ROMA CITTA’ APERTA RIFIUTA I FASCISTI

Giovedì 28 giugno, un gruppo di fascisti, armati di bastoni, bottiglie, coltelli e bombe carta, ha assaltato la manifestazione dell’estate romana “Roma incontra il mondo”, alla fine del concerto della Banda Bassotti. Un raid durato 25 minuti che ha lasciato per terra decine di contusi e feriti da arma da taglio; uno di questi ha ricevuto 9 coltellate, di cui alcune sulla schiena profonde sette centimetri. Solo la prontezza degli organizzatori ha evitato una mattanza più grande.

E’ chiaro, volevano il morto.

A distanza di una settimana, nessuno degli aggressori è stato riconosciuto, denunciato o fermato; i carabinieri hanno invece fermato a rinviato a giudizio per lesioni, resistenza e danneggiamento, quattro spettatori aggrediti dalla squadraccia fascista.

Venerdì 6, alle 9, è prevista l’udienza del processo: saremo a piazzaleClodio per contrastare e denunciare questa ennesima vergogna e ricordare alla città chi sono questi fascisti. Sono gli stessi fascisti che da diversi anni hanno costruito una campagna d’odio e di terrore fatta di intimidazioni, aggressioni, coltellate e uccisioni, come quella di Renato Biagetti, ammazzato all’uscita di una discoteca a Focene. Sono gli stessi fascisti che prima speculano sulle questioni sociali, provando a inventarsi finte occupazioni abitative o miserabili copie dei centri sociali, e poi si candidano con la destra liberista, bigotta e poliziesca di Berlusconi, Fini e Casini.

E’ lunga la lista dei centri sociali, dei centri di aggregazione, degli spazi democratici di Roma che hanno già vissuto la stessa terribile esperienza che è toccata nei giorni scorsi a Villa Ada. Non è possibile che la lista si allunghi oltre. Le istituzioni romane, il Sindaco Veltroni, tutte le forze politiche e sociali democratiche devono intervenire: basta con lo sdoganamento e la legittimazione dello squadrismo neo-fascista, basta con la concessione di spazi a chi fa apologia di fascismo, basta con la politica di equidistanza che pone la radicalità politica e sociale sullo stesso piano della intolleranza e della violenza razzista contro la sinistra, i migranti, i gay, le lesbiche, i transessuali.

Non bastano generiche condanne alla violenza: la organizzazione di forze dichiaratamente neofasciste e gli atti squadristici sono un fenomeno grave da condannare apertamente e contrastare senza tolleranza alcuna.

Roma rifiuta i fascisti. E lo dimostrerà sabato 7 luglio, con una grande manifestazione pacifica e di massa, plurale, radicalmente antifascista, autotutelata, sonora e comunicativa, per dire a tutta la città che non esistono zone franche, per affermare la libertà di movimento e il diritto di resistenza a difesa della libertà di espressione e aggregazione davanti al terrore di poche decine di vigliacchi, da sempre al servizio dei poteri forti.

Invitiamo quindi le associazioni, i comitati, i centri sociali, le forze politiche, i sindacati e tutta la Roma democratica e antifascista a partecipare a questa grande giornata di libertà.

Partenza alle ore 16 da piazza S.Emerenziana e conclusione a piazza Vescovio.

Nessuno spazio ai fascisti

Nessuna equidistanza

Verità e giustizia per Carlo, Dax e Renato

Primi Promotori:

Ram (Rete Antifascista Metropolitana) ; ARCI; radio onda rossa; radio città aperta; centri sociali ex snia viscosa, la torre, forte prenestino, ex 51, acrobax, corto circuito, la strada, 32, spartaco, factory, laurentino occupato, strike, astra19, horus occupato, esc, i po’, coordinamento degli studenti medi, coordinamento collettivi universitari la sapienza, Associazione sinistra critica

per adesioni:

[email protected]