“Il sistema di difesa missilistica USA in Asia Nord-Orientale è una minaccia per la Russia e la Cina”

missili balistici usaDichiarazione di Serghey Lavrov, Ministro degli Esteri della Federazione Russa

da www.fondsk.ru 

Traduzione dal russo di Mauro Gemma

Mosca e Pechino sono preoccupati per i piani degli Stati Uniti sull’utilizzo della situazione nella penisola coreana per la dislocazione di un sistema di difesa missilistica nella regione, che può realmente minacciare la sicurezza della Russia e della Cina, ha dichiarato il ministro degli Esteri della Federazione Russa Serghey Lavrov.

“La Russia e la Cina sono non meno preoccupate dalla volontà di alcuni stati di usare la complessa situazione nella penisola coreana per costruire una propria presenza militare in questa regione, portandovi nuove armi, comprese quelle più moderne e sofisticate dal punto di vista tecnologico, in modo assolutamente sproporzionato rispetto alla reale minaccia che emerge dalla situazione nella penisola”, ha dichiarato il ministro in un’intervista ai media di Mongolia, Giappone e Repubblica Popolare Cinese.

“Mi riferisco ai piani per la dislocazione nella Repubblica di Corea dei sistemi americani di difesa missilistica e la creazione di una nuova loro postazione in Asia Nord-Orientale. Ciò, certamente, non costituisce un sistema isolato, ma è parte del segmento regionale del sistema di difesa missilistica globale degli Stati Uniti. Naturalmente, noi insieme agli amici cinesi comprendiamo bene che il proseguimento di tale politica creerà una vera e propria minaccia per la sicurezza dei nostri paesi in conseguenza della violazione della stabilità strategica nello sviluppo dei sistemi di difesa missilistica in questa regione, come pure in Europa”, ha aggiunto Lavrov.

Secondo il ministro, i ministeri competenti di Russia e Repubblica Popolare Cinese si sono già confrontati a livello di esperti e hanno scambiato le loro opinioni in merito a ciò che sta accadendo nell’Asia Nord-Orientale e sulle misure che i due paesi possono adottare allo scopo di “proteggersi dalle minacce che si stanno accumulando e, in una certa misura, accrescendo”.