Sudafrica: si volta pagina

Con quasi il 60% dei voti (2.300 dei 3.900 delegati) la 52° Conferenza Nazionale dell’ANC (African National Congress) ha eletto Jakob Zuma p residente della formazione politica che governa il Sudafrica dal 1994. Il grande sconfitto dell’Assemblea è risultato l’attuale capo dello Stato Thabo Mbeki, che, con ogni probabilità, dovrà lasciare a Zuma la prossima candidatura alle elezioni presidenziali. Nell’occasione, il Partito Comunista Sudafricano, principale alleato dell’ANC, ha diffuso il seguente comunicato, in cui, esprimendo soddisfazione per la nomina di Zuma, fa appello all’unità per favorire i processi di trasformazione ed emancipazione sociale del paese.

Il Partito Comunista Sudafricano (SACP) si congratula con i dirigenti nazionali del Congresso Nazionale Africano (ANC) recentemente eletti, guidati dal Presidente Zuma. Desideriamo anche congratularci con il nostro Presidente Nazionale, compagno Gwede Mantashe, per la sua elezione all’importante carica di Segretario Generale dell’ANC. Egli segue le orme di altri eminenti combattenti comunisti del passato, come i compagni Moses Kotane, JB Marks e Dan Tloome, che hanno servito come dirigenti del partito e allo stesso tempo dell’ANC. I delegati a questa storica 52° Conferenza Nazionale dell’ANC hanno votato a larga maggioranza per il cambiamento e il rinnovamento del gruppo dirigente della nostra triplice alleanza (ANC, SACP e la centrale sindacale COSATU, nota del traduttore). I delegati hanno affermato la loro convinzione che l’ANC è parte della loro militanza. Ci congratuliamo con le migliaia di delegati che hanno rifiutato qualsiasi interferenza o sollecitazione, estranee alla cultura del nostro movimento. Il SACP è convinto che il rinnovamento elettorale della leadership dell’ANC fornisca una piattaforma su cui ricostruire la nostra alleanza attorno ad un programma d’azione condiviso. Per troppo tempo le relazioni all’interno dell’alleanza sono state segnate da recriminazioni e abbandoni. Sosteniamo con decisione l’impegno a tenere un vertice dell’Alleanza entro tre mesi. I delegati dell’ANC hanno lanciato un messaggio chiaro, ma gli esiti elettorali di questa conferenza non significano la fine delle sfide cruciali che stanno di fronte alla nostra società: povertà, disoccupazione, una sempre più marcata disuguaglianza. In quanto leadership di un’alleanza, frustreremmo le speranze e le aspirazioni di migliaia di delegati della base dell’ANC se non usassimo questa nuova realtà come una piattaforma, con cui affrontare con ancor maggiore determinazione una situazione che pesa su milioni di sudafricani. La risoluzione che l’ANC assume in questa Conferenza, che segue la Conferenza Nazionale Politica di giugno, è importante almeno quanto l’elezione della leadership. In particolare, il SACP sostiene pienamente le prospettive che emergono in merito ad politica industriale che vede uno stato fortemente impegnato nello sviluppo, ad un programma accelerato di riforma agraria e fondiaria, a misure contro la disoccupazione. Ciò che è necessario ora è una determinazione ancora maggiore a perseguire tali prospettive di trasformazione, di una politica progressista, usando lo stato e l’organizzazione popolare, la partecipazione e la mobilitazione. Questo non è il momento per il trionfalismo e per un atteggiamento di parte. Tali inclinazioni ci trascinerebbero in un altro vortice di conflitti intestini. Dedichiamo invece le nostre energie all’unità attorno ai compiti della trasformazione. L’unità può essere costruita solo se saremo preparati collettivamente a riflettere criticamente e auto-criticamente sul perché un determinato segmento della leadership, con tutti i vantaggi che derivano dalla sua funzione, si sia vista delegittimata da migliaia di organizzazioni di base dell’ANC. Quali lezioni dobbiamo trarre da ciò tutti noi? Come assicurare che non saranno ripetuti i medesimi errori? Come costruiremo un’alleanza più forte ed unita? Il SACP si impegna ad essere un alleato leale e affidabile in questo necessario processo di riflessione. In particolare, tutti noi abbiamo bisogno di comprendere come la leadership sia un qualcosa che deve essere appreso quotidianamente sul terreno e in mezzo a milioni di normali cittadini sudafricani – e naturalmente stiamo parlando della leadership delle nostre rispettive formazioni, e del ruolo di direzione dell’ANC nella nostra triplice alleanza. Questa Conferenza ha riaffermato che l’ANC deve essere allo stesso tempo un partito di governo e un movimento di liberazione nazionale. Questa Conferenza ha affermato che l’asse portante dell’attività dell’ANC è quello dell’organizzazione di massa e della mobilitazione. Queste sono le orgogliose tradizioni dell’ANC che è sembrato siano state messe ai margini negli ultimi tempi. Il SACP ritiene fondamentale riaffermare il ruolo di direzione dell’ANC nello sviluppo di ampie prospettive politiche strategiche, senza, naturalmente, trascurare i compiti dell’ordinaria amministrazione. Noi abbiamo certamente bisogno di quadri qualificati e dotati di professionalità nel governo, ma dobbiamo evitare il pericolo della tentazione tecnocratica (o addirittura corporativa). La 52° Conferenza Nazionale dell’ANC ha fornito una piattaforma per un significativo rinnovamento e per l’avanzata del nostro movimento progressista. Il SACP si impegna ad operare come forza per l’unità e il dinamismo nel contesto offerto da queste nuove possibilità.

Polokwane, 19 dicembre 2007