Risponde ANDREA CAVOLA

1) Il 6-7 giugno si vota sia per le elezioni europee che per elezioni comunali e provinciali. Qual è a tuo avviso la principale posta in gioco dal punto di vista delle dinamiche nazionali?

La principale posta in gioco sta nel riuscire ad ottenere la presenza nelle istituzioni di una lista che sia marcatamente di sinistra e chiaramente comunista, attorno ad un progetto politico che non riguardi soltanto le istituzioni europee ma anche tutte quelle istituzioni politiche in cui tale presenza nel corso del tempo si è andata perdendo, oscurando soprattutto quelle tematiche che soltanto una lista con tali caratteristiche può proporre sul tavolo politico di discussione. Se si guarda alla situazione italiana si può notare come l’esclusione dal parlamento di tutti quegli schieramenti orientanti marcatamente a sinistra ha fatto dimenticare alla politica e ad alcuni frangenti della società civile l’importanza di determinate tematiche, come i diritti civili e sindacali e la sicurezza sul lavoro. E’ importante che questo tipo di obiettivo parta dalle elezioni europee per poi potersi radicare anche in ambito nazionale, in modo da non dimenticare l’importanza della sinistra come forza politica.

2) Le elezioni per il Parlamento europeo hanno evidenti risvolti sul piano della politica continentale e internazionale. Quali sono a tuo avviso, le questioni più importanti in gioco in questo ambito?

Nell’ambito del Parlamento Europeo è importante battersi per costruire un’Europa che sia costituita prima di tutto da popoli e non da banche o governi. Partendo da tale considerazione tutte le questioni da porre dovranno coinvolgere tutti coloro che fanno parte della popolazione europea. Sarà quindi importante affrontare il discorso sul contratto unico europeo, sulle leggi internazionali sulla sicurezza sul lavoro, sulla tutela del diritto di sciopero. E’ fondamentale ricordare che non si possono perdere di vista anche tutela dell’ambiente, diritto all’istruzione e alla sanità pubblica, tematiche spiccatamente europee. In questo senso il parlamento dovrebbe indirizzare le proprie scelte politiche, sottolineando come l’Europa sia una forza politica internazionale di pace e di sviluppo, anche in contrapposizione con le altre grandi forze politiche internazionali, come gli Stati Uniti.

3) Su quali punti è maggiormente caratterizzata la tua campagna elettorale nella tua circoscrizione ?

Ovviamente sulle tematiche che ho appena elencato. Anche se ho già sottolineato come questa lista secondo me debba essere la prima tappa di un percorso per ricostruire un grande partito comunista italiano. Oltre all’importanza delle questioni che riguardano i diritti fondamentali del cittadino (lavoro, istruzione, sanità) bisogna cogliere l’occasione che queste elezioni ci danno per poter ricollocare al centro dell’attenzione dei lavoratori temi che, pur non essendo strettamente connessi con le europee, devono tornare a far parte del nostro agire politico quotidiano tramite proposte concrete. Quindi sarà necessario opporsi strenuamente al precariato proponendo l’assunzione a tempo indeterminato dopo tre anni da qualsiasi contratto previsto dall’attuale legislazione. Sempre riguardo al tema del lavoro sarà opportuno rilanciare il reinserimento di un meccanismo automatico di adeguamento degli stipendi per il recupero dell’inflazione, ovvero la famosa “scala mobile”. Bisognerebbe anche tornare a parlare dei tempi di erogazione dell’assegno CIGS, che dovrebbe essere ridotto a sessanta giorni visto che attualmente tale assegno non viene erogato prima di 6 mesi. Inoltre una questione fondamentale, forse la più importante, da rilanciare è la famosa “questione morale”: è stata patrimonio della nostra radice comunista e per troppo tempo è rimasta uno degli argomenti di scarto nei confronti politici. Sarebbe necessario sottolineare come sia impossibile che la popolazione possa riappropriarsi del senso delle istituzioni se da parte di esse non viene affrontata tale questione. Bisogna ricominciare a fare politica per mettersi al servizio degli altri e non per proprio interesse personale. Solo così le istituzioni potranno guadagnarsi credibilità.