
Si è svolto recentemente a Mosca il II Forum Internazionale Antifascista al quale ha partecipato anche Marx21. Assieme all’intervento di Andrea Catone riportiamo l’appello finale
Andrea Catone, Primo redattore della rivista comunista «MarxVentuno» (Italia)
Ringrazio calorosamente i compagni del CPFR per aver organizzato questo importante forum ottant’anni dopo la vittoria sul nazifascismo e – aggiungerei – novant’anni dopo il VII Congresso del Comintern, tenutosi nel luglio 1935 a Mosca, elaborò la politica dei fronti popolari contro il fascismo, con la relazione di Dimitrov e di diversi altri compagni. All’epoca Togliatti tenne una conferenza dal titolo “La preparazione di una nuova guerra mondiale da parte degli imperialisti e i compiti dell’Internazionale comunista”.
Il titolo del nostro incontro riprende in gran parte quello del VII Congresso del Comintern. La storia non si ripete nelle stesse forme, ma le questioni poste allora sono le stesse di oggi, perché siamo ancora pienamente nell’era dell’imperialismo e della guerra imperialista, e spetta ai comunisti individuare la strategia politica corretta per mobilitare le masse contro la guerra imperialista e costruire un ampio fronte antifascista.
Alla luce della storia e delle analisi del movimento comunista internazionale, possiamo riassumere le caratteristiche essenziali del fascismo:
1. Carattere di classe del fascismo: il fascismo è la dittatura del grande capitale e degli agrari contro la classe operaia e le masse popolari. Il legame tra capitalismo e fascismo non deve mai essere dimenticato. La lettura liberale del fascismo, invece, tende a rimuovere il carattere di classe del fascismo. Sotto la categoria generica del totalitarismo, che ignora i rapporti di classe, la corrente dominante può equiparare fascismo e comunismo.
2. L’anticomunismo, carattere permanente del fascismo. Il fascismo è nato e si è sviluppato per fermare il comunismo. Lo dice la storia concreta, lo dice la sua ideologia.
3. Il fascismo è imperialismo. Il fascismo è nato nel pieno dell’era dell’imperialismo, lo stadio più avanzato, come scriveva Lenin, del capitalismo monopolistico. Il carattere imperialistico del fascismo produce la guerra.
4. Il fascismo è la carta di riserva delle classi dominanti nell’epoca dell’imperialismo. Nel momento in cui i meccanismi di governo della democrazia parlamentare borghese sono in crisi o bloccati e c’è il rischio di un’ascesa al potere della classe operaia, il fascismo si è storicamente presentato come la soluzione. Il conservatore Churchill lodò Mussolini per aver «sollevato il popolo italiano dal bolscevismo» e aver allontanato le masse da qualsiasi variante del socialismo [W. Churchill, The Second World War, Volume V, p. 42].
5. Il fascismo è un movimento reazionario di massa. Il fascismo è nato dopo la Rivoluzione d’Ottobre e il grande timore del comunismo che ha attanagliato le classi dominanti. Per combattere il comunismo, il fascismo opera per sottrargli la sua base di massa, i lavoratori, le classi popolari. Il fascismo è per sua essenza un populismo di destra. Le sue proclamazioni, il suo programma sociale, sono ambigui e demagogici. L’obiettivo del fascismo è quello di allontanare ampi strati delle masse popolari dall’influenza dell’ideologia marxista e dell’internazionalismo proletario e di organizzarli sotto la bandiera del nazionalismo sciovinista e suprematista.
6. L’ideologia fascista. Ambiguo e iridescente nel suo programma socio-economico volto a ingannare le masse e ad attirarle nella sua orbita, il fascismo si basa su alcuni pilastri permanenti:
– Il razzismo e il nazionalismo sciovinista, l’adorazione della propria nazione al di sopra e contro le altre, che porta al rifiuto di una configurazione del mondo e delle relazioni internazionali su basi libere e uguali. L’identificazione di un nemico interno ed esterno da combattere serve a consolidare il nazionalismo-razzismo: negli anni ’30 erano gli ebrei, oggi sono gli immigrati provenienti dai paesi del Sud del mondo.
– Non lotta di classe, ma lotta di nazioni e razze. L’identificazione e la stigmatizzazione del nemico interno è funzionale alla diversione del risentimento e dell’odio di classe verso l’odio razziale e nazionale. L’ideologia fascista si basa su questo fatto permanente: sostituire la lotta di classe – determinata dal modo di produzione capitalistico basato sullo sfruttamento e l’oppressione – con la lotta di razza e di nazione.
– Culto del leader, autoritarismo, imposizione del potere attraverso la violenza. Il fascismo introietta tutte le caratteristiche dell’autoritarismo e delle autocrazie, ma vi innesta l’organizzazione del consenso delle masse, il loro controllo capillare.
Il neofascismo nell’Europa di oggi non presenta le stesse caratteristiche degli anni Venti e Trenta. Nella storia dei movimenti neofascisti dal 1940 in poi, ci sono caratteristiche costanti: anticomunismo, antisovietismo, sostegno all’imperialismo statunitense e alla NATO e ai colpi di Stato da essi organizzati: il Portogallo, sotto il regime fascista di Salazar, è nel 1949 tra i membri fondatori della NATO; aprile 1967: Grecia, dittatura dei colonnelli; dicembre 1970: Italia, colpo di Stato di Borghese, sventato all’ultimo minuto; settembre 1973: Cile, dittatura di Pinochet; febbraio 2014: Ucraina con il colpo di Stato dell’Euromajdan, al potere arriva una giunta che si richiama esplicitamente al filonazista Stepan Bandera… In Italia, il MSI e le organizzazioni neofasciste sono state al servizio degli Stati Uniti e della NATO nella repressione del movimento operaio e popolare, nell’organizzazione della reazione di destra.
Il tratto principale del neofascismo dopo il XIX secolo è stato il suo accoppiamento con l’imperialismo statunitense e della NATO. Gli Stati Uniti, la NATO e il neofascismo hanno agito di concerto contro il movimento operaio. L’ideologia liberaldemocratica è stata la maschera dietro cui si nascondeva la vera natura fascista dell’imperialismo. L’Ucraina è il caso più evidente e paradigmatico degli ultimi tempi. In Italia, culla del fascismo, il partito di diretta derivazione neofascista, “Fratelli d’Italia” guidato da Giorgia Meloni, salito al governo nel 2002, si è immediatamente schierato con la NATO nel suo totale sostegno al governo di Kiev.
La caratteristica principale del neofascismo negli ultimi 80 anni è la sua simbiosi con l’imperialismo USA-NATO. Il neofascismo non può essere separato dall’imperialismo. Altri movimenti neofascisti oggi presenti in Europa che non sono pienamente allineati all’imperialismo euro-atlantico sono espressione della riemersione delle contraddizioni interimperialistiche dopo la lunga fase storica in cui queste contraddizioni sono state attenuate dalla contraddizione principale che opponeva l’imperialismo guidato dagli Stati Uniti al campo socialista.
La combinazione tra imperialismo occidentale e neofascismo si manifesta sempre più apertamente nell’ideologia espressa dalle risoluzioni del Parlamento europeo, che si basano sui due pilastri dell’anticomunismo e della russofobia: si veda la risoluzione del settembre 2019, che attribuisce all’URSS la responsabilità dello scoppio della seconda guerra mondiale e la risoluzione del gennaio 2015, ancora più esasperatamente antisovietica e antirussa.
L’imperialismo euro-atlantico sta precipitando il mondo nella terza guerra mondiale. Negli ultimi mesi si è assistito a un crescendo di preparativi bellici in Europa. Le vecchie potenze coloniali dell’Inghilterra e della Francia stanno guidando la “coalizione dei volenterosi” per intervenire direttamente sul territorio ucraino contro la Russia. L’UE approva il piano di riarmo da 800 miliardi di euro per la guerra contro la Russia, descritto nel Libro bianco sulla difesa, approvato dal Parlamento europeo, come una «minaccia esistenziale» e descritta come simile al Terzo Reich (discorso del presidente italiano Mattarella a Marsiglia il 5 febbraio), mentre la risoluzione del 2 aprile non si occupa solo di organizzare il riarmo, ma anche di mettere ancora più sotto controllo i media, i social media, tutte le informazioni, le scuole, le università e la ricerca, in aperta violazione dei principi liberali proclamati dalla borghesia nella sua fase ascendente. Il blocco delle forze liberali, democristiane e socialdemocratiche che ha votato a favore delle risoluzioni di guerra del Parlamento europeo sta convergendo sempre più verso il neofascismo.
È più urgente che mai costruire, sulla base degli insegnamenti del VII Congresso del Comintern e dell’esperienza del movimento comunista internazionale, un grande fronte unito dei popoli europei contro la guerra. Negli anni ’50 nacque il grande movimento dei Partigiani per la Pace. Riprendiamo quell’esperienza e sviluppiamo il movimento contro la guerra imperialista e l’unipolarismo occidentale, per un percorso di convivenza e cooperazione tra i popoli e il riconoscimento del mondo multipolare!
Da questo importante incontro a Mosca arriva l’appello a intensificare la collaborazione internazionale dei comunisti e delle forze genuinamente antifasciste, per un fronte unito contro l’imperialismo, il riarmo e la guerra!
La lotta contro il fascismo è il compito comune e urgente delle forze progressiste in tutto il mondo
Noi, partecipanti al II Forum Antifascista di Mosca, riaffermiamo e sosteniamo il Manifesto per l’unione dei popoli del mondo “Salvate l’umanità dal fascismo”, adottato il 22 aprile 2023 a Minsk dal I Forum Internazionale Antifascista.
Il corso degli eventi ha dimostrato che la causa dell’aggressività imperialista nel mondo moderno è l’aggravarsi della crisi generale del capitalismo. Alla fine del XX secolo, la controrivoluzione in URSS e nei paesi dell’Europa orientale ha temporaneamente indebolito il polo socialista del pianeta e ha dato carta bianca alla reazione. In piena conformità con la teoria leninista dell’imperialismo, gli Stati Uniti e gli altri predatori capitalisti stanno tentando di conquistare l’egemonia mondiale con i metodi più atroci, compreso il sostegno a regimi neofascisti.
In linea con l’ideologia fascista della schiavitù dei popoli, i regimi imperialisti hanno macchiato la loro reputazione con barbariche aggressioni contro la Jugoslavia, l’Iraq, l’Afghanistan, la Libia e la Siria, sostenendo i sionisti israeliani che hanno scatenato il massacro in Palestina, che si è praticamente trasformato in un genocidio del popolo palestinese.
Minacciando una nuova guerra mondiale, l’imperialismo internazionale sta alimentando le tensioni in varie regioni del mondo e scatenando nuovi conflitti.
I paesi della NATO si sono dati il compito di demonizzare la Russia, sconfiggerla militarmente e smembrarla allo stesso modo dell’Unione Sovietica. Per raggiungere questo obiettivo, è stata creata una testa di ponte aggressiva in Ucraina. Lì è stato alimentato il banderismo, una forma di nazismo che ha costituito la base della russofobia e della diffusione dell’ideologia fascista. Nel febbraio 2022, la politica anti-russa guidata dagli Stati Uniti e dall’esercito della NATO coinvolgeva quasi 50 paesi satellite. Le risorse economiche, politiche e militari del capitale mondiale, compresi i mercenari di guerra, erano impegnate nell’attacco contro la Russia. È necessario impedire un ulteriore rafforzamento del regime neonazista a Kiev e il suo rifornimento di armi. I teppisti di Bandera e i loro mandanti occidentali devono essere giustamente condannati e il regime fascista di Kiev deve essere completamente liquidato.
I motivi revanscisti sono sempre più evidenti nell’ideologia e nella politica del blocco occidentale. Sono istigati dalle stesse forze che hanno subito una sconfitta per mano dell’Unione Sovietica e del suo Esercito Rosso nel 1945. L’anticomunismo è uno dei principali segni della rinascita del fascismo in Ucraina, nei Paesi baltici e in altri paesi occidentali. Ciò è perfettamente in linea con la pratica dei fascisti di Hitler che crearono il Patto anticomintern. Tutto ciò che sta accadendo nell’Unione Europea è essenzialmente un preludio alla creazione del Quarto Reich.
I popoli del mondo devono fermare ogni tentativo di vendetta nazista. Chiediamo la rinuncia totale a ogni forma di de-comunizzazione nell’ideologia e nelle politiche di Stato. La lotta contro il neonazismo è compito di tutte le persone pensanti, coraggiose e oneste del pianeta. Non può essere rimandata a più tardi. Deve essere condotta qui e ora con tutti i mezzi disponibili e riunendo tutti gli alleati possibili!
Alla vigilia dell’80° anniversario della Grande Vittoria sul nazismo hitleriano e sul militarismo giapponese nella Seconda Guerra Mondiale, dichiariamo: solo ponendo fine all’imperialismo si potrà porre fine al fascismo e alla minaccia di guerre mondiali. Sosteniamo senza riserve la trasformazione della lotta contro il fascismo in lotta per il rinnovamento socialista di tutti i paesi del pianeta.
La battaglia contro il fascismo non può tollerare pause e armistizi!
Unitevi alle file dei combattenti contro il neofascismo, per il progresso sociale e il socialismo!
Non permetteremo che il mondo venga fatto saltare in aria!
¡No pasarán! Non passeranno!
Viva il fronte unito delle forze progressiste!
Mosca, 23 aprile 2025
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