Alessandro Di Battista – Se George Floyd fosse stato iraniano o cinese Repubblica avrebbe trattato la notizia così?

arresto giornalistaun’interessante riflessione di Alessandro Di Battista

da https://www.lantidiplomatico.it

Poche ore fa un giornalista della CNN che stava documentando le proteste per il barbaro omicidio (di questo si tratta) di George Floyd è stato arrestato, in diretta, a Minneapolis. Giustamente, in questo preciso momento, 
Il Fatto Quotidiano riporta la notizia in home page con lo spazio che merita. Anche il Corriere della Sera apre la sua home con questa incredibile notizia. la Repubblica no. Su Repubblica il box della notizia è minuscolo, posto in una parte bassa del sito e (per lo meno adesso) nelle didascalie di accompagnamento non si legge USA, Stati Uniti o Minneapolis.


Dai giornali “ liberal” io vengo costantemente definito filo-cinese per aver detto che il rapporto che l’Italia ha con la Cina deve diventare un’arma negoziale ai tavoli europei o filo-russo per aver detto che, anche grazie a Putin, la Siria non è stata conquistata dall’Isis. Giorni fa Repubblica ha bollato le mie idee (criticabili per l’amor di Dio) figlie di una “strategia cinese” che mi sta guidando.

Non sono filo-cinese né filo-russo. Sono “filo-italiano”. E’ la neo-Repubblica degli Elkann e di Molinari ad aver preso una linea profondamente russofobica e anticinese. E questo, oltretutto, non è nell’interesse dell’Italia e della stessa Europa.

Che spazio avrebbe avuto su Repubblica la notizia della morte di George Floyd e dell’arresto del giornalista della CNN se i responsabili fossero stati cinesi, russi, venezuelani o iraniani?

La nuova “Guerra Fredda” che Trump (insieme ai neocon americani che a volte sembrano i nuovi editori di Repubblica) cerca in ogni modo – anche per ragioni elettorali – non serve né all’Italia né alla sicurezza mondiale.

Ora diranno che le mie critiche colpiscono la libertà di stampa o che sono un pericoloso sostenitore di dittature o teocrazie mondiali. Balle. Sono un lettore che oltretutto cerca notizie scomode e non dettate dagli spin-doctor dei politici. Un tempo su Repubblica si leggevano. C’erano pezzi sulla questione palestinese e sul diritto dei palestinesi di vivere sulla loro terra.

Oggi, per lo meno su Repubblica, alcuni temi (Palestina, conflitto di interessi, accentramento di potere mediatico, etc etc.) iniziano a scarseggiare.

Mi auguro che sia un caso!