglia. La sua strategia è ben pensata e calibrata. Per la prima volta, il complesso militare-industriale-tecnologico degli Stati Uniti ha un potere così ampio. Hanno già “spogliato” il Canada e saccheggiato l’Europa. Stanno già trasportando merci attraverso il Canale di Panama a basso costo. E detteranno le loro condizioni a tutti. Inoltre, la “partitura” è stata scritta così bene che l’Europa, riunita ieri a Parigi sotto la guida del “galletto” Macron, non ha potuto prendere una sola decisione consolidata.
  Il Segretario alla Difesa degli Stati Uniti è venuto a dire direttamente: l’Ucraina non entrerà nella NATO e se mai ci entrasse ritireremmo l’articolo 5 della Carta dell’Alleanza e vi lasceremo senza ombrello nucleare. Il vicepresidente degli Stati Uniti Vance ha dichiarato alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco che il principale nemico dell’America oggi non sono la Russia e la Cina, ma gli ordini europei, che hanno cancellato tutte le basi della democrazia e dei diritti umani. Poi ha tenuto una brillante conferenza su come l’elettore abbia sempre ragione. Consiglio di distribuire questo discorso di Vance a Russia Unita, affinché lo legga attentamente e aggiusti anche la sua legislazione elettorale.
  Oggi dobbiamo fare tutto il possibile per sostenere il Presidente e la squadra negoziale e aiutarli a realizzare i nostri progetti. Ma voglio ricordare a questa squadra di avere ben chiaro con chi abbiamo a che fare.
  Quando Trump salì (per la prima volta, NdT) alla presidenza degli Stati Uniti, la prima cosa che fece fu ordinare il lancio di missili in Siria. Poi fece assassinare i principali leader militari in Iran. Poi cercò di organizzare un colpo di stato in Venezuela. Poi impose nuove sanzioni a Cuba. Poi interruppe i negoziati sul Medio Oriente. Trump si è proposto di rendere di nuovo grande l’America, ma sa bene che oggi gli Stati Uniti e la Repubblica popolare cinese sono alla pari e che tra dieci anni la Cina supererà di due volte gli Stati Uniti nella produzione industriale. Impedire che ciò accada è l’obiettivo chiave a cui sono subordinate tutte le azioni della sua nuova amministrazione.
  Ma a Trump stesso restano solo 1.430 giorni alla Casa Bianca e non ci sarà un altro mandato. Sta preparando perciò Vance come suo successore, in modo da aggiungere altri otto anni di presidenza al suo regno e rendere l’America il numero uno in dodici anni. Un Paese con l’economia più avanzata, con l’intelligenza artificiale, con la tecnologia più avanzata. E neutralizzare chiunque cerchi di contraddirli.
  In queste condizioni, dobbiamo innanzitutto fare di tutto per migliorare il corso finanziario ed economico. I banchieri prevedono già una crescita dell’1-1,5% quest’anno. Ma abbiamo già avuto una crescita dell’1% per dieci anni. E come risultato abbiamo avuto la guerra e altri gravi problemi. Pertanto, abbiamo urgentemente bisogno di mobilitarci e di costruire la nostra linea. Perché quello che sta succedendo ora è assolutamente anormale. Le nostre cmpagne stanno già soffocando, il complesso edilizio sta soffocando. Con una politica economica e finanziaria di questo tipo, l’industria non può lavorare normalmente. I soldi ci sono, ma i produttori nazionali non possono accedervi!
  È necessario rafforzare il sostegno ai ragazzi che combattono in prima linea. Io e V.I. Kashin stiamo già inviando il 135° convoglio al fronte. Tutta la nostra squadra sta facendo un ottimo lavoro. Oggi abbiamo premiato illustri attivisti con medaglie d’oro commemorative dedicate all’anniversario della nostra Vittoria.
  Per quanto riguarda l’ampliamento della cerchia dei nostri alleati, i BRICS e la SCO sono un’invenzione unica di Putin e Xi Jinping. Se vacillassimo e mettessimo a repentaglio la forza di queste alleanze, sarebbe un crimine con conseguenze disastrose per i prossimi cento anni. Non ci sono altre opzioni per rafforzare la nostra opposizione al potere dell’America e della NATO in questa situazione. A questo proposito, il nostro Partito sta preparando un memorandum. Insieme ai nostri compagni cinesi, abbiamo tracciato la Via Rossa da Pechino attraverso Ulyanovsk, Kazan e Mosca fino a Leningrado, all’incrociatore Aurora. E il presidente lo appoggia. Russia Unita dovrà quindi rispondere.
  Stiamo ultimando i preparativi per un grande Forum internazionale antifascista. Afonin, Novikov, Kalashnikov e Taisaev lo stanno preparando. Vi invitiamo a parteciparvi. Vi si riuniranno delegazioni provenienti da più di cento Paesi. Il programma è molto vasto, a partire dalla Piazza Rossa, dalla collina Poklonnaya e dal Teatro dell’Esercito Sovietico. L’Alexandrov Ensemble ha intenzione di esibirsi e di mostrare la nostra grande cultura.
  Che cosa ha da temere la Russia? Innanzitutto la “quinta colonna”! E’ stata questa a strangolare il Paese dei Soviet. E ancora non si decide di restituire a Stalingrado il suo nome eroico. E quella roba vomitevole di Eltsin nel centro di Mosca, costata per un miliardo e trecento milioni: chi l’ha autorizzata? Indaghiamo insieme! Non vi rendete conto che questa è una sfida lanciata a tutti coloro che oggi combattono? È assolutamente inaccettabile!
  E se il 9 maggio metterete di nuovo una recinzione intorno al Mausoleo, nessuna organizzazione veramente patriottica lo perdonerà! Solleviamo perciò ufficialmente la questione e riportiamo la Piazza Rossa alle condizioni in cui si trovava nel 1945, quando ospitò la leggendaria Parata della Vittoria. Così dimostreremo di essere in grado di garantire l’unità delle generazioni.
  E dobbiamo anche stare attenti alle provocazioni. Perché le provocazioni ci sono sempre state quando abbiamo dovuto concludere gli accordi più importanti. I massimi esperti nell’organizzarle stanno a Londra. Da secoli praticano le più sofisticate azioni sovversive in tutto il mondo. A questo proposito oggi occorre prestare particolare attenzione ai Paesi baltici.
  Invito tutti voi a lavorare attivamente per portare a buon fine lo storico accordo di cui parla il Presidente Putin. Dobbiamo fare in modo che questo accordo ci garantisca la sicurezza per i decenni a venire.

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