Si trattava quasi di una scommessa.
Grugliasco, grosso centro della cintura torinese, ha subito duramente i colpi della scissione di Vendola. Al tempo del congresso, l’intero circolo del PRC aveva votato al 100% le tesi della 2° mozione bertinottiana. Il 90% circa degli iscritti aveva poi scelto di abbandonare il partito, quando si è consumata l’operazione politica che ha dato vita al “Movimento per la sinistra”. La scelta di Grugliasco come sede di un’importante iniziativa della nostra rivista ha assunto quindi un significato simbolico di rilancio della presenza comunista nell’importante centro operaio alle porte di Torino. Una scelta che ha incontrato immediatamente il consenso dei bravi compagni della locale sezione del PdCI, che da tempo operano coerentemente per il superamento della scissione e la ricostruzione di un unico più forte partito comunista di massa.
La sera del 30 marzo, il colpo d’occhio sull’ampia sala del Consiglio Comunale dava immediatamente l’impressione del successo dell’iniziativa. Oltre 50 compagni e compagne del PRC, del PdCI e “senza partito” hanno risposto all’invito. L’interesse della “comunità politica” della sinistra locale è stato testimoniato dalla presenza di rappresentanti dei Verdi, dell’MPS e di un consigliere comunale del PD.
L’iniziativa è stata presieduta dal compagno Mirco Solero, della segreteria della Federazione PRC di Torino (e del Collegio Nazionale di Garanzia), che ha rilevato come il successo delle iniziative locali e nazionali della nostra rivista testimonino della volontà di unità di grandissima parte del popolo comunista, che non solo ha accolto con soddisfazione la conclusione dell’accordo sulla presentazione della lista comunista e anticapitalista alle elezioni europee, ma che intende andare oltre la scadenza elettorale nella direzione della ricomposizione della scissione tra i due principali partiti comunisti del nostro paese. Le sollecitazioni di Solero sono state riprese dai compagni del PdCI grugliaschese, Vincenzo Porcelli e Luigi Girasole, che hanno insistito sulla necessità che il successo della lista alle europee venga garantito anche da analoga impostazione unitaria della campagna elettorale per le consultazioni amministrative (a Grugliasco si vota sia per le comunali che per le provinciali).
Sui temi del lavoro si sono soffermati in particolare Florinda Maisto, consigliera comunale del PRC, operatrice di una cooperativa sociale che ha illustrato efficacemente la drammaticità della condizione del lavoro precario, e Ciro Argentino, operaio Thyssen ed esponente dell’associazione “Legami d’acciaio” che ha ripercorso la tragedia che ha colpito la sua fabbrica e ha richiamato alla solidarietà militante, anche in vista della manifestazione di Taranto, in un momento fondamentale del difficile scontro che contrappone, sul piano giudiziario, i lavoratori alla direzione aziendale del gruppo tedesco.
A questi interventi ha collegato il suo intervento Stefano Barbieri, del Comitato Politico Regionale PRC, richiamando l’attenzione sul fatto che l’unità tra i due partiti comunisti e la ricomposizione della diaspora non riuscirebbero a realizzarsi senza la ricostruzione di un solido rapporto dei comunisti con le forze del lavoro, e l’individuazione della contraddizione tra capitale e lavoro quale terreno fondamentale di intervento dell’azione di un partito comunista che intenda recuperare caratteristiche di massa e capacità di incidere nella realtà sociale del nostro paese.
E’ stato quindi dato spazio ad alcuni interventi del pubblico. Di particolare significato è stato l’intervento del commissario del circolo del PRC (anch’egli ex mozione 2) che si è dichiarato ampiamente d’accordo con lo spirito della serata e, nel rilevare l’ottimo rapporto instaurato con i locali compagni del PdCI, si è augurato una campagna elettorale in presenza di liste unitarie anche per le elezioni amministrative.
Ha concluso la serata Vladimiro Merlin, a nome della redazione dell’ERNESTO, che ha sviluppato un’efficace analisi delle ragioni dell’attuale crisi economica globale molto apprezzata dagli applausi del pubblico, che ne ha evidenziato i caratteri strutturali di crisi complessiva del sistema capitalista. In tale contesto drammatico e complesso, il compagno Merlin ha voluto rimarcare come oggi, ancora più che in passato, solo la presenza di un partito comunista possa garantire ai lavoratori gli strumenti teorici e di azione politica in grado di preparare le condizioni per un’efficace controffensiva. E ha sottolineato che solo una campagna elettorale unitaria e coesa dei comunisti, che superi la contingenza del semplice accordo elettorale, sarà in grado di sconfiggere tutti i tentativi, sicuramente appoggiati da una possente campagna mediatica, di completamento del progetto piduista teso ad escludere definitivamente i comunisti dalla scena politica di un paese che pure ha visto, in un passato non lontano, la presenza del più grande partito comunista dell’occidente capitalistico.