Per la Libertà di Stampa. L’AntiDiplomatico e Facebook: inizia una lunga marcia

uniamo la nostra voce al coro di chi in questi giorni solidarizza con l’antidiplomatico

Dopo il blocco di due giorni fa, la Pagina Facebook della testata giornalistica “l’AntiDiplomatico” è tornata attiva e potremmo pubblicare.  Ma è un “green pass” fittizio quello che ci hanno concesso gli uomini della “verità” al servizio di Zuckerberg: significa, come specificano loro stessi, che i nostri post resterebbero nell'”ombra”, tecnicamente uno shadowbanning, e sotto il ricatto di un nuovo blocco (definitivo?) al prossimo “neutrale” controllo.

Non siamo più disposti ad accettare nessun ricatto, abbiamo troppo a cuore il nostro lavoro.

Abbiamo subito censure da parte di “fact checker” orwelliani che scrivono su giornali che hanno reso virali decine e decine di fake news nel solo ultimo anno e censurano a piacimento chi la pensa in modo diverso.

Ad oggi è per noi impossibile arrivare arrivare alle 140 mila persone che si sono iscritti al nostro canale.

E’ il nostro lavoro in gioco e abbiamo troppo rispetto di voi lettori.

Non pretendiamo (anche se sicuramente lo meriteremmo) di essere avvantaggiati rispetto alle Pagine Facebook dei giornali su cui scrivono gli “uomini della verità”, ma chiediamo, anzi pretendiamo la fine dello “shadowbanning” fino ad oggi basato su argomentazioni ridicole. Vi terremo aggiornati.

Non accettiamo più che il nostro lavoro venga imbarbarito e imbavagliato in questo modo, abbiamo troppo a cuore la libertà di stampa, la democrazia e la sovranità del nostro paese.

Si tratta di un sacrificio enorme – Facebook rappresenta da sempre per l’AntiDiplomatico il primo canale di ingresso di visite – ma non siamo disposti più ad accettare ricatti. E non dovreste farlo neanche voi. L’invito è quello di iscrivervi sul nostro canale Telegram (il modo più facile per restare in contatto con noi!) e di starci vicino come state facendo in questi giorni.

Sono arrivate decine e decine di messaggi di solidarietà: siamo commossi dalla vostra vicinanza e vi inviamo un grande abbraccio collettivo. Ne approfittiamo in particolare per ringraziare il nostro grande amico e compagno di lotte Fosco Giannini, artefice di questo meraviglioso appello di solidarietà che vi presentiamo in calce. Che sia davvero l’anno della rinascita, della riappropriazione dei nostri diritti e della nostra sovranità!

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PER LA LIBERTÀ DI STAMPA

     Solidali con “L’AntiDiplomatico”

Il 2022 è iniziato con un atto che in altri tempi si chiamava  censura di regime. Il braccio della censura è stata una nota  azienda multinazionale (Facebook) nei confronti di una testata giornalistica registrata quale “L’AntiDiplomatico”, che conta 140 mila contatti e un bacino di utenza settimanale molto più ampio.

Va rimarcato il fatto che, pur essendo Facebook una società privata e straniera e pur non essendo depositaria di alcuna concessione governativa, essa sta svolgendo, di fatto, un ruolo di servizio pubblico e quindi, in mancanza di una specifica normativa positiva italiana, deve essere assimilata a quegli organi di informazione che devono garantire il pluralismo.

L’intervento censorio di Facebook costituisce una violazione dell’articolo 21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure”.

Tutto ciò avviene in un momento di grande incertezza sociale e politica: la creazione di uno stato di permanente emergenza si accompagna all’ accentuazione di provvedimenti sempre più repressivi nei confronti di quella che un tempo i liberali chiamavano “società civile”, e oggi chiamano degli  “irrazionalisti”.

Il governo Draghi si sta dimostrando il governo scelto dalle élite europee per consolidare il controllo dell’ Italia attraverso una forma moderna di regime totalitario reazionario. Non omettiamo il fatto che “L’AntiDiplomatico” è stato censurato per un post di grande successo riguardante la gestione politica della pandemia e il clima di terrore instillato dalle strutture dominanti.

Denunciamo una sistematica disinformazione mediatica e politica sulla gestione della pandemia e rivendichiamo il rispetto del diritto di informazione esercitato in questi anni dal giornale “L’AntiDiplomatico”, una testata sgradita perché libera e indipendente dai grandi colossi monopolistici. Nei fatti è uno dei pochi veri giornali liberi di questo sempre più misero paese.

Invitiamo il popolo a sottoscrivere le seguenti richieste:

1) blocco immediato di tutte le censure sul web, con particolare riguardo per i principali social network (Facebook, Youtube, Instagram, Twitter, ecc.), su cui deve essere garantita la libertà di opinione a prescindere dalle “normative etiche” e i regolamenti aziendali interni;

2) creazione di un organismo di controllo popolare che garantisca il rispetto dell’ articolo 21 della Costituzione;

3) sequestro e nazionalizzazione dei beni e dei servizi dislocati sul territorio nazionale per quelle aziende private, italiane o straniere che siano, di cui si sia mostrata la violazione del primo punto.

                                   PRIME SOTTOSCRIZIONI

Nunzia Augeri, saggistastorica della Resistenza, traduttrice in Italia delle opere di Samir Amin; 

Laura Baldelli, docente, già Direttivo Nazionale Federazione Lavoratori della Conoscenza (FLC-CGIL);

Alessandro Belfiore, “No guerra No NATO”;

Maurizio Belligoni, psichiatra, già primario ospedaliero, criminologo;

Annita Benassi, docente, PCI Roma;

Adriana Bernardeschi, direttrice del giornale comunista on line “La Città Futura”; 

Liliana Calabrese, editor, Napoli;

Domenico Carofiglio, operaio, CGIL-FIOM Whirlpool Fabriano (Ancona);

Luigi Cavalli, in arte Frank Dobrin,  regista cinematografico,    ultimo film “Le Voyage”, con Gerard Depardieu;

Salvatore Fedele, chirurgo e già responsabile del Pronto Soccorso D.E.A. di Acqui Terme (Alessandria);

Carlo Formenti, giornalista, saggista, già Ricercatore Università di Lecce;

Rolando Giai-Levra, direttore di “Gramsci Oggi”;

Fosco Giannini, già senatore della Repubblica, direttore di “Cumpanis”;

Alberto Lombardo, docente Università di Palermo;

Vladimiro Merlin, docente, già consigliere comunale Milano;

Alessandro Pascale, docente, storico del movimento operaio;

Fabio Pasquinelli, avvocato, già Direzione Nazionale PCI e  capogruppo al Consiglio Comunale di Osimo;

Marco Pondrelli, saggista, direttore di Marx21;

Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista (PC);

Alberto Sgalla, docente di Diritto e scrittore;

Alessandro Testa, dirigente d’industria;

Stefano Verzegnassi, FISAC CGIL Friuli Venezia Giulia;

Enrico Vigna, CVG (Centro Iniziative Verità e Giustizia), portavoce del Forum Belgrado Italia, membro del Consiglio Mondiale per la pace.

ADESIONI: 

Gianluigi Paragone – Senatore della Repubblica, Fondatore di Italexit

Geminello Preterossi  – Professore di Filosofia del diritto, direttore de “la Fionda”           

 Savino Balzano      – Saggista e sindacalista           

                                          PER ADERIRE 

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