Esprimiamo la massima solidarietà alle compagne ed ai compagni del Laboratorio Occupato Crash, sgomberato il 20 agosto scorso su richiesta diretta della Giunta Cofferati.
Come già accaduto in passato, le motivazioni addotte dal Comune per giustificare tale sgombero sono risultate false e strumentali e alla base di questa scelta emerge ancora una volta chiaramente la volontà delle Istituzioni bolognesi di rifiutare ogni dialogo e la determinazione a trattare una parte delle istanze politiche, sociali e culturali esistenti in città –di cui soggetti come Crash sono espressione- come un mero problema di ordine pubblico.
Ancora una volta dunque, si è scelta la strada della repressione e della tolleranza zero nei confronti di tali istanze, di cui un pezzo importante di questa città è portatore.
Ancora una volta si è scelto di ignorare le esigenze di partecipazione democratica e di socialità, sempre più forti soprattutto all’interno di un precariato sociale che si fa via via più vasto a Bologna e che gode di una cittadinanza sempre più limitata quando non addirittura assente -come nel caso di tanti cittadini migranti- pur producendo gran parte della ricchezza materiale e immateriale di questa città
Per noi, i compagni e le compagne di Crash sono parte di questo pezzo importante di città, che quindi non può essere spazzato via con una ruspa.
Chi pensa di poterlo fare è un miope o un folle.
Ci auguriamo che da settembre possa partire una grande mobilitazione unitaria di tutti i soggetti politici e sociali che hanno ancora un’idea di città partecipata, accogliente e solidale, in grado di rivendicare spazi, socialità, diritto all’abitare e cittadinanza, contro la precarietà e contro l’autoritarismo e l’ottusità di questa Giunta.
Solidarietà e sostegno a Crash!
Giovani Comunisti/e – Federazione di Bologna
Nertwork delle Comunità in Movimento – Bologna