Libertà per Leonard Peltier

peltierPartito dei Comunisti Italiani
Federazione di Vicenza

Il 12 settembre compie 70 anni una persona che ne ha passati 38 rinchiuso in un carcere statunitense. Il nome di questa persona è Leonard Peltier, nativo americano e attivista politico del movimento per i diritti del suo popolo, ingiustamente accusato dell’omicidio di due agenti del FBI e condannato a due ergastoli. Una condanna “già scritta” arrivata dopo un processo pieno di irregolarità, minacce a testimoni, prove costruite o palesemente false. A Leonard Peltier, in tutti questi lunghi anni di prigionia e nonostante ulteriori prove e testimonianze dimostrassero la sua innocenza, è stato sempre negato il diritto di avere la revisione di quel processo. Così come, da parte dei vari presidenti che si sono succeduti alla Casa Bianca, è stato rifiutato qualsiasi gesto di giustizia che ne permettesse la scarcerazione.

Leonard Peltier è stato ingiustamente condannato ed è ancora in carcere perché è un uomo scomodo che non si è mai arreso né sottomesso alla discriminazione e alla brutalità con le quali il suo popolo viene trattato nei “tanto democratici” Stati Uniti d’America.

Leonard Peltier è la dimostrazione che negli Stati Uniti esistono prigionieri politici e che la giustizia non è uguale per tutti ma viene applicata a seconda del colore della pelle, della ricchezza dell’imputato, degli ideali politici.

Dopo 38 anni di carcere, dopo tanti anni di isolamento Leonard Peltier è rimasto, comunque, un uomo libero perché non ha mai smesso di pensare, non è mai sceso a compromessi né ha mai abiurato i suoi ideali.

Leonard Peltier ha diritto di uscire dalla prigione, respirare l’aria che respirano gli uomini liberi e camminare nel mondo senza catene.

È tempo che il governo degli Stati Uniti riconosca che, contro di lui, è stata commessa coscientemente la più odiosa delle ingiustizie.

Un’ingiustizia che può colpire chiunque non sia omologato al sistema perché, come dice Peltier: “la mia colpa è essere nativo americano, e la tua?” .

Lo vogliamo ricordare a chi, di fronte alle ingiustizie, non gira la testa dall’altra parte, a chi non è indifferente, a chi lotta per un mondo migliore e più giusto, senza discriminazioni.

Leonard Peltier parla dal carcere con Amy Goodman

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