L’America Latina compie un ulteriore passo verso la completa integrazione regionale

Editoriale di “Vermelho”, portale web del Partito Comunista del Brasile (PCdoB)
Traduzione di Erman Dovis per Marx21.it

petrocaribe-arteL’America Latina e il Caribe hanno compiuto un ulteriore e decisivo passo per il consolidamento dell’integrazione continentale, con lo svolgimento in Venezuela, nei giorni 17 e 18 dicembre scorsi, del secondo vertice straordinario dell’Alleanza Bolivariana dei Popoli di Nostra America (ALBA), insieme con PETROCARIBE, un meccanismo per l’integrazione energetica dei paesi che si affacciano sul Mar dei Caraibi.

Il risultato principale dell’incontro è stato la creazione di una Zona Economica Esclusiva ALBA-PETROCARIBE, e la proiezione di nuovi metodi e meccanismi di integrazione al fine di rafforzare rapporti di cooperazione economica e commerciale, renderli più solidi anche attraverso il Mercato Comune del Sud (MERCOSUL).


I venti paesi riuniti a Caracas raccomandano appunto l’estensione del progetto a favore delle nazioni del Mercosul. Il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela, Nicolas Maduro, ha commentato che un eventuale blocco di questo tipo equivarrebbe a 23 paesi dell’America Latina e Caraibi, con 408 milioni di abitanti su una superficie di 13 milioni e 260mila km quadrati, e un PIL di 3 trilioni e 887 milioni di dollari; in pratica questo processo di integrazione porterebbe la Regione a diventare la quarta più grande economia del mondo.

Una particolarità merita di essere sottolineata: l’unione continentale verrebbe ad avere la prima riserva di petrolio al mondo, la quarta di gas, nonché abbondanti risorse di minerali, marine e idriche.

Per questo, la realizzazione del progetto Alba- Petrocaribe, è stato celebrato come “il giorno di Bolivar e Chavez” alludendo ai due principali patrioti venezuelani che hanno meglio interpretato, ciascuno nella propria epoca specifica, il valore dell’unione dei popoli sovrani.

In effetti, nonostante i problemi strutturali ereditati dal recente passato, in cui nel continente dominavano relazioni frutto di rapporti di tipo neocolonialista, a partire dall’oppressione e dal dominio esercitato dagli Stati Uniti d’America, i popoli dei paesi dell’America Latina stanno intraprendendo percorsi di indipendenza economica, commerciale, politica e diplomatica.

Grazie ai cambiamenti in corso nella Regione, principalmente dalla prima elezione di Hugo Chavez nel 1998, e poi dalle successive vittorie elettorali delle coalizioni progressiste, si sta creando un grande polo di integrazione, costituito dalla Comunità di Stati Latinoamericani e Caraibici (CELAC) , l’Unione delle Nazioni Sud-americane (UNASUR), il Mercato Comune del Sud (MERCOSUL) e ALBA, quest’ultima nata dall’impulso, dall’impegno e dall’iniziativa personale del Leader storico della Rivoluzione Cubana, Fidel Castro Ruz, e del Comandante della Rivoluzione bolivariana del Venezuela, Hugo Chavez.

Tutto questo processo, sommato alla cocente sconfitta del progetto neo-coloniale di annessione degli Stati Uniti attraverso la creazione dell’Area di Libero Commercio delle Americhe (ALCA), costituisce una importante rovescio geopolitico dell’imperialismo, che sta perdendo una considerevole parte di quell’influenza che esercita nel Continente. Questo segna il declino della dottrina Pan-americanista, che sostiene il dominio eterno dell’imperialismo statunitense sui popoli e sulle nazioni dall’America Latina. Da questo declino sorge invece un nuovo tipo di Pan-americanismo, fatto di popoli e nazioni sovrane unite, e di conseguenza la creazione di un blocco, di una forza considerevole nel quadro geopolitico mondiale che favorisce un ridisegno nell’ottica dei rapporti di forze.

La Regione dell’America Latina e Caribe costituisce oggi uno dei centri più dinamici per quanto concerne la lotta antimperialista, con uno sviluppo di processi politici avanzati, all’interno di un ciclo di governi progressisti e di sinistra. L’integrazione commerciale ed economica del continente, guidato dai principi di unità e solidarietà tra i popoli e le nazioni sovrane, è parte costitutiva di questo processo e contribuisce alla trasformazione dei paesi del Latinoamerica attraverso un forte progresso sociale.