di Francesco Galofaro e Marco Pondrelli
La sentiment analysis di questa settimana è dedicata a Julian Assange, noto fondatore di wikileaks.org: la CIA ha progettato di ucciderlo nel 2017, dopo le rivelazioni legate all’arsenale di cyber-armi noto come Vault 7, di cui Marx21 si è occupato qui. Secondo l’inchiesta di Yahoo news, Mike Pompeo e Gina Haspel consideravano Wikileaks ‘un sito ostile, non statale, agevolato da attori statali come la Russia’ e avevano pertanto progettato un rapimento nel periodo in cui Assange si era rifugiato nell’ambasciata ecuadoregna a Londra. Il piano, che prevedeva la possibilità di una sparatoria per le strade di Londra, sarebbe stato accantonato perché il segretario alla giustizia Session avrebbe preferito incriminare e processare Assange. Per dovere di cronaca riferiamo anche che Trump ha smentito le rivelazioni, rilasciando dichiarazioni di simpatia per Assange. Per approfondire la vicenda di Assange, vedi qui.
La reazione della rete alle rivelazioni di Yahoo News è per una volta unanime: 100% di polarità negativa. C’è da aspettarselo, dato che il 100% dei tweet contiene parole come ‘assassinio’, ‘omicidio’, ‘rapimento’. Il 92,7% dei messaggi esprime rabbia, contro un 4,9% di paura e un 1,2% che esprime rispettivamente ‘ tristezza’ e ‘gioia’. In realtà, questi ultimi non sono affatto messaggi di giubilo: si tratta piuttosto di tweet provenienti da siti di informazione che impiegano un linguaggio da imbonitori per attrarre il lettore (ad esempio: #mondo #attualità, leggi l’articolo completo! Seguici anche su #Facebook, #Twitter e #instagram per rimanere sempre aggiornato’).
Alcuni tweet ricordano il caso di Abu Omar, rapito a Milano nel 2003, mentre si recava in moschea a pregare. Qualcuno considera che Assange non aveva tutti i torti nel volersi sottrarre alla detenzione – attualmente si trova in un carcere inglese in attesa di estradizione. Altri si chiedono il motivo per cui gli Stati uniti sembrano così ossessionati da Assange al punto da volerne la morte. Altri ancora sostengono che la CIA abbia molti scheletri nell’armadio, tra cui la collaborazione con l’estrema destra nella strage di piazza Fontana ed altre. Le emozioni negative dei twittatori non sono tuttavia legate soltanto alla notizia in sé, spesso descritta come uno choc, ma anche al fatto che essa non causa la consueta ondata di indignazione dei media ufficiali e dei governi. Gli USA, democrazia-modello, possono rapire e uccidere i propri nemici senza che la cosa venga discussa. Possono perseguitare chi rivela notizie spiacevoli a loro carico, a scopo intimidatorio, e allo stesso tempo indignarsi per la libertà di stampa in Russia, rivelando così la natura fondamentalmente ipocrita e manichea delle categorie-cardine del pensiero liberale.
Figura 1
Figura 2
Figura 3