REPORT – Parma, 18 aprile

“ Hasta la Victoria! – A 50 anni dalla Rivoluzione cubana” . E’ questo il titolo di una importante e molto sentita ( dagli organizzatori e dai compagni e dalle compagne parmensi) iniziativa pubblica che l’ernesto ha organizzato a Parma, sabato 18 aprile.

Alle ore 18.00 – inizio del dibattito – la sala dell’Auditorium Toscanini (via Cuneo, ove si tiene la manifestazione) è quasi piena di cittadini e compagni ( attorno alle 18.30 circa 150 persone affolleranno poi la sala).

Il clima è quello giusto, allegro, solidale, in sintonia con ciò che si vuol ricordare e “rilanciare” ( specie nella coscienza dei più giovani ): il messaggio immensamente positivo della grande rivoluzione di Fidel Castro ed Ernesto “Che” Guevara, il messaggio a tutti i popoli e a tutti coloro che soffrono e lottano di una resistenza straordinaria e coraggiosa, negli anni successivi all’evento rivoluzionario, che è un monito ai giganti imperialisti della Terra: con il cuore e la coscienza rivoluzionaria, con un popolo unito e “ militante” vincere e resistere si può.

E’ Pietro Paolo Piro, della segreteria provinciale del PRC di Parma e della redazione de l’ernesto, a introdurre il convegno. Piro ricorda i grandi successi sociali della rivoluzione cubana, raffronta le condizioni concrete del popolo cubano – negli ultimi 50 anni – a quelle dei popoli dell’America Latina e ne trae il fatto che senza l’insurrezione castrista e la costruzione del socialismo, in quest’ultimo mezzo secolo, i cubani e le cubane avrebbero di certo vissuto sotto il dominio USA, nella miseria, nell’ignoranza , nella malattia, nell’assenza di diritti, mali debellati dalla Rivoluzione e ben conosciuti, invece, da tanti popoli dell’America centrale e del sud.

Importante è poi il saluto ai lavori che porta Walter Aiello, segretario della Federazione Provinciale del PRC di Parma. Non sono saluti formali: in essi è espressa la totale solidarietà all’iniziativa – e ai valori universali che porta in sé la Rivoluzione cubana – di tutto il PRC.

E significativo è anche l’intervento del compagno Gianfranco Langella, segretario della Federazione PdCI di Vicenza, che non è presente solo per portare i saluti di rito, ma anche “ per esprimere la totale compenetrazione del PdCI allo spirito della Rivoluzione ed esprimere l’esigenza e l’attualità della lotta anticapitalista e antimperialista , che potrà svilupparsi, in Italia, solo attraverso l’unità delle forze comuniste ed il rilancio di un Partito comunista di quadri e di massa”.

E’ poi la volta di Angelo Giavarini, del Direttivo Nazionale di “ Italia-Cuba”. Angelo ricorda il grande impegno del Circolo Italia-Cuba di Parma ( oltre 200 iscritti), che ogni anno riesce ad esprimere una concreta solidarietà a Cuba e al suo popolo attraverso l’invio di importanti aiuti ( migliaia di euro, strumenti scientifici ecc.) e attraverso la costruzione costante di una coscienza internazionalista e solidale nel nostro Paese.

Un grande applauso saluto l’inizio dell’intervento del compagno Luiz del Roio, già combattente rivoluzionario in Brasile, storico delle rivoluzioni latinoamericane, già senatore del PRC e attuale Presidente della Commissione Italia “ Giustizia per i 5”. Del Roio apre proprio intervento ricordando l’enorme ingiustizia e prepotenza “imperialista” che si protrae impunita, da parte degli USA, per ciò che riguarda sia il “blocco” economico che la prigionia del 5 cubani, ricordando anche l’esigenza di sorreggere la campagna a favore della loro liberazione. Del Roio ricorda anche il grande ruolo svolto da Cuba – in questi anni – per rilanciare l’intero processo di lotta antimperialista e di liberazione che sta attraversando l’America Latina, a cominciare proprio dall’asse rivoluzionario Cuba-Venezuela. “ Un paese, il Venezuela – afferma Del Roio – dove, anche grazie alla resistenza della rivoluzione cubana, è possibile oggi mettere in cantiere un nuovo socialismo, quello del XXI secolo”.

L inizio dell’intervento di Haidi Gaggio Giuliani è salutato da un vero boato, nel quale risuonano stima, affetto e il ringraziamento per essere venuta all’iniziativa sul 50° anniversario organizzata dai compagni e dalle compagne de l’ernesto. Tanto più che si era fortemente temuto che Haidi ( sommersa dagli impegni e dalle “chiamate”) non potesse essere più presente, ed invece è qui ( “ non ho voluto mancare a questa bella iniziativa e mi sono liberata da altre cose, seppur importanti…”.

Haidi ricorda il suo recente viaggio a Cuba; racconta, commossa, di aver inaspettatamente trovato a Cuba un museo dedicato a suo figlio Carlo e alle lotte di Genova; afferma con la sua voce flebile nel timbro ma forte e determinata nello “spirito”, che Cuba, la sua Rivoluzione, insegna a tutti la dignità, chiama tutti a rialzare la testa, a riprendere il cammino della lotta e della trasformazione sociale, “ poiché – come dice Fidel – il capitalismo è solo una tappa della storia dell’umanità e noi siamo il futuro, da costruire sin da ora con il coraggio e il senso della storia”.