Ted Cruz PsyOp: la fabbrica dei ‘militonti’

ted cruzda megachip.globalist.it

Per la prima volta nella Storia, una squadra specializzata in operazioni psicologiche tenta di fabbricare un candidato alle elezioni presidenziali statunitensi e di portarlo alla Casa Bianca. La sua vittoria, qualora vi riuscisse, attesterebbe la capacità di falsificare il processo elettorale stesso. Inoltre, porrebbe la questione del potere dei militari sulle istituzioni civili.

DAMASCO (Siria) – Le “operazioni psicologiche” (Psy Ops) sono “trucchi di guerra” assimilabili al Cavallo di Troia. Sotto l’influenza del generale Edward Lansdale, gli Stati Uniti hanno dotato le loro forze armate e la CIA di unità specializzate, prima nelle Filippine, in Vietnam e contro Cuba, poi in modo permanente [1].

Le operazioni psicologiche sono molto più complesse rispetto alla propaganda che mira soltanto a deformare la percezione della realtà. Ad esempio, durante la guerra contro la Siria nel 2011, la propaganda alleata consisteva nel convincere la popolazione che il presidente Assad stava per fuggire, così come il presidente Ben Ali aveva fatto prima di lui in Tunisia. I siriani dovevano pertanto prepararsi a un nuovo regime. Finché all’inizio del 2012 un’operazione psicologica prevedeva di sostituire i canali televisivi nazionali con falsi programmi raffiguranti la caduta della Repubblica araba siriana, per far sì che la popolazione non opponesse alcuna resistenza [2].

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