Strage di Odessa: parla una sopravvissuta. “La brutalità ed il terrore di quel giorno dovevano essere una lezione per qualunque oppositore.”

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di Maurizio Vezzosi e Giacomo Marchetti

Ripercorriamo con le parole di una testimone diretta il giorno in cui il mostro creato in Ucraina ha sprigionato tutta la sua atroce brutalità

A quasi due anni da uno dei più tragici episodi di violenza fascista dei nostri tempi, abbiamo intervistato Svetlana, una sopravvissuta della strage consumatasi ad Odessa il 2 Maggio del 2014.

Svetlana, di cui non riveliamo la reale identità per ragioni di sicurezza, vive in Italia da tempo.

Alleghiamo al testo alcune foto e documenti utili a contestualizzare questa testimonianza.

Sulla scia di sangue di Maidan, la tragedia di Odessa, insieme al massacro di Mariupol, segnano un “prima” e un “dopo” nel conflitto ucraino: una guerra civile che si protrae da quasi due anni nel silenzio assordante dei media occidentali.

Nonostante i documenti ufficiali parlino di 48 persone uccise, la maggior parte dei testimoni e dei giornalisti che hanno seguito la vicenda concorda sul fatto che il numero reale dei morti sia tragicamente più alto.

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