Quale patria per il ribelle? Parte VI
di Giambattista Cadoppi | 15 marzo 2019
Quale patria per il ribelle? Parte V
di Giambattista Cadoppi | 8 novembre 2018
Quale patria per il ribelle? Parte IV
di Giambattista Cadoppi | 25 ottobre 2018
Quale patria per il ribelle? Parte III
di Giambattista Cadoppi | 18 ottobre 2018
Quale patria per il ribelle? Parte II
di Giambattista Cadoppi | 8 ottobre 2018
Quale patria per il ribelle? Parte I
di Giambattista Cadoppi | 1 ottobre 2018
Patria e Costituzione per ricostruire una sinistra di popolo
di Stefano Fassina | 4 settembre 2018
Difesa Nazionale e Forze Armate: affermare la sovranità e l’indipendenza nazionali
di Rui Fernandez | 21 luglio 2018
Cos’è, per noi, la sovranità?
di Francesco Valerio della Croce | 8 luglio 2018
I comunisti e il governo giallo-verde
di Bruno Steri | 19 giugno 2018
I comunisti portoghesi e il governo giallo-verde in Italia
di Ângelo Alves | 8 giugno 2018
Intervento al terzo congresso nazionale dell’ANPI [1]
di Concetto Marchesi | 26 maggio 2018
Sull’alleanza giallo-verde
di Francesco Galofaro | 25 maggio 2018
Difendere la “sovranità” nazionale contro la “sovranità europea” è lotta di classe
di Jean Levy | 23 marzo 2018
Sovranità nazionale e politica di sinistra
di Francesco Maringiò | 13 marzo 2018
Patriottismo e Internazionalismo nella lotta di classe
di Partito Comunista Portoghese | 9 marzo 2018
Populisti 50 – Comunisti 1. Vogliamo parlarne?
di Mimmo Porcaro, Ugo Boghetta | 8 marzo 2018
Ecco perché uscire dall’euro non sarebbe storicamente regressivo
di Vladimiro Giacché | 26 febbraio 2018
Patriottismo e internazionalismo
di Albano Nunes | 4 febbraio 2018
Siria: o degli errori della sinistra radicale sull’imperialismo
di Alberto Ferretti | 17 gennaio 2018
La sovranità nazionale e la centralità della lotta antimperialista
di Alessandro Pascale | 9 gennaio 2018
La sovranità come condizione per fare politica
di Urbano Boscoscuro | 29 dicembre 2017
Catalogna, Spagna, Austria, Europa… la deriva
di Samir Amin | 27 dicembre 2017
Dichiarazione Politica della II Conferenza Nazionale del “Frente Brasil Popular”
di Frente Brasil Popular | 22 dicembre 2017
Recuperare la sovranità nazionale per salvare l’Italia dall’eurodisastro
di Spartaco Alfredo Puttini | 22 dicembre 2017
L’Europa tedesca sempre più irriformabile. Il non paper di Schäuble e le nuove iniziative della Commissione
di Alessandro Somma | 18 dicembre 2017
Sul sovranismo e le sue implicazioni
di Andrea Catone | 15 dicembre 2017
Contributo del Partito Comunista Portoghese
al 19° Incontro Internazionale dei Partiti Comunisti e Operai
di Partito Comunista Portoghese | 12 dicembre 2017
L’etica di Lenin (ed altre note sul ’17)
di Mimmo Porcaro | 10 dicembre 2017
Riflessioni sulla via cinese al socialismo
a partire dai documenti del 19° congresso del Partito Comunista Cinese
di Samir Amin | 7 dicembre 2017
I comunisti e la questione nazionale: contributi per un dibattito
di Marco Pondrelli e Gianni Fresu | 6 dicembre 2017
Intervista a Laurent Brun, Segretario Generale della CGT Ferrovie
Intervista a Laurent Brun, Segretario Generale della CGT Ferrovie
Traduzione di Lorenzo Battisti per Marx21.it
Intervista con Laurent Brun, segretario generale della CGT Cheminot: La mobilitazione non sta rallentando alla SNCF. Al contrario. Il 14 maggio, la Intersyndicale (il coordinamento dei sindacati in lotta NdT) ha chiesto un altro giorno senza ferrovieri, che ha portato a tassi di sciopero record. È in corso la battaglia ferroviaria per ottenere il ritiro della riforma ferroviaria che avvia – trascrivendo le direttive europee – l’apertura alla concorrenza del settore ferroviario e lo smantellamento e la privatizzazione della SNCF. Mentre i media dei miliardari diffondono ogni giorno la propaganda del regime di Macron e dei suoi sostenitori, Initiative Communiste, il giornale del PRCF (Polo della Rinascita Comunista in Francia), dà la parola ai lavoratori. Laurent Brun, Segretario Generale della CGT Cheminot, ha accettato di rispondere alle nostre domande per fare il punto sulla mobilitazione.
Già in guerra gli F-35 israeliani
di Manlio Dinucci
il manifesto, 23 maggio 2018
«Stiamo volando con gli F-35 su tutto il Medio Oriente e abbiamo già attaccato due volte su due differenti fronti»: lo ha annunciato ieri il generale Amikam Norkin, comandante della Forza aerea israeliana, alla conferenza sulla «superiorità aerea» in svolgimento a Herzliya (un sobborgo di Tel Aviv) con la partecipazione dei massimi rappresentanti delle aeronautiche di 20 paesi, Italia compresa.
Il generale non ha specificato dove sono stati impiegati gli F-35, ha lasciato però intendere che uno degli attacchi è stato effettuato in Siria. Ha inoltre mostrato l’immagine di F-35 israeliani in volo su Beirut in Libano, ma quasi certamente sono già stati usati per missioni non di attacco anche in Iran.
Solidarietà ad Antonio Mazzeo, no alla scuola/caserma
Dichiarazione di Luca Cangemi, responsabile nazionale scuola del Partito comunista Italiano
Riceviamo dal compagno Luca Cangemi e volentieri pubblichiamo, associandoci nella solidarietà con il professor Antonio Mazzeo, coraggioso combattente per la pace. (Marx21.it)
Antonio Mazzeo è uno straordinario attivista e ricercatore, che ogni giorno si batte, con coraggio ed intelligenza su molti fronti, dalla lotta per la pace e contro la militarizzazione del territorio alla lotta contro la mafia. In questi mesi ha svolto un lavoro prezioso, denunciando la sempre maggiore pervasività della presenza militare (italiana e Nato) nelle strutture formative di ogni ordine e grado.
Intervento al terzo congresso nazionale dell’ANPI [1]
di Concetto Marchesi
da assconcettomarchesigallarate.wordpress.com
Oggi, mentre alcuni dei nostri migliori partigiani sono tenuti in prigione sotto il peso di una condanna o di una accusa infamante, i Graziani e i Borghese parlano tra gli applausi festanti dei risorti fascisti sulle piazze di Roma.
Questo non si poteva prevedere in quel settembre del ‘44, quando nel bollettino della Regia Legazione d’Italia di Berna si pubblicò un messaggio del Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia in cui i rappresentanti di tutti i partiti, dal democratico-cristiano al comunista al socialista all’azionista al liberale, si impegnavano solennemente di assicurare alla Patria l’indipendenza, al popolo italiano la libertà politica, ai lavoratori il diritto di procedere verso più alte conquiste, e bollavano – in quel messaggio – come traditori coloro che avessero tentato la consueta divisione dello schieramento politico italiano in partiti dell’ordine e in partiti del disordine.
Sull’alleanza giallo-verde
di Francesco Galofaro per Marx21.it
Lo stimolante contributo del compagno Francesco Galofaro alla discussione tra comunisti sugli sviluppi della situazione politica in Italia. L’articolo è anche presente nella rubrica “I comunisti e la questione nazionale”
Com’era prevedibile, negli ultimi giorni i leader d’opposizione e la stampa italiana hanno discusso ogni possibile scenario di governo, fomentando giri di scommesse sui ministeri e commentando, con uno sforzo esegetico degno di un teologo, ogni singola riga del “contratto di governo”. Nonostante l’infelice formula privatistica scelta dai due contraenti, che esclude dal proprio orizzonte il popolo italiano, riteniamo che i comunisti debbano distinguersi dalla ciurma: c’è tutto il tempo per un’analisi seria e non frettolosa dei rapporti di forza, degli attori, dei valori in conflitto, perché possano discenderne pratiche politiche sensate.
Il Partito Comunista di Polonia contro la persecuzione politica
di Partito Comunista di Polonia | solidnet.org
Traduzione per Resistenze.org a cura del Centro di Cultura e Documentazione Popolare
Il Partito Comunista di Polonia denuncia la persecuzione politica iniziata dalle autorità polacche che si esprime nei crescenti attacchi.
Un esempio particolarmente oltraggioso è avvenuto l’11 maggio quando la polizia ha fatto irruzione nei locali dell’Università Szczecin in Pobierowo durante la Conferenza sul marxismo. I funzionari che agivano in nome dell’ufficio del pubblico ministero cercavano le prove di comportamenti idonei alla “promozione di sistemi totalitari”. Questa intrusione costituisce una chiara violazione dell’autonomia dell’università e del diritto costituzionale di libertà dell’attività scientifica.
La nuova Cina a 40 anni dalle riforme di Deng Xiaoping*
di Zhang Aishan, Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia
Quest’anno si celebra il 40esimo anniversario dell’avvio della politica di Riforme e Apertura cinese. Nel 1978, su proposta di Deng Xiaoping, la Cina ha avviato il suo percorso di riforma e apertura. La politica di Riforme e Apertura, ovvero “riforme interne e apertura verso l’estero”, in questi 40 anni ha fatto sì che lo sviluppo socio-economico della Cina vivesse dei cambiamenti epocali e ha avuto un impatto forte anche sugli equilibri mondiali.
Negli ultimi 40 anni, il grande sviluppo economico cinese ha suscitato stupore diffuso. Dall’inizio della politica di Riforme e Apertura, il PIL cinese ha mantenuto un tasso di crescita medio annuo del 9,5% e il PIL totale ha registrato un balzo epocale dai 149,5 miliardi di dollari del 1978 ai 12250 miliardi di dollari attuali, passando dal 2,7% iniziale a rappresentare il 15% dell’economia mondiale. Il commercio estero ha registrato una crescita media annua del 14,5% ed è arrivato a contribuire per oltre il 30% alla crescita economica mondiale.
Elezioni Venezuela: il saluto del Comitato Contro la Guerra Milano
Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Sono diverse le feroci dittature che affamano e massacrano i propri popoli. I primi della lista sono il dittatore Nicolas Maduro Moros, successore del ben peggiore Hugo Chavez Frias e il dittatore Bashar Al-Assad. E’ “bizzarro”, che altri popoli ancora, affamati e massacrati dai propri aguzzini, si ostinino a non voler seguire i consigli del Paese più democratico al mondo e rifiutino persino decine di migliaia di bravi jihadisti istruiti e armati di tanta buona volontà dai nostri amici della NATO, dai nostri Paesi fratelli del Golfo, come le secolari democrazie Saudite e del Qatar, o dall’affidabile Turchia di Erdogan. Questi strani siriani, non vedono neppure di buon occhio la solidarietà dei sionisti verso i cosiddetti “Liberi Ribelli” del FSA (Free Syrian Army) o delle FDS (Forze Democratiche Siriane) che piacciono tanto alla nostra “sinistra rivoluzionaria”, Israele che li cura e accudisce sulle alture del Golan siriano occupato.
L’Iran nei piani di guerra storici degli Stati Uniti e Israele in Medio Oriente
di Alfredo Hurtado
da misionverdad.com
Traduzione di Marco Pondrelli per Marx21.it
L’articolo è dell’8 maggio, prima dell’annuncio di Trump in merito al ritiro dal trattato sul nucleare iraniano.
Nel 2007 il generale in pensione delle forze statunitensi Wesley Clark ha detto pubblicamente in una delle sue conferenze, che l’ordine immediato, dopo l’attacco alle Torri gemelle dell’11 settembre 2001, era “invadere sette paesi arabi in cinque anni”. L’ultimo di questi sette doveva essere l’Iran, che, tra l’altro, non è arabo, è persiano. Ciò dimostra che la distruzione ed il genocidio di cui sono stati e sono vittime l’Iraq, la Libia e la Siria sono stati pianificati morbosamente, il che rappresenta un crimine contro l’umanità con pochi precedenti.
Donbass: il sacrificio del comandante Mamiev eroe della lotta contro l’aggressione nazista ucraina
Dichiarazione di Kazbek K. Taysaev, Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista della Federazione Russa
da kprf.ru
Traduzione dal russo di Mauro Gemma
La sera del 17 maggio, nei pressi di Donetsk ha incontrato la morte Oleg Mamiev (nome di battaglia Mamay), comandante del battaglione “Pyatnashka” del Ministero della Difesa della Repubblica Popolare di Donetsk
Gravemente ferito in prima linea, Mamiev è morto durante un intervento chirurgico in ospedale.
Rielezione di Maduro: il trionfo di una rivoluzione popolare
di José Reinaldo Carvalho* | da resistencia.cc
Traduzione di Marx21.it
Il presidente venezuelano, Nicolás Maduro, è stato rieletto domenica 20 maggio per un altro mandato di sei anni alla guida della Rivoluzione Bolivariana. E’ stata una vittoria clamorosa e incontestabile. Maduro ha ottenuto il 68% dei voti, 5.823.728, contro 1.820. 552 voti del secondo piazzato.
La vittoria del Frente Amplio de la Patria, coalizione che riunisce Partito Socialista Unito del Venezuela (PSUC), Partito Comunista (PCV), Patria per Tutti (PTT), Movimento Siamo Venezuela e altre sigle è ancora più travolgente nel contesto del boicottaggio elettorale promosso dalla destra, che ha invitato all’astensione, dell’aggressione economica, che provoca immense difficoltà sociali, del brutale assedio imperialista, dell’offensiva mediatica, delle minacce di golpe ed intervento esterno – elementi di una guerra di quarta generazione che minaccia il Venezuela, come ogni altro paese che realizzi una politica rivoluzionaria, democratica e progressista.
Nuovo governo, stesso «alleato privilegiato»
di Manlio Dinucci
il manifesto, 22 maggio 2018
Come farà l’alleanza gialloverde a «percepire» la Russia non come una minaccia e ad agire di conseguenza, mentre resta nella Nato che, sotto il comando dell’«alleato privilegiato», è militarmente sempre più impegnata contro la «minaccia russa»?
Il «Contratto per il governo del cambiamento», stipulato da Luigi Di Maio e Matteo Salvini a nome del Movimento 5 Stelle e della Lega, da un lato «conferma l’appartenenza all’Alleanza atlantica, con gli Stati Uniti d’America quale alleato privilegiato», dall’altro promette «una apertura alla Russia, da percepirsi non come una minaccia ma quale partner economico e commerciale (per cui è opportuno il ritiro delle sanzioni), da riabilitarsi come interlocutore strategico al fine della risoluzione delle crisi regionali» e addirittura quale «potenziale partner per la Nato».
Il futuro della Russia
di Luis Carapinha
da “Avante!”, Settimanale del Partito Comunista Portoghese
Traduzione di Marx21.it
Il presidente russo rieletto si è insediato alla vigilia delle celebrazioni del 9 maggio, il Giorno della Vittoria ampiamente festeggiato in Russia. Assunto l’incarico di primo ministro nel 1999, ancora sotto la presidenza di Eltsin, Putin è diventato la figura centrale della politica russa negli ultimi due decenni, anche durante gli anni della presidenza Medvedev, quando era tornato a guidare il governo.
Siamo tornati dal Donbass
di Banda Bassotti | da facebook.com
Riceviamo dalla Banda Bassotti e volentieri pubblichiamo
ITA/ESP/ENG
Siamo tornati dal Donbass. Tornare dal Donbass è sempre faticoso. Quella Terra è ormai parte della nostra anima. I Volti, le Storie, la Storia, gli Uomini e le Donne che incontriamo, fanno parte della nostra vita.
Alcuni di questi li incontriamo vivi, altri li andiamo a trovare sepolti sotto un metro di terra. Ad entrambi portiamo la Solidarietà degli Antifascisti che appoggiano la Lotta del Donbass.
La nuova via della seta è la più grande manifestazione del nuovo soft power cinese
di Fabio Massimo Parenti*
Ringraziamo il professor Parenti per averci inviato la traduzione in italiano del suo articolo pubblicato nel cinese “Global Times”, e volentieri pubblichiamo.
Il dibattito internazionale sul soft power cinese è cresciuto costantemente a partire dalla pubblicazione del libro sul “Beijing consensus” del 2004 di Joshua Cooper Ramo. Il termine è stato coniato per sottolineare il percorso di sviluppo alternativo della Cina rispetto ai contenuti politici e ideologici del “Washington consensus”. Non tutte le analisi concordano con questo punto di vista. Tuttavia, insieme ad alcuni autori influenti – Giovanni Arrighi, Martin Jacques, John Naisbitt e in una certa misura Daniel A. Bell – ritengo che il modello di sviluppo della Cina abbia dimostrato una capacità di combinare elementi capitalistici e socialisti, oltre a tradizione e modernità, in un modo unico.
“Che i lavoratori si organizzino”
Intervista a Marc Botenga, Partito del Lavoro del Belgio (PTB)
da avante.pt
Traduzione di Marx21.it
Quale è per il Partito del Lavoro del Belgio (PTB) la priorità della lotta dei lavoratori belgi?
La Sicurezza Sociale pubblica, universale e solidale è all’ordine del giorno. Il progetto del governo belga è simile a quello che si vuole imporre in altri paesi: la trasformazione del sistema contributivo pubblico in un fondo di capitalizzazione. La conseguenza sarà che la pensione dipenderà dalla situazione economica, dalla redditività, dagli investimenti fatti con i contributi dei lavoratori. Vale a dire che si passa da un diritto a una sorta di lotteria.
Ebrei e arabi manifestano con il Partito Comunista di Israele contro il massacro di Gaza e per la libertà del popolo palestinese (Video)
di Partito Comunista di Israele
Thousands of Arabs and Jews protested Tuesday in solidarity with Gaza, calling to stop the Israeli snippers and Israeli policy from continuing the war crimes against the Palestinian people in Gaza and the West Bank.
Our comrades blocked the King George Blvd in TLV for over 2 hours.
Here we gathered some pictures of the demonstrations held yesterday by the Communist Party of Israel and Hadash (the Democratic Front for Peace and Equality) in Tel-Aviv, Jerusalem, Umm ElFahem and many other localities across the country. A video from TLV demonstration.
Scandaloso! Il console ucraino ad Amburgo si dichiara apertamente fascista, ma nella “democratica” Unione Europea chi si indigna? (video)
Nota del Partito Comunista di Ucraina
da solidnet.org
Traduzione dal russo di Mauro Gemma
Petro Simonenko: lo scandalo con il Console dell’Ucraina ad Amburgo è la chiara dimostrazione dell’essenza fascista del regime nazi-oligarchico instaurato nel paese
“Il fatto che il console dell’Ucraina ad Amburgo Vasily Maruschinets si sia dichiarato apertamente fascista non rappresenta un caso ma il riflesso di quei processi distruttivi per la società, che si manifestano oggi in Ucraina”: la glorificazione dei collaboratori nazisti dell’OUN-OPA, l’introduzione dell’ideologia nazista nei ranghi statali, l’annientamento della verità storica, la trasformazione delle forze dell’ordine in organi di intimidazione e repressione dei dissidenti, il finanziamento da parte delle autorità e degli oligarchi di bande armate e l’utilizzo di queste, dei servizi di sicurezza, del GPU e del ministero dell’interno per la repressione delle manifestazioni di protesta, il terrore nei confronti di coloro che dissentono dalla politica criminale del regime al potere”. Lo ha dichiarato il leader dei comunisti ucraini, rispondendo alle domande dei giornalisti.
Su che basi valutare un governo M5S-Lega?
di Alessandro Pascale, Comitato Politico Nazionale del PRC
Riceviamo dal compagno Alessandro Pascale una sua riflessione sui più recenti sviluppi politici in Italia, e lo pubblichiamo come contributo al dibattito avviato nella rubrica “i comunisti e la questione nazionale”.
Questo articolo non esaurisce certo la discussione sulla fase complessa che sta attraversando il nostro paese, che ci auguriamo sia continuata e approfondita da altri contributi dei nostri collaboratori e lettori, non necessariamente coincidenti tra loro nell’analisi e nelle conclusioni che ne derivano: sulla base di quel metodo di massima apertura al confronto tra i comunisti e i progressisti del nostro e di altri paesi, che ha sempre caratterizzato l’intervento del nostro sito. (Marx21.it)
I massacri a Gaza non fermeranno la lotta del popolo palestinese per la libertà
Dichiarazione del Partito Comunista di Israele
da solidnet.org
Traduzione di Marx21.it
Il Partito Comunista di Israele (CPI) condanna fermamente i crimini dell’occupazione israeliana contro i manifestanti palestinesi disarmati, nel corso della Marcia per il Ritorno a Gaza: crimini che hanno ucciso più di 50 persone, compresi i bambini e le persone disabili. Questo terribile massacro non fermerà la lotta del popolo palestinese per la sua libertà, una lotta che è in corso da 70 anni.
Il CPI denuncia l’apertura ufficiale dell’ambasciata USA a Gerusalemme: è un passo provocatorio, non condiviso dalla maggioranza delle nazioni, come pure dal popolo palestinese e da tutti gli amanti della pace a livello nazionale e internazionale.
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